Goletta dei Laghi: nel Lazio 11 punti fuori limiti in 9 laghi e 23 prelievi

Legambiente contro le monocolture dei noccioleti che, dopo il lago di Vico, mettono a rischio Bolsena

[31 Luglio 2019]

Dalla decima tappa della Goletta dei Laghi, che dal 24 al 29 luglio  ha monitorato la qualità delle acque interne del Lazio, è emerso che «Ci sono ancora diversi punti critici che insistono sui laghi laziali e sono caratterizzati da scarichi che purtroppo continuano a sfuggire al controllo e alle azioni delle amministrazioni, che dovrebbero invece mettere in cima all’agenda politica la tutela dei bacini lacustri. La qualità della acque, infatti, non soltanto garantisce l’economia legata al turismo, ma preserva anche la biodiversità, il benessere del territorio e, in generale, i preziosi servizi ecosistemici forniti dai laghi».

Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha sottolineato che «Dopo le analisi e le iniziative sui territori, rendiamo noti tutti i risultati, chiedendo alle amministrazioni di intervenire rapidamente per annullare ogni criticità venuta alla luce Se da un lato emergono, a Bolsena e Bracciano, situazioni con meno problemi rispetto ai monitoraggi degli anni scorsi, è chiaramente peggiore il dato che arriva dai laghi di Sabaudia e Fogliano dove, in tutti i punti monitorati, abbiamo trovato acqua fortemente inquinata dalla presenza di microrganismi di origine fecale, direttamente provenienti da scarichi civili non depurati; dopo anni torna ad esserci un punto critico anche nel lago Albano. Come espresso durante le giornate scorse».

Durante la campagna nel Lazio, Goletta dei Laghi ha anche denunciato sia all’utilizzo massiccio dei fitofarmaci che alla conversione dei terreni agricoli a monocultura intensiva, soprattutto sui laghi di Vico e di Bolsena in provincia di Viterbo: «Queste criticità comportano grandi utili per le multinazionali e per alcuni coltivatori locali che, in cambio di pochi spiccioli, svendono il territorio e ne compromettono il futuro. Questi problemi che vanno affrontati immediatamente e con risolutezza, perché si rischia di innescare crisi irreversibili che potrebbero deteriorare irrimediabilmente la ricchezza del territorio e l’economia ad esso connesso».

Scacch ricorda che «Oltre a chiedere di risolvere i problemi legati ai reflui fognari, siamo completamente al fianco delle amministrazioni a difesa del territorio: ci batteremo contro le monocolture agricole da noccioleti che tanto male hanno fatto al lago di Vico e che mettono ora a rischio il lago di Bolsena. Ci riempie di orgoglio, poi, poter accompagnare la creazione del biodistretto di Amatrice che, intorno al Lago di Scanderello, sta dando una chiave nuova di sviluppo territoriale sostenibile alle aree colpite dal sisma. Infine, siamo a disposizione di quanti stanno promuovendo Contratti di Lago, strumento ideale per superare le criticità del territorio, difenderlo dai rischi idrogeologici e tutelare la biodiversità che, grazie all’azione e alle risorse messe a disposizione dall’ufficio di scopo regionale, si sta diffondendo positivamente in ogni ambito idrologico del Lazio».

Ecco in dettaglio i risultati dei prelievi di Goletta dei Laghi nel Lazio:

Laghi di Sabauda e Fogliano. Per quanto riguarda i dati di campionamento microbiologico, tre punti su tre sono risultati, secondo i parametri di Goletta dei Laghi, ampiamente fuori dai limiti per quanto riguarda il lago di Sabaudia, precisamente nei punti di fronte al canale alla fine di strada Selva Piana, sul canale su via Orsolini Cencelli e sul canale su Via dei Bersaglieri; allo stesso modo, l’unico punto campionato sul lago di Fogliano, presso il canale su Strada Litoranea 6260, è risultato fortemente inquinato.

Sul lago di Bolsena, quattro punti su sei sono risultati, secondo i parametri di Goletta dei Laghi, fuori dai limiti, di cui uno, quello nel comune di Gradoli presso La Grata, fortemente inquinato. Gli altri punti considerati inquinati sono quelli di San Lorenzo Nuovo, nella località Oppietti, di Grotte di Castro, nella zona dei Prati Renari, e presso Le Naiadi, nel comune di Bolsena.

Non emergono criticità nei prelievi sul lago di Vico, i cui punti campionati, a Caprarola e a Ronciglione, risultati entrambi entro i limiti.

Il lago di Canterno, nella provincia di Frosinone, è risultato senza criticità in entrambi i punti campionati, al fosso del diluvio e a metà della sponda ovest del bacino lacustre. Da sottolineare come, all’indomani del passaggio dei tecnici di Legambiente, siano giunti al lago, portati dalle consistenti piogge recenti, evidenti scarichi non depurati. Legambiente ha dunque prontamente allertato Arpa Lazio, dalla quale si attende un report sull’accaduto.

Quattro i punti monitorati sul lago di Bracciano, nei comuni di Trevignano Romano, di Bracciano e di Anguillara Sabazia. Il primo, sul canale all’incrocio tra via della Rena e via San Pietro, è risultato “fortemente inquinato”, superando le soglie considerate nei parametri di Goletta dei Laghi. Fuori dai limiti anche il punto campionato nella località Rio della Mole, a Bracciano, presso la foce del fosso Grotta Renara. Puliti invece gli ultimi due punti, nella località di La Lobbra, a Bracciano, e a Vigna di Valle, nel comune di Anguillara Sabazia.

Nei tre punti monitorati sul lago Albano, uno solo ha presentato delle criticità. Il comune preso in considerazione è stato Castel Gandolfo e, mentre nei punti nei pressi di via Spiaggia del lago 1 e 20 i valori sono risultati dentro i limiti della Goletta, sulla via dei Pescatori, vicino al Ninfeo Brigantino, i campionamenti hanno dato dei risultati negativi, e le acque sono risultate inquinate.

Totalmente pulito infine, il lago di Fondi, che in entrambi i punti campionati, nei comuni di Fondi e Monte S. Biagio, i valori sono risultati entro i limiti previsti dalla campagna del cigno verde.