Partita la prima nave del Wfp dall’Ucraina carica di grano

Diretta nel Corno d’Africa per far arrivare rifornimenti di cibo alle persone minacciate dalla carestia

[17 Agosto 2022]

La prima spedizione via mare di grano ucraino destinato agli interventi umanitari del World Food Programme (Wfp) ha lasciato ieri il porto ucraino di Yuzhny (Pivdennyi). Il Wfp sottolinea che «Si tratta di un’altra importante pietra miliare negli sforzi per fare in modo che il grano ucraino, tanto necessario fuori dal Paese colpito dal conflitto, torni  sui mercati globali e nei paesi più colpiti dalla crisi alimentare globale. La spedizione di 23.000 tonnellate di grano servirà alla risposta umanitaria del Wfp nel Corno d’Africa, regione colpita dalla siccità e minacciata dalla carestia. Il Corno d’Africa è una delle tante aree del mondo in cui il quasi completo arresto del mercato globale dei cereali e degli alimenti ucraini ha reso la vita ancora più difficile alle famiglie già alle prese con l’aumento della fame».

Questa esportazione di grano è il risultato di una forte collaborazione tra il settore privato – fondamentale nella risposta del Wfp alla crisi alimentare globale – e il settore governativo. Il Wfp ha detto che «Non avrebbe potuto organizzare questa spedizione senza importanti finanziamenti di emergenza dall’Ufficio per l’assistenza umanitaria di USAID e contributi significativi dalla Fondazione di Howard G. Buffett, sostenitore di lunga data del WFP ed ex Goodwill Ambassador, e dalla Fondazione Minderoo, l’organizzazione filantropica australiana di Andrew e Nicola Forrest.<»

Il direttore Esecutivo del Wfp, David Beasley, ha evidenziato che «L’apertura dei porti del Mar Nero è la singola cosa più importante che possiamo fare in questo momento per aiutare gli affamati nel mondo. Non basteranno le navi di grano fuori dall’Ucraina per fermare la fame nel mondo, ma con il ritorno del grano ucraino sui mercati globali c’è la possibilità di fermare l’ulteriore avvitamento di questa crisi alimentare globale».

345 milioni di esseri umani, un numero mai raggiunto prima, in 82 Paesi, stanno affrontando una grave insicurezza alimentare, mentre fino a 50 milioni di persone in 45 Paesi sono sull’orlo della carestia e rischiano di precipitarvi senza il supporto umanitario. Secondo il Wfp, «Con la ripresa del traffico marittimo commerciale e umanitario in entrata e in uscita dai porti ucraini del Mar Nero si attenueranno alcune interruzioni dell’approvvigionamento globale, portando sollievo ai paesi che maggiormente stanno soffrendo la peggiore crisi alimentare globale. Inoltre, ciò consentirà all’Ucraina di svuotare i suoi silos di stoccaggio del grano prima del raccolto della stagione estiva».

L’agenzia Onu ricorda però che «Nonostante questi sviluppi positivi, il mondo ha ancora di fronte una crisi alimentare senza precedenti. E’ necessaria un’azione immediata che metta insieme la comunità umanitaria, i governi e il settore privato per salvare vite umane e investire in soluzioni a lungo termine. Non farlo significherà far precipitare milioni di persone  in carestie devastanti con impatti destabilizzanti per tutti».