Clima, le emissioni nell’Eu-Ets hanno continuato a diminuire durante la pandemia di Covid-19

Ma nei prossimi decenni il calo sarà più lento rispetto alle riduzioni storiche

[12 Gennaio 2022]

L’Emissions Trading System dell’Unione europea (EU ETS)  è un sistema cap-and-trade, che copre circa il 36% delle emissioni totali di gas serra dell’Ue e che stabilisce, all’interno dello Spazio economico europeo, un limite alle emissioni di attività ad alta intensità di emissioni come centrali elettriche, produzione di calore, cementifici, acciaierie, raffinazione del petrolio e altre attività industriali e l’aviazione. All’interno di questo budget per le emissioni, le imprese possono ridurre le loro emissioni e scambiare quote per ottenere riduzioni delle emissioni di gas serra al minor costo. Secondo il nuovo  briefing annuale  “The EU Emissions Trading System in 2021: trends and projections”, pubblicato dall’European Environment Agency (EEA)«Con le misure attuali e pianificate, gli Stati membri dell’Ue prevedono che le emissioni dell’ETS continueranno a diminuire nei prossimi decenni, anche se a un ritmo più lento».

Infatti, sulla base delle proiezioni presentate dagli Stati membri all’EEA, «Rispetto al 2005, le  emissioni ETS dovrebbero diminuire  tra il 41% e il 48% entro il 2030 e tra il 55% e il 62% entro il 2040». L’EEA prevede che la maggior parte di questa diminuzione si verificheranno nel settore energetico ed evidenzia che questo trend «Rappresenta un rallentamento rispetto alle riduzioni storiche». Ma aggiunge che «Le riduzioni previste potrebbero diventare più pronunciate con l’ attuazione del pacchetto “F it for 55” e se gli Stati membri includeranno misure più ambiziose nelle loro proiezioni».

Nel 2019, le emissioni di gas serra da installazioni fisse nell’EU ETS sono diminuite da 1.530 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente (MtCO2e) e a 1.355 MtCO2e nel 2020, con una riduzione dell’11,4%. Questo rappresenta il più grande calo delle emissioni da quando l’ETS è entrato in funzione nel 2005. È paragonabile solo alla diminuzione osservata nel 2009 al culmine della crisi finanziaria. Questa diminuzione delle emissioni si aggiunge alla notevole riduzione del 9% avvenuta tra il 2018 e il 2019.

Dato che il trasporto aereo è stato quasi interrotto durante la pandemia, le emissioni ETS degli operatori aerei sono crollate del 63%

Per la prima volta dal 2013, il numero di quote disponibili ha superato le emissioni annuali, soprattutto a causa della bassa domanda. I prezzi del carbonio sono diminuiti drasticamente a marzo 2020, ma si sono ripresi entro la fine dell’anno.

Il briefing EEA – che si basa su un’analisi dettagliata contenuta nel rapporto “Trends and projections in the EU ETS in 2021”, preparato per l’EEA dall’European Topic Centre on Climate Change Mitigation and Energy  – conclude: «Nel 2020 si è registrato il  più grande calo annuale delle  emissioni dall’inizio dell’ETS nel 2005. Sebbene negli ultimi anni sia stata osservata una tendenza al ribasso delle emissioni ETS, compreso un notevole calo del 9 % tra il 2018 e il 2019, diminuzioni della domanda di energia e l’attività industriale nel primo anno della pandemia di Covid-19 hanno determinato ulteriori sostanziali riduzioni».