Limiti troppo alti per i Pfas nell’acqua del Regno Unito (VIDEO)

Gli scienziati temono che i livelli di PFAS consentiti siano pericolosi per la salute

[21 Marzo 2022]

Uno studio commissionato dalla  BBC alla Greenwich University ha rilevato che «I livelli di PFAS hanno superato i livelli di sicurezza europei in quasi la metà dei campioni prelevati. Tuttavia, nessuno ha superato l’attuale livello di sicurezza del Regno Unito».

Queste sostanze chimiche “eterne” sono presenti in molti prodotti come padelle antiaderenti, imballaggi per alimenti, tappeti, mobili, schiuma antincendio e sono collegate  a una serie di malattie, incluso il cancro.

BBC News ricorda che, secondo le e inee guida dell’UK Drinking Water Inspectorate, «L’acqua potabile dello stato deve contenere sostanze chimiche PFAS a non più di 100 nanogrammi per litro (ng/l)». Per capire se sia necessario agire per ridurre i livelli di PFAS nell’acqua potan bile, il team di Greenwich University e BBC ha prelevato 45 campioni di acqua e «L’analisi di laboratorio ha rilevato che nessuno ha superato il livello di 100 ng/l. Ma 25 campioni contenevano PFAS e 4 avevano livelli che superavano i 10 ng/l, il che, secondo le attuali linee guida, significa che è necessario consultare gli operatori sanitari locali  e monitorare i livelli. E quasi la metà dei campioni ha superato il limite tollerabile di 2,2 ng/l dell’ European Food Standards Agency».

Già a fine gennaio le associazioni britanniche per la salute e l’ambiente  avevano ribadito che «L’evidenza è chiara, il nostro uso eccessivo e in gran parte incontrollato di inquinanti ambientali persistenti, PFAS, ha portato alla contaminazione globale dell’ambiente, della fauna selvatica e degli esseri umani. Ovunque gli scienziati guardino, trovano PFAS. Dal Polo Nord al Sud, e dalle cime delle montagne più alte ai sedimenti oceanici di profondità, i PFAS sono ovunque! E con crescente preoccupazione per l’impatto che ciò ha sulla salute, la biodiversità e le risorse naturali».

Roger Klein, un chimico ed esperto di PFAS, ha detto a BBC News, «Il significato dei vostri risultati, anche se piccoli, è che sottolineano che questa roba è ovunque e che si trova nell’acqua potabile». E’ ridicolo che l’UK Drinking Water Inspectorate abbia un livello di 100 ng/l prima che si debba intraprendere un’azione».

Rita Lock-Caruso, tossicologa dell’Università del Michigan, ha aggiunto che «I risultati sollevano un potenziale problema per la salute: stiamo riscontrando effetti sulla salute a concentrazioni sempre più basse, a una sola cifra».

Lo studio ha scoperto che «Le sostanze chimiche PFAS più comuni, PFOA e PFOS, hanno probabili collegamenti con colesterolo alto, colite ulcerosa, malattie della tiroide, cancro ai testicoli, cancro ai reni e ipertensione indotta dalla gravidanza».

Gli scienziati sono particolarmente preoccupati per l’effetto sui bambini e Philippe Grandjean, dell’università di Harvard, ha ricordato che «Una donna può accumulare PFAS nel suo corpo e quando resta incinta, lo condivide con il suo feto. Elimina parte del suo carico corporeo nel suo latte. Quindi, lo trasmetterà anche la prossima generazione che prenderà  una dose enorme e il bambino potrebbe finire per avere fino a 10 volte più PFAS nel sangue di sua madre».

Gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di ridurre i livelli minimi di PFAS nell’acqua a a 70 ng/l. L’ex capo del National Institute of Environmental Sciences, Linda Birnbaum, ha detto: «Stiamo iniziando a pensare che non esista un livello di sicurezza e vogliamo che sia il più basso possibile, perché l’acqua non è l’unica fonte di esposizione».

Ma, come fa notare BBC News, «Ci sono pochi dati pubblici sulla presenza o sugli impatti di PFAS nel Regno Unito».

Alcuni abitanti di Jersey, una delle Isole del Canale sotto sovranità della Corona britannica, ritengono di subire effetti negativi sulla salute a causa dell’acqua potabile contaminata da PFAS. Negli anni ’90 il governo autonomo di Jersey scoprì che i PFAS avevano inquinato la falda acquifera della baia di St Ouen, utilizzata per fornire acqua potabile alla comunità isolana. Dopo anni di lobbying locale, recentemente il governo di Jersey ha accettato di fare esami del sangue gratuiti per le persone con problemi di salute che vivono nell’area servita con l’acqua della St Ouen Bay.

Sarah Simon, che vive da sempre a Jersey e che ora è diventata una cintizen scientist che d si occupa di inquinamento da PFAS, ha spiegato a BBC News che «Ho una malattia autoimmune, mio ​​padre ha una malattia ai reni e mia madre ha una malattia alla tiroide. Quando ho iniziato a parlare con i nostri vicini, ho scoperto che molti uomini avevano calcoli renali e le donne avevano malattie della tiroide. Non può essere una coincidenza».

PFOS e PFOA sono stati limitati e attuamente non vengono prodotti nel Regno Unito. «Tuttavia – fa notare BBC News – ci sono ancora una serie di altri PFAS che vengono ancora utilizzati e non sono regolamentati. Lo studio della BBC ha trovato 18 diversi tipi di sostanze chimiche PFAS nei campioni di acqua del rubinetto».

Dopo la pubblicazione dello studio di BBC e Greenwich University, il Department for Environment, Farming and Rural Affairs ha dichiarato: «Disponiamo di solidi sistemi in atto per identificare l’impatto di una serie di sostanze chimiche sull’ambiente e sulla salute umana e stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità di regolamentazione per valutare meglio la presenza di PFAS nel nostro ambiente naturale e nelle loro sorgenti».

Indicazioni  che non rassicurano per niente le ONG britanniche per la salute e l’ambiente che, con una dichiarazione congiunta avevano già chiesto al governo conservatore britannico di avviare «Un vero cambiamento, per rimuovere i PFAS dove non sono necessari, dirigere l’innovazione verso alternative sostenibili e mettere il Regno Unito sulla traiettoria verso un futuro più sicuro e sostenibile».