La massima priorità andrà ad un primo stralcio da 300 milioni di euro

Livorno, via libera dal Governo al raccordo ferroviario per l’interporto Vespucci

Guerrieri: «È chiaro che il trasporto stradale da solo non può soddisfare le nuove esigenze di traffico. Diventa giocoforza obbligatorio puntare sull'intermodalità e sulla ferrovia»

[14 Giugno 2022]

Ancora la decisione non è stata formalizzata, ma l’annuncio arrivato oggi in un confronto tecnico-istituzionale dalla viceministra Bellanova indica che la strada è già spianata: il raccordo ferroviario tra l’interporto Vespucci e la linea Collesalvetti-Vada, attualmente in programmazione, verrà finanziato con la sottoscrizione del Contratto di programma Rfi 2022-2026.

Secondo quanto comunicano dall’Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno settentrionale – presente all’incontro – la massima priorità andrà al primo stralcio del progetto Raccordo, ovvero ai 300 milioni di euro necessari per realizzare il collegamento ferroviario oggi inesistente tra l’interporto e la linea Collesalvetti-Vada; assieme allo scavalco tra porto e interporto, già finanziato e in corso di realizzazione, il fascio di binari con la linea che si estende da Pisa a Vada rappresenta infatti un link fondamentale per evitare le gallerie delle scogliere del Romito, oggi inadeguate al passaggio dei treni cargo, e per consentire al porto di allacciarsi, tramite il bypass di Pisa (il secondo stralcio del progetto, ancora da finanziare), al nodo ferroviario fiorentino e, quindi, all’alta velocità delle merci.

Con la prossima realizzazione della Darsena Europa, del resto, il porto di Livorno si ritroverà a movimentare dagli 1,2 agli 1,6 milioni di Teu l’anno: milioni di container da venti piedi dovranno quindi essere scaricati e inoltrati verso l’entroterra.

«È chiaro che il trasporto stradale da solo non può soddisfare le nuove esigenze di traffico. Diventa giocoforza obbligatorio puntare sull’intermodalità e sulla ferrovia», spiega il presidente dell’Adsp, Luciano Guerrieri.

Il traguardo da raggiungere è quello di creare le condizioni per arrivare entro il 2030 a spingere sino al 25% la percentuale di container via treno, con una previsione di medio periodo che immagina via treno il 30% dei container. Allo stesso tempo, l’Adsp e il polo di Guasticce stanno studiando con il progetto Tor la possibilità di trasferire su ferro anche una quota parte del traffico rotabile, uno dei core business del porto labronico.

Il progetto Raccordo ha quindi una sua strategicità per un porto che vuole strappare quote crescenti di traffico al trasporto stradale. E l’interporto di Vespucci diventa il punto di riferimento di questo percorso.

«La riattivazione della linea merci con la Pisa-Collesalveti-Vada genererà ricadute importanti sull’efficienza operativa di tutto il territorio, con effetti diffusivi fino a Piombino, per il quale stiamo studiando la realizzazione del collegamento ferroviario diretto sino alle banchine – aggiunge Guerrieri – Ora manca il finanziamento del bypass ferroviario su Pisa ma il risultato di oggi è di grande importanza. Non posso che ringraziare la vice ministra Bellanova e tutta la struttura tecnica di Missione per aver colto l’importanza di questa opera. Un grazie, anche, al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che non ci ha mai fatto venire meno il proprio supporto».