Riceviamo e pubblichiamo

Per i Verdi europei «l’Ue deve condannare l’operazione militare della Turchia nel nord-est della Siria»

Frassoni: «Ha il dovere di intervenire per colmare il vuoto dopo il ritiro di Trump e difendere i diritti della minoranza curda che è stata perseguitata senza sosta»

[10 Ottobre 2019]

L’Unione europea deve condannare in maniera categorica l’operazione militare della Turchia nel nord-est della Siria. L’avventato ritiro delle truppe americane è un tradimento inaccettabile di quelle stesse forze democratiche a guida curda che hanno giocato un ruolo cruciale e di primo piano nella lotta all’Isis. Grazie a loro, questa regione è in gran parte scampata a massacri e carneficine, ma il timore è che ciò presto cambi.

L’Ue ha il dovere di intervenire per colmare il vuoto dopo il ritiro di Trump e difendere i diritti della minoranza curda che è stata perseguitata senza sosta dalle autorità turche sotto Erdoğan. È l’autorità morale dell’Europa a essere in pericolo se l’Ue non assume una posizione forte contro questo uso gratuito, unilaterale e inaccettabile della forza da parte di uno stato candidato che è anche membro della Nato. L’Ue deve utilizzare tutti gli strumenti diplomatici e politici a propria disposizione per impedire questo massacro annunciato ed evitare che questa crisi provochi violenze e instabilità ancora maggiori nella regione.

È inoltre assolutamente urgente che l’Ue sostenga in maniera esplicita coloro che, sia all’interno che all’esterno della Turchia, cercano di creare una struttura di governo democratica, partecipativa, equilibrata anche dal punto di vista della parità di genere, modello unico nell’intera regione. Chiediamo infine che le forze politiche e democratiche e la società civile dell’Ue si uniscano e si mobilitino tutte insieme per spingere i governi nazionali a prendere immediatamente dei provvedimenti fermi e decisi.

di Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde Europeo