CleanAir@School, i genitori europei misurano la qualità dell’aria con la citizen science

Nuova iniziativa per misurare la qualità dell'aria esterna nelle scuole di tutta Europa

[27 Maggio 2019]

Il rapporto “Air quality in Europe” pubblicato nel 2018 dell’European Environment Agency (Eea) ha dimostrato che, «mentre le politiche e le azioni locali hanno contribuito a ridurre i livelli di inquinamento nelle città europee, la maggior parte degli europei che vivono nelle aree urbane soffre ancora di livelli di inquinanti superiori alle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità per protezione della salute umana». Secondo le stime Eea, «L’esposizione a lungo termine all’inquinamento da particolato fine nell’aria è responsabile di oltre 400.000 morti premature in Europa ogni anno» e l’inquinamento atmosferico è una preoccupazione crescente in Europa e nel mondo. 

Ora l’iniziativa CleanAir@School. Un’iniziativa di citizen science lanciata da Eea ed  European Network of the Heads of Environmental Protection Agencies  concentra la sua attenzione sulla qualità dell’aria nelle scuole europee coinvolgendo bambini, genitori e insegnanti nella misurazione delle concentrazioni di inquinanti.

All’Eea spiegano che «Le scuole partecipanti misurano le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) con dispositivi affidabili e semplici a basso costo, posizionando un campionatore accanto alla strada di fronte alla scuola e uno in un’area meno inquinata, come il cortile della scuola».

Partecipando al progetto, i bambini delle scuole capiscono meglio l’inquinamento atmosferico e dei suoi effetti sulla salute e anche i genitori possono anche vedere come il trasporto su strada influisce sulla qualità dell’aria.

CleanAir@School cerca di capire anche se queste informazioni fanno cambiare l’abitudine dei genitori di portare i loro figli a scuola in auto. Un breve questionario terrà traccia di eventuali cambiamenti nella consapevolezza e nel comportamento. Anche e agenzie di protezione ambientale nazionali che partecipano si impegnano con le comunità locali e spiegano come lavorano per migliorare la qualità dell’aria.

Oltre a sensibilizzare sulla qualità dell’aria, l’iniziativa indaga su come i dati raccolti dai cittadini potrebbero integrare i dati ufficiali sulla qualità dell’aria. L’Eea è convinta che «A livello europeo, questo può sostenere gli sforzi della Commissione europea per ottimizzare la comunicazione ambientale, in particolare per “promuovere un uso più ampio della scienza dei cittadini per integrare la segnalazione ambientale”».