Yemen, colpite dalle bombe un ospedale e una scuola: 21 i morti, 10 bambini

La posizione della struttura medica era nota. Medici senza frontiere: coalizione saudita «responsabile per l'attacco»

[16 Agosto 2016]

Non una, ma ben quattro volte (solo negli ultimi 12 mesi) un ospedale supportato da Medici senza frontiere è stato colpito da una bomba, bagnando di nuovo sangue la guerra in corso nello Yemen. A denunciarlo è la stessa Ong, che sottolinea come l’ospedale colpito nella giornata di ieri sia Abs, localizzato nel nord-ovest del Paese: l’esplosione ha provocato immediatamente 9 vittime – tra cui un membro di Msf –, mentre altre due persone sono decedute successivamente.

«Ancora una volta assistiamo alle tragiche conseguenze del bombardamento su un ospedale. Ancora una volta un ospedale perfettamente funzionante, pieno di pazienti e dello staff Msf – dichiara Teresa Sancristoval, responsabile Medici senza frontiere per l’unità di emergenza in Yemen – è stato bombardato in una guerra che non ha mostrato alcun rispetto per centri medici o i loro pazienti. Una bomba aerea ha colpito il complesso ospedaliero, causando la morte di 11 persone».

La posizione del l’ospedale era ben nota, e le coordinate Gps della struttura – sottolineano i medici – sono state più volte condivise con tutte le parti in conflitto, tra cui la coalizione a guida saudita. Medici senza frontiere in una nota ufficiale chiede (nuovamente) a tutte le parti, e in particolare proprio alla coalizione saudita «responsabile per l’attacco» garanzie affinché tali tragedie non si ripetano. Eppure anche la recente  risoluzione delle Nazioni Unite che chiede la fine degli attacchi contro strutture mediche sembra non sia servita a niente.

Gli ospedali continuano ad essere colpiti dalle bombe, e insieme a loro anche le scuole. Mentre in Italia si festeggiava il Ferragosto, lo Yemen ha sperimentato una giornata terribile. Alla denuncia di Msf si affianca la condanna – anche in questo caso portata avanti, con merito ma scarso successo, dall’Onu – del segretario generale Ban Ki-moon per un attacco aereo su una scuola nel nord dello Yemen, che ha ucciso almeno 10 bambini e ne ha feriti molti altri durante il fine settimana.

Dopo quasi 16 mesi di guerra e il “cessate il fuoco” concordato ormai lo scorso 10 aprile, e nonostante Ban Ki-moon ribadisca che «non esiste una soluzione militare alla crisi» del Paese, nello Yemen le bombe continuano a mietere vittime innocenti. «I bambini uccisi, di età compresa tra i sei e i 14 anni – riporta una nota Onu – stavano studiando in una scuola nel villaggio Juma’a Bin Fadil, nello Haydan».