Il sindaco invita a tenere le finestre chiuse e, se non assolutamente necessario, di rimanere in casa

A Novara va a fuoco una ditta di solventi, l’Arpa monitora i livelli di inquinamento

«I primissimi rilievi effettuati con strumentazione portatile nell'immediato intorno dell'incendio (su monossido di carbonio, formaldeide e acido solfidrico) non hanno evidenziato situazioni di pericolo»

[29 Marzo 2023]

È ancora in corso, sebbene in via di spegnimento, l’incendio che ha avvolto nel fuoco la ditta Kemi di San Pietro Mosezzo (Novara), che produce vernici, coloranti e solventi.

Le fiamme sono divampate stamani intorno alle 8 e presto «si è alzata una colonna di fumo che potrebbe creare rischi sotto il profilo ambientale e della salute. Sentite Arpa e Prefettura – dichiara il sindaco di Novara, Alessandro Canelli – si raccomanda alla cittadinanza, in attesa dei risultati delle analisi che dovranno essere fatte sull’impatto dell’evento, di tenere le finestre chiuse e, se non assolutamente necessario, di rimanere in casa. La raccomandazione vale a maggior ragione per le scuole e gli istituti scolastici della città: è importante che i bambini rimangano in classe con le finestre chiuse».

Mentre scriviamo risulta che tutti i dipendenti della ditta siano riusciti a mettersi in salvo, ma resta alta la preoccupazione per i rischi di inquinamento ambientale: sul posto oltre ai Vigili del fuoco è già presente l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) del Piemonte, per valutare gli impatti nelle matrici acqua e atmosfera.

«I primissimi rilievi effettuati con strumentazione portatile nell’immediato intorno dell’incendio (su monossido di carbonio, formaldeide e acido solfidrico) non hanno evidenziato situazioni di pericolo – affermano nel merito dall’Arpa – Sono in corso ulteriori verifiche di tipo analitico sulla qualità dell’aria e sulla gestione delle acque di spegnimento. Arpa è in stretto contatto con la Prefettura di Novara econ i Sindaci dei Comuni di Novara e di S. Pietro Mosezzo per la gestione dell’emergenza. I tecnici seguiranno i controlli nelle zone abitate con potenziale ricadute dei fumi».