Le ondate di caldo potrebbero aumentare di dimensioni e durata entro la metà del secolo

La dimensione media delle ondate di caldo potrebbe aumentare dal 50 all’80% e quelle estreme più che raddoppiare

[8 Ottobre 2019]

Nell’estate appena conclusasi, in tutto il mondo sono state registrate ondate di caldo record e, mentre le temperature globali continuano a salire, gli scienziati si aspettano che la frequenza e l’intensità delle ondate di caldo aumentino. Ma, nonostante le sue importanti implicazioni. i ricercatori di solito trascurano la dimensione spaziale delle ondate di caldo. Un gap che prova a colmare lo studio “Projected increase in the spatial extent of contiguous U.S. summer heat waves and associated attributes” pubblicato su Environmental Research Letters da un team di ricercatori statunitensi, finanziati in parte dal NOAA Climate Program Office’s Climate Observations and Monitoring Program, che hanno esaminato l’estensione e la durata delle ondate di caldo secondo due diversi scenari, scoprendo che «Entro la metà del secolo, in uno scenario medio di emissioni di gas serra medio, dimensione media delle ondate di caldo potrebbe aumentare del 50%. In presenza di elevate concentrazioni di gas serra, la dimensione media potrebbe aumentare dell’80% e le ondate di caldo più estreme potrebbero più che raddoppiare».

Il principale autore dello studio, Brad Lyon dell’università del Maine, evidenzia che <Con l’aumentare delle dimensioni fisiche delle regioni colpite, sempre più persone saranno esposte allo stress da caldo. Maggiori ondate di caldo aumenterebbero anche i carichi elettrici e il picco della domanda di energia sulla rete man mano che, per difendersi, sempre più persone e aziende accenderanno l’aria condizionata»

Oltre alla dimensione delle ondate di caldo e alla popolazione esposta, gli autori dello studio hanno scoperto che carateristi che come durata, magnitudo e gradi di raffreddamento (una misura per il consumo di energia) potrebbero aumentare notevolmente.  Ma secondo Lyon questi risultati non sono i particolarmente sorprendenti: «Un aumento di attributi come magnitudo e durata è coerente con le aspettative di un clima più caldo. La novità del nostro studio è il modo in cui li abbiamo calcolati, il che ci ha permesso di considerare le dimensioni come una nuova grandezza dell’ondata di caldo».

Generalmente, i precedenti studi avevano calcolato le statistiche delle ondate di caldo a livello locale, calcolando la frequenza per ogni singolo sito, e quindi aggregando i risultati per vedere i modelli spaziali. In questo studio, gli autori hanno seguito le ondate di caldo e le hanno quantificate come regioni connesse che si spostano e cambiano di dimensioni e forza nel corso della loro vita.

Lyon spiega ancora: «E’ un po’ come guardare cosa fanno i gruppi di persone mentre si muovono insieme in un parco, piuttosto che contare solo quante persone di tutti quei gruppi sono entrate nel parco».

Alla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) evidenziano che «Lo stress aggiunto da un’ondata di caldo continua in una regione è molto diverso da condizioni sparse che si sommano a un’area della stessa dimensione». Uno degli autori dello studio, Tony Barnston, meteorologo capo dell’International Research Institute for Climate and Society della Columbia University, aggiunge: «Se si avesse un’ondata di caldo in una grande area contigua altamente popolata, per quell’area sarebbe più difficile soddisfare il picco di domanda elettrica di quanto non lo sarebbe per diverse aree più piccole con ondate di caldo che, se messe insieme, hanno le stesse dimensioni«.

Guardando le ondate di caldo da questa prospettiva, gli autori dello studio sono stati in grado di valutare in che modo le dimensioni di un’ondata di caldo, oltre a fattori come la sua intensità e frequenza, possono influire sulle comunità e fanno notare che il loro nuovo approccio «potrebbe aiutare utility sotto stress a testare la capacità del loro sistema energetico di soddisfare i requisiti della domanda durante le ondate di caldo spazialmente estese. Queste informazioni potrebbero quindi informare le decisioni di gestione e la pianificazione per il futuro».

Lyon riassume; «La dimensione dell’onda di calore è un altro aspetto del caldo estremo a cui le persone non necessariamente pensano. E’ un punto di vista diverso dal quale visualizzarle e valutarne gli impatti».

E come suggerisce lo studio, «Se i gas serra e, di conseguenza, le dimensioni delle ondate di caldo, continuano ad aumentare, anche gli impatti sui sistemi energetici e sulla salute pubblica della nostra nazione potrebbero aumentare».