L’inquinamento atmosferico è ancora la problematica ambientale più segnalata dai toscani

Nell’ultimo anno l’Arpat ha ricevuto 1.148 segnalazioni dalla cittadinanza, 428 dei quali legate ad emissioni in atmosfera e maleodoranze; a distanza seguono i rifiuti

[3 Marzo 2022]

Nel corso del 2021 l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha ricevuto 1.148 segnalazioni di problematiche ambientali (o presunte tali) da parte dei cittadini – un dato in linea con quelli pre-pandemia –, provenienti in primis dalle province di Firenze (377), Pisa (181), Lucca (106) e Livorno (102).

Anche se i principali inquinanti atmosferici, monitorati puntualmente dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, mostrano poche criticità nella nostra regione rispetto ai limiti indicati dalla normativa vigente, proprio l’inquinamento atmosferico «con o senza presenza di odori, si conferma anche nel 2021, il motivo prevalente delle lamentele dei  cittadini alla nostra Agenzia – dichiarano da Arpat – Le segnalazioni che riguardano emissioni in atmosfera e maleodoranze ammontano a 428, seguite da quelli in cui si evidenziano problematiche legate ai rifiuti (196), al rumore (180) e agli scarichi idrici (151)».

Una volta recepite, le segnalazioni sono state gestite da Arpat in media in 19 giorni, a fronte di un termine massimo di 30 giorni fissato dal Regolamento interno all’Agenzia. Con quali esiti?

«Diverse segnalazioni sono classificate come “non di competenza dell’Agenzia”, in totale 261 – snocciolano da Arpat –, 293 segnalazioni hanno attivato un controllo in campo, mentre 117 hanno dato  luogo a valutazioni documentali da parte del personale; 202 segnalazioni sono state inserite in un programma di controllo e 204 segnalazioni sono state inoltrate ad un ente territoriale, per lo più il Comune, al fine di determinare se attivare un controllo da parte di Arpat, anche in collaborazione con altre forze dell’ordine presenti sul territorio».