Aeroporto di Ciampino: il Consiglio di Stato rigetta l’appello di Ryanair contro il piano antirumore

Esultano Legambiente e CRIAC: vittoria dei cittadini che si sono battuti per la qualità ambientale e la vivibilità del territorio

[20 Ottobre 2021]

Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del TAR del Lazio, rigettando l’appello che Ryanair aveva presentato per chiedere l’annullamento del Piano Antirumore dell’Aeroporto di Ciampino.

La battaglia legale condotta da Ryanair e Wizz Air, ha bloccato in questi anni le indicazioni previste dal Decreto del Ministero dell’Ambiente 345/2018, che prevedevano riduzione dei voli e del rumore, affinché gli impatti dell’aeroporto rientrassero entro i limiti previsti dalle leggi. Le compagnie aeree, il 17 marzo 2021, avevano già visto respinto il ricorso al TAR contro il Piano Antirumore. La sentenza respinge tutte le richieste di Ryanair e Wizz Air per impedire che i voli vengano ridotti e conferma la precedente sentenza, con gli stessi contenuti, emessa dal TAR Lazio il 17 marzo, contro cui Ryanair e Wizz Air si erano appellate.  Così il Consiglio di Stato mette la parola fine alla vicenda.

Esultano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Mirko Laurenti presidente del circolo Appia Sud-Il Riccio di Marino: «Finalmente il Piano Antirumore è pienamente operativo, è la vittoria dei cittadini che si sono battuti in questi anni per la qualità ambientale e la vivibilità di un territorio enorme, tra Marino, Ciampino e l’area sud-est di Roma. Vogliamo ringraziare su tutti il CRIAC (Comitato Riduzione Impatti Aeroporto di Ciampino) che su questa battaglia non ha mai mollato, costruendo un argine fondamentale contro chi per troppo tempo ha agito prevaricando norme e regole, e il Comune di Marino che si è costituito in giudizio in contrasto a Ryanair. Ora il decreto 345/2018 sulla riduzione degli impatti ambientali dell’aeroporto è operativo e insieme alla sentenza del Consiglio di Stato, sarà una pietra angolare per tutti quei territori italiani dove quelli che un tempo erano piccoli aeroporti locali, senza alcuna pianificazione e sulle spalle dell’ambiente e della vivibilità, si sono trasformati in questi anni in enormi hub delle low-cost».

Soddisfatto anche il portavoce del CRIAC Roberto Barcaroli: «Dopo anni di proteste, migliaia di denunce alla magistratura, il ricorso all’Unione Europea e moltissime iniziative nei confronti delle istituzioni, la sentenza segna una svolta per le decine di migliaia di cittadini che vivono nelle aree urbane limitrofe all’aeroporto di Ciampino. Il Consiglio di Stato, infatti, con la sentenza conferma la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino e la validità del decreto del Ministro dell’ambiente 345/2018 che ne prevede tempi e modi. Una ottima notizia per i cittadini di Ciampino, Roma sud e Marino, colpiti da anni da un inquinamento che spesso rende difficile la vita quotidiana».

Le indagini epidemiologiche su adulti (indagine SERA) e sui bambini (indagine SaMBa), condotte dal Dipartimento Epidemiologico Regionale, avevano confermato la sofferenza della popolazione delle aree colpite, come riporta la stessa sentenza del Consiglio di Stato che richiama la sentenza della corte di cassazione che conferma come il diritto alla salute e alla qualità della vita sia prioritario: «Il limite della tutela della salute è da ritenersi ormai intrinseco nell’attività di produzione oltre che nei rapporti di vicinato, alla luce di una interpretazione costituzionalmente orientata, dovendo considerarsi prevalente, rispetto alle esigenze della produzione, il soddisfacimento ad una normale qualità della vita» (cfr. Cass. civ., 8 marzo 2010, n. 5564).

Bancaroli conclude: «Un aeroporto con un grande traffico aereo in mezzo alle case non è tollerabile. Le leggi nazionali e comunitarie per limitare il traffico e l’inquinamento che l’aeroporto produce esistono da anni ma, fino ad oggi, sono state applicate molto poco. La sentenza è importante e deve essere applicata subito, è una svolta e una conquista non solo per noi. Ora non si deve tornare indietro».