Incendio a San Giuliano Milanese, Arpa Lombardia rassicura. Legambiente: rischio ambientale notevole

Barbara Meggetto: «Il paradosso diaziende che trattano materiali pericolosi e che restano nel limbo della direttiva Seveso III

[8 Settembre 2022]

La mattina del  7 settembre, nella zona industriale di Sesto Ulteriano, nel Comune si San Giuliano Milanese, è scoppiato un incendio che ha coinvolto un’impresa e dal quale si è sprigionata un’alta e densa nube di fumo nero..

In un comunicato emesso nel tardo pomeriggio mentre erano ancora in corso le operazioni di spegnimento degli ultimi focolai da parte Vigili del Fuoco, ARPA Lombardia ha evidenziato che «Le rilevazioni effettuate nelle aree intorno al sito dell’incendio con strumentazione portatile non hanno evidenziato significative variazioni della concentrazione degli inquinanti monitorati. E’ stato installato uno strumento per il campionamento dei microinquinanti (diossine e IPA) presso i locali di una sede del Comune di San Giuliano Milanese, nella frazione di Sesto Ulteriano, in considerazione della possibile ricaduta dei fumi. Un secondo strumento è stato installato presso la centralina di rilevamento della qualità dell’aria sita nel Comune di San Giuliano Milanese. I tecnici hanno allertato il gestore dell’impianto di depurazione (Gruppo CAP), dove confluiscono le acque della rete fognaria comunale. Il gestore informa che al momento non sussistono particolari criticità».

Ieri, nel suo ultimo comunicato sulla vicenda, il Comune di San Giuliano Milanese scriveva: «Nelle sole frazioni di Sesto Ulteriano e Civesio si raccomanda di tenere chiuse le finestre e spenti gli impianti di condizionamento, fino al termine delle operazioni dei vigili del fuoco (verosimilmente nella notte tra il 7 e l’8 settembre)».

Rassicurazioni che non convincono la presidente di Legambiente Lombardia. Barbara Meggetto, che ha commentato: «Il tragico incendio a San Giuliano Milanese avrà purtroppo conseguenze ambientali notevoli per il fumo e le sostanze disperse. Proprio nella giornata internazionale dell’aria pulita. Mentre le autorità competenti condurranno le indagini necessarie a risalire alle cause dell’incendio per stabilire se ci sono responsabilità o illeciti, assistiamo ad un paradosso: le aziende a rischio di incidente rilevante inserite nel censimento ufficiale che recepisce la direttiva europea Seveso III devono seguire un rigido protocollo, rispetto ad altre che trattano materiali altrettanto pericolosi o rifiuti speciali, ma il cui ciclo produttivo è sottoposto ad Autorizzazione integrata ambientale. In un comparto così denso di aziende come è quello di Sesto Ulteriano, purtroppo le precauzioni risultano non essere mai abbastanza».