Stop a tutte le guerre dal Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema

«Di fronte all’invasione del Kurdistan da parte della Turchia, non possiamo più tacere»

[14 Ottobre 2019]

Ci risiamo. Tornano a tuonare i cannoni e la guerra di nuovo scoppia ai margini dell’Europa. E nessuno dice niente. Nelle prossime ore scriverò all’Onu per far sentire la voce del Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema. Noi ci sentiamo sempre dalla parte delle vittime della guerra, di qualsiasi guerra, perché la nostra comunità sente ancora profonde le ferite che derivano dai conflitti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la nascita dell’Onu aveva segnato una speranza: una speranza che non vi fosse più spazio per la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. E invece, conflitti sempre più cruenti si sono succeduti: due anni fa a Sant’Anna di Stazzema, i ministri degli Esteri del G7 vennero a Sant’Anna di Stazzema per ribadire il loro impegno contro ogni conflitto. 

Oggi di fronte all’invasione del Kurdistan da parte della Turchia, non possiamo più tacere: abbiamo tollerato la soppressione delle libertà di opinione, le minacce di invasioni di profughi e di nuovo subiamo silenziosamente quelle minacce, come
se la nostra intrinseca e profonda opposizione alla guerra potesse essere oggetto di mercanteggiamento.

Il Parco Nazionale della Pace invita l’Onu a prendersi le sue responsabilità al cospetto di questa nuova guerra che come tutte le altre, sarà sanguinosa e ingiusta. Non sta a me dire quali dovranno essere le misure da adottare, ma certamente non si può più
esitare e non possiamo accettare ricatti da chi usa le vite umane per i suoi tornaconti politici.

Manifestiamo, care amiche e cari amici, in qualsiasi modo democratico la nostra opposizione alle guerra, che non porterà niente di buono, come ogni conflitto.

Maurizio Verona, Sindaco di Stazzema