Quattro modi per ridurre l’inquinamento luminoso e salvare gli insetti
Gli insetti hanno subito un declino globale che peggiorerà, spegnere la luce può aiutarli
[20 Novembre 2019]
La luce artificiale notturna ha un impatto negativo su migliaia di specie come coleotteri, falene, vespe e altri insetti che si sono evoluti per utilizzare i livelli di luce come segnali di corteggiamento, ricerca di cibo e orientamento.
Lo studio “Light pollution is a driver of insect declines”, pubblicato su Biological Conservation da un team di ricercatori statunitensi, canadesi, australiani e neozelandesi ha esaminato 229 ricerche scientifiche per documentare la miriade di modi in cui la luce altera l’ambiente vitale degli insetti rendendoli incapaci di svolgere funzioni biologiche essenziali.
Uno degli autori dello studio, il biologo Brett Seymoure della Colorado State University che attualmente sta svolgendo un post-dottorato è alla Living Earth Collaborative della Washington University – St. Louis, spiega che «La luce artificiale notturna è l’illuminazione causata dall’uomo, che spazia dai lampioni ai gas flares dell’estrazione petrolifera. Può danneggiare gli insetti in quasi ogni periodo immaginabile della loro vita».
Negli ultimi decenni, in tutto il mondo il declino dell’abbondanza degli insetti è diventato sempre più evidente e gli entomologi sono convinti che non farà che peggiorare. Alcuni ricercatori hanno anche coniato un termine per definire questo vero e proprio ecocidio: insect apocalypse.
Seymoure ricorda che «La maggior parte delle nostre colture – e le colture che alimentano gli animali che mangiamo – devono essere impollinate e la maggior parte degli impollinatori sono insetti. Quindi, poiché gli insetti continuano a diminuire, questa dovrebbe essere un’enorme segnale di allarme. Come società di oltre 7 miliardi di persone, siamo nei guai per il nostro approvvigionamento alimentare».
A differenza di altri fattori che stanno causando il declino degli insetti, trovare una soluzione per la luce artificiale notturna sarebbe relativamente semplice. Ecco le 4 cose consigliate dal team di Seymoure:
1. Spegnete le luci che non sono necessarie. Le prove su questo sono chiare. Seymoure sottolinea che «L’inquinamento luminoso è relativamente facile da risolvere, poiché una volta spenta, la luce scompare. Non si deve quindi andare a ripulire la luce come su fa con la maggior parte delle sostanze inquinanti. Ovviamente, non dobbiamo spegnere tutte le luci di notte. Tuttavia, possiamo e dobbiamo avere migliori pratiche di illuminazione. Al momento, la nostra politica dell’illuminazione non è gestita in modo da ridurre il consumo di energia e da avere un impatto minimo sull’ecosistema e sulla salute umana. Questo non è OK e ci sono soluzioni semplici che possono risolvere il problema».
Sono 4 le caratteristiche della luce elettrica che contano di più per gli insetti: intensità (o luminosità complessiva); composizione spettrale (quanto colorata e di che colore è); polarizzazione; sfarfallio. Seymoure spiega che «A seconda della specie di insetto, del suo sesso, del suo comportamento e dei periodi della sua attività, tutte e 4 queste caratteristiche della luce possono essere molto importanti. Ad esempio, l’intensità complessiva può essere dannosa per chè attira gli insetti verso la luce. Oppure, molti insetti fanno affidamento sulla polarizzazione per trovare corpi idrici, poiché l’acqua polarizza la luce. Quindi la luce polarizzata può indicare l’acqua e molti insetti per questo si schiantano contro cofani di auto, teli di plastica, ecc. perché credono di posarsi sull’acqua. Dato che è impossibile limitare un componente più dannoso, la soluzione migliore è spesso quella di spegnere le luci quando non sono necessarie».
2. Utilizzare le luci attivate dal movimento. Questo è legato alla prima raccomandazione: se una luce è necessaria solo occasionalmente, applicateci un sensore invece di tenerla sempre accesa.
3. Mettere delle coperture sulle luci per schermare le lampadine e dirigere la luce dove è necessario. «Per la maggior parte degli animali, una grande contributo all’attrazione c verso le fonti luminose è dato dalla vista totale della lampadina, dato che potrebbe essere confusa con la luna o il sole – ha detto Seymoure – Possiamo utilizzare full cut-off filters che coprono la lampadina e indirizzano la luce dove è necessario e in nessun altro luogo. Quando vedi una lampadina all’esterno è un bel problema, dato che questo significa che anche gli animali vedono quella lampadina. Ancora più importante, quella lampadina si sta illuminando in tutte le direzioni, anche verso il cielo, dove si disperderà nell’atmosfera fino a centinaia di miglia di distanza con un conseguente bagliore nel cielo. Quindi la soluzione più semplice è quella di mettere semplicemente degli apparecchi sulla luce per coprire la lampadina e dirigere la luce dove è necessario, ad esempio sul marciapiede e non verso il cielo».
4. Usare luci di diversi colori. Seymoure ricorda che «La regola generale è che la luce blu e bianca sono le più attraenti per gli insetti. Tuttavia, ci sono centinaia di specie che sono attratte da luci gialle, arancioni e rosse».
In precedenza Seymoure aveva studiato come i diversi colori delle sorgenti luminose – incluso il colore blu-bianco dei LED e il colore ambrato delle lampade al sodio ad alta pressione – influenzano i tassi di predazione sulle falene in un ambiente urbano e, in base a questo, conclude: «Attualmente, suggerisco alle persone di mettere del le luci ambrate vicino alle loro case, poiché sappiamo che le luci blu possono avere maggiori conseguenze sulla salute per gli esseri umani e gli ecosistemi. Presto potremmo saperne di più sulle conseguenze delle luci ambrate. E assicuratevi che queste luci siano correttamente racchiuse in un full cut-off fixture».