Disastro chimico ferroviario dell’Ohio, Greenpeace: per Biden occasione per rivedere la sicurezza

Il trasporto ferroviario di sostanze chimiche tossiche è la vulnerabilità Usa più mortale, pervasiva e a rischio attacco terroristico

[14 Febbraio 2023]

Probabilmente, se non ci fosse stato l’immane terremoto che ha devastato e fatto oltre 40milia vittime in Turchia e Siria, sarebbe stata per un paio di giorni la notizia di apertura di ei telegiornali, invece è passato praticamente sotto silenzio il deragliamento di un treno chimico della Norfolk Southern Railway che trasportava 5 vagoni carichi di centinaia di tonnellate di cloruro di vinile – un potenziale cancerogeno utilizzato per produrre tubi in PVC, tappezzeria, posate di plastica e altro – è deragliato ad East Palestine, vicino al confine tra Ohio e  Pennsylvania. Solo per fortuna l’incidente ferroviario non si è trasformato in un  colossale disastro: la popolazione è stata evacuata per 5 giorni mentre si spegneva l’incendio e gli esperti intervenuti rilasciavano lentamente tonnellate di cloruro di vinile per prevenire un’esplosione che avrebbe distrutto tutto almeno entro il raggio di due miglia L’esposizione al cloruro di vinile è stata collegata al cancro del fegato e, se bruciato, può produrre gas altamente tossici, tra cui acido cloridrico e fosgene. I governatori di Ohio e Pennsylvania hanno ordinato lo “sfiato e bruciatura” del cloruro di vinile a causa di un aumento critico della temperatura nei vagoni ferroviari. Questa operazione è stata eseguita per prevenire un’esplosione catastrofica. Quella notte, i residenti al di fuori della zona di evacuazione hanno riferito di aver sentito forti odori di sostanze chimiche e sono stati invitati a  rimanere chiusi nelle loro case.

Dopo l’incidente, Shelly Corbin, rappresentante della campagna Beyond Dirty Fuels di Sierra Club, ha dichiarato: «Il pensiero di Sierra Club va alle comunità costrette a evacuare e che sono state esposte a questi veleni. Deragliamenti, esplosioni di fabbriche e contaminazioni chimiche si verificano troppo spesso in Ohio, Pennsylvania e in tutto il Paese. East Palestine e le comunità circostanti meritano comunicazioni trasparenti da parte dei loro funzionari eletti, di Norfolk Southern e delle agenzie federali e statali sulla gravità del danno al terreno e all’acqua locali, sul iano globale per mitigare i danni causati dal cloruro di vinile, sulle misure che saranno prese per evitare simili disastri e le attuali minacce del trasporto e dell’uso di prodotti altamente tossici. La comunità di East Palestine <, come tante altre in tutto il Paese, non era preparata a questo disastro. E’ responsabilità dei funzionari eletti, dei primi soccorritori, delle agenzie federali, delle compagnie di trasporto come Norfolk Southern e dell’industria chimica proteggere le persone da questi pericolosi veleni nella loro produzione, trasporto, uso e smaltimento. Non dobbiamo vivere così. Ogni persona in questo Paese, indipendentemente dal codice postale che ha, dal reddito o dalla razza, ha il diritto di vivere in sicurezza nella propria comunità senza il rischio di una contaminazione tossica irreparabile dell’aria, dell’acqua e della terra».

RicK Hind, direttore legislativo di Greenpeace Usa  ricorda che «Il pericolo di incidenti chimici va ben oltre il rischio di esplosioni. Un’altra minaccia è il rilascio di sostanze chimiche letali come il cloro gassoso, che sono descritte come “tossiche per inalazione” (TIH) perché soffocano chiunque le respiri. In effetti, il cloro gassoso è stato vietato come arma ai sensi della Convenzione di Ginevra dopo la prima guerra mondiale, soprattutto perché non può essere controllato una volta rilasciato. E quando lo fa, può viaggiare per molte miglia. Un’altra ricaduta letterale dei disastri chimici può essere l’impatto persistente delle sostanze chimiche tossiche persistenti che vengono rilasciate. Il denso pennacchio di fumo nero dell’incidente della scorsa settimana probabilmente ha portato la contaminazione nelle case, nei giardini e nei cortili delle scuole per chilometri.  Tutte queste e altre conseguenze di disastri come il disastro ferroviario di East Palestine sono in gran parte prevenibili. In realtà, l’amministrazione Biden ha attualmente l’opportunità di fare una grande differenza senza dover affrontare un Congresso disfunzionale».

Hind fa notare che «Certamente misure come la frenata elettronica ed  equipaggi più grandi ridurrebbero il rischio. Ma i “treni bomba” lunghi in media 1,5 miglia non saranno mai intrinsecamente sicuri se continuano a trascinare sostanze chimiche come il cloruro di vinile attraverso le comunità di tutto il Paese. Presenteranno sempre rischi di incendio ed esplosione, in alcuni casi con conseguenze più devastanti di quanto accaduto in Ohio. Il disastro del gas naturale liquefatto (GNL) del 2013 nel Lac-Megantic Canada – che ha ucciso 47 persone – è solo un esempio di un track record che parla da solo».

Eppure, nonostante tutte le minacce che pongono, i vettori chimici, compresi i treni e i camion, sono esentati dal Risk Management Program (RMP) dell’EPA Environmental protection agency), creato per prevenire gravi disastri causati dal cloro e da altri prodotti chimici. La buona notizia è che l’EPA prevede di pubblicare entro l’autunno 2023 nuovi standard di sicurezza RMP e  Hind dicde che «Se daranno la priorità alla riduzione del rischio a livello di impianto, questo ridurrà anche la quantità di merci pericolose su rotaia… ma l’EPA lo farà? Il Clean Air Act del 1990 ha conferito all’EPA ampia autorità per prevenire i disastri degli impianti chimici alla fonte, come il disastro della Union Carbide del 1984 a Bhopal, in India, che ha ucciso 20.000 persone. Eppure continuiamo a registrare una media di circa 150 disastri chimici all’anno, motivo per cui l’EPA deve, per la prima volta, utilizzare l’autorità conferitale nel 1990. Se l’EPA adotta un approccio basato sul buon senso, richiedendo a tutti i produttori e utilizzatori di sostanze chimiche di adottare processi e prodotti chimici più sicuri, questo comporterà anche una riduzione della quantità di merci pericolose spedite quotidianamente attraverso le nostre comunità. La maggior parte degli impianti chimici ha opzioni prontamente disponibili che vanno da sostituti chimici più sicuri a processi di produzione “just-in-time” che utilizzano le stesse sostanze chimiche ma eliminano la necessità di stoccaggio e trasporto di grandi quantità di sostanze chimiche mortali. L’urgente necessità di compiere questi passi non è solo una questione di trasporti e di sicurezza industriale. E’ anche una preoccupazione per la sicurezza nazionale. Negli Usa ci sono circa 100.000 miglia di binari ferroviari in gran parte incustoditi. I treni che trasportano carichi pericolosi alla rinfusa sono come impianti chimici in movimento senza recinzioni o sicurezza».

Sulla scia degli attentati dell’11 settembre, negli Usa la produzione, l’uso e la spedizione di sostanze chimiche letali è stata ampiamente riconosciuta come una grave minaccia alla sicurezza nazionale dall’amministrazione repubblicana di George W. Bush, «Eppure – sottolinea Hind –  nei due decenni trascorsi dall’11 settembre, il Congresso e l’EPA c sono andati ripetutamente vicino, ma non ci sono riusciti, a emanare il tipo di robusti standard di sicurezza chimica di cui abbiamo bisogno. Nel 2002, poco dopo l’11 settembre, l’amministratore repubblicano dell’EPA Christine Todd Whitman e il capo del Dipartimento per la sicurezza interna Tom Ridge sostennero na proposta dell’EPA per richiedere alle strutture RMP di ridurre i rischi ove possibile utilizzando alternative più sicure. Sebbene la Casa Bianca di Bush abbia fatto naufragare quella proposta, è tornata alla ribalta nel 2006 quando al Congresso è stata introdotta una forte legislazione sulla sicurezza chimica, con un ampio sostegno, anche dall’ Association of American Railroads (AAR), che ha chiesto di fare “sforzi volti a trovare e utilizzare tecnologie intrinsecamente più sicure come sostituti».

Alla fine, nel 2009 la Camera Usa approvo un buon disegno di legge sostenuto  sostenuto dagli allora presidente Obama e vicepresidente Biden, ma i repubblicani lo misero su un binario morto, dove è rimasto.

Oggi una coalizione di sindacati, associazioni ambientaliste, operatori sanitari, leader religiosi, esperti di sicurezza e parlamentari continuano a chiedere all’EPA di usare la sua autorità.

Quando era senatore, il presidente Usa Joe Biden disse: «Credo che richiedere alle strutture chimiche di passare a tecnologie più sicure ogni volta che è necessario è pratico dovrebbe essere una priorità che stabiliamo. Fare questo eliminerebbe completamente e permanentemente la minaccia per milioni di americani… E’ ora che smettiamo di parlare di stabilire priorità e di stabilirne effettivamente alcune».  Ora, Greenpeace Usa lo prende in parola e gli chiede: «Presidente Biden, per favore ordina alla tua EPA di seguire il tuo esempio».