La Toscana vieta l’uso del diserbante glifosate nelle aree extra agricole

Sul territorio è la sostanza attiva più venduta per uso agricolo dopo lo zolfo (dati 2012)

[21 Luglio 2015]

L’Assessore alla Sanità della Giunta regionale della Toscana, Stefania Saccardi, rispondendo ad una interrogazione consiliare, ha sancito il divieto del diserbante glifosate nelle aree extra agricole, impegnandosi a produrre indicazioni alle ASL in tal senso.

Applicando, in questo modo, la legge regionale n.36/1999, che disciplina l’impiego dei prodotti fitosanitari ad azione diserbante per scopi non agricoli, consentendo il solo impiego di prodotti non appartenenti alle classi molto tossici, tossici e nocivi.

La decisione fa seguito alla decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha dichiarato questa sostanza come “probabile cancerocena per l’uomo“, classificandola “2A”..

In Toscana, dati 2012, questa è la sostanza attiva più venduta per uso agricolo dopo lo zolfo, con oltre 100 tonnellate.

Nonostante la complessità delle analisi che richiede la determinazione del glifosate, la Toscana è una delle poche realtà in cui questa sostanza è ricercata nelle acque. Infatti ARPAT, nell’ambito delle attività di monitoraggio della qualità delle acque l’ha rilevata, individuandola in più del 60% dei campioni analizzati per questa sostanza, e le concentrazioni rilevate nelle acque superficiali sono risultate talvolta particolarmente elevate (fino a 2 μg/L).

di ARPAT