Repubblica Centrafricana: nuovi attacchi armati contro due città dopo le elezioni del 27 dicembre

I Caschi blu dell’Onu accusano le milizie alleate con l’ex presidente François Bozizé

[4 Gennaio 2021]

Il 27 gennaio le elezioni presidenziali e parlamentari nella Repubblica Centrafricana si sono svolte – dove è stato possibile – senza grandi incidenti nonostante gli attacchi di alcune milizie armate avvenuti nei giorni precedenti, ma nei primi giorni del nuov o anno la situazione desta nuovamente allarme.

Il portavoce della Mission multidimensionnelle intégrée des Nations Unies pour la stabilisation en République Centrafricaine (MINUSCA), Vladimir Monteiro, ha condannato fermamente «Gli attacchi lanciati da gruppi armati contro le città di Damara (Prefettura dell’Ombella-M’Poko) e Bangassou (Mbomou), rispettivamente sabato e domenica». La MINUSCA sottolinea che «Tutti questi attacchi avvengono nel contesto della perturbazione delle elezioni del 27 dicembre 2020» e si è detta «determinata a proteggere la popolazione».

La missione Onu fa, abbastanza inusualmente, anche i nomi dei mandanti «A Damara, degli elementi armati membri dei gruppi alleati all’ex presidengte centrafricano François Bozizé hanno attaccato la città sabato mattina. Les FACA (Forces armées centrafricaines) hanno risposto al tiro degli assalitori provocando la fguga di quest’ultimi, mentre i caschi blu della MINUSCA hanno moltiplicato le pattuglie in città e sugli assi stradali dei dintorni. Sono stati ritrovati i corpi di 8 elementi armati».

A Bangassou, gli attacchi sono iniziati verso le 5,30 di domenica con dei tiri di armi pesanti contro la postazione militare delle ee i caschi blu sono intervenuti immediatamente per proteggere i cib vili, mettere al sicuro le autorità locali e proseguire il pattugliamento. La MINUSCA ha protetto anche il campo profughi interni e ha soccorso due soldati delle FACA feriti. L’attacco è durato fino a circa le 10,00 del mattino e la situazione a Bangassou resta tesa. Negli scontri sono rimasti uccisi almeno 5 miliziani.

Monteiro ha detto che la MINUSCA ritiene responsabili degli attacchi e delle gracvi conseguenze conmtro la popolazione civile l’Unité pour la paix en Centrafrique (UPC) dtient l’UPC, il Mouvement patriotique pour la Centrafrique  (MPC), le 3R – Retour, Réclamation et Réhabilitation, il Front populaire pour la renaissance de la Centrafrique (FPRC), le anti-Balakas (le milizie cristiane anti-islamiche) alleate dell’ex presidente  Bozizé e ricorda che «Questi ultimi attacchi, che si aggiungono alle violenze registratesi nella parte ovest della Repubblica Centrafricana, hanno provocato la fuga dei civili e la sospensione dell’assistenza umanitaria destinata ai più bisognosi».

Per Mankeur Ndiaye, rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu e capo della  MINUSCA, «Non c’è alcun dubbio c he questi attacchi si iscrivano in un contesto di perturbazione delle elezioni, prima, durangte e dopo gli scrutini. E, nel quadro della risoluzione 2552, la MINUSCA ha un ruolo di assicurare la sicurezza delle elezioni. Riaffermo la determinazione della Missione a mantenere questo impegno».

La MINUSCA ha ricordato anche la dichiarazione del segretario generale dell’Onu, António Guterres, del 19 dicembre 2020, che ha condannato l’escalation di violenza e a chiesto a «tutti i protagonisti di cessare urgentemente ogni ostilità» e di attuare subito l’accordo di pace del quale sono firmatari. La MINUSCA ha avvertito che, secondo l’accordo di pace, «Tutti i gruppi armati saranno ritenuti responsabili delle loro azioni».