Ingresso nella Nato: per gli svedesi il loro Paese non deve accettare il ricatto della Turchia

Il 79% pensa che la Svezia deve difendere le sue leggi e non estradare i dissidenti kurdi e turchi

[4 Gennaio 2023]

Tra le quattro priorità della presidenza di turno svedese dell’Ue ci sono I valori democratici e lo stato di diritto: il nostro fondamento e la Svezia ha evidenziato che «L’Unione europea si basa su valori democratici, aprendo la strada alla coesione, alle libertà individuali, alla non discriminazione, all’aumento della produzione economica e all’influenza globale. Sostenere il principio dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali è quindi un elemento essenziale della presidenza del Consiglio svedese, e in effetti di ogni altra».   E il primo ministro di centrodestra Ulf Kristersson ha aggiunto che «Insieme alla NATO, l’UE deve assumersi una maggiore responsabilità complessiva per la sicurezza europea. La presidenza svedese sarà una forza trainante per l’attuazione degli obiettivi della bussola strategica dell’Ue».

Ma se vuole davvero applicare questi principi, Kristersson farebbe bene a leggersi il o un nuovo sondaggio Ipsos commissionato dal quotidiano svedese Dagens Nyheter dal quale emerge che la stragrande maggioranza degli svedesi ritiene la Svezia  – finora neutrale e amica della resistenza kurda – non dovrebbe tradire i suoi principi legali per soddisfare le condizioni della Turchia che chiede l’estradizione di rifugiuati politici per ratificare l’ingresso nella NATO di Stoccolma.

Secondo il sondaggio, il 79% degli intervistati pensa che la Svezia «Dovrebbe difendere le leggi svedesi» di fronte alle pretese turche e che questa linea rossa non dovrebbe essere oltrepassata nemmeno «Se ciò ritarda l’adesione alla NATO».

Solo il 10%  pensa che «La Svezia dovrebbe cercare di aderire alla NATO il prima possibile», anche se questo comporta cedimenti e compromessi con un regime autoritario. L’11% ha dichiarato di non avere un’opinione precisa al riguardo.

E il sondaggio è preoccupante per il centrodestra svedese (e per i socialdemocratici che sono sulla stessa linea) perché mostra solo piccole discrepanze di opinione tra i vari gruppi sociali. Gli uomini sono leggermente più disponibili a fare compromessi con Ankara rispetto alle donne, ma anche loro insistono sulla necessità di proteggere i principi legali della Svezia.  Per quanto riguarda le differenze le opinioni politiche, chi vota per i partiti di destra è più incline ad accettare un approccio dare – avere con la Turchia di Recep Tayyip Erdogan.

Nonostante questo, il 60% degli svedesi è favorevole ad entrare nella NATO <, mentre solo il 19% è contrario. Il resto non sa o non risponde.

Ankara (e l’Ungheria) hanno ostacolato l’ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO ed Erdogan ha chiesto ai due Paesi scandinavi di fare di più per combattere quello che chiama «Il terrorismo kurdo», compresa l’estradizione di persone che la Turchia accusa di avere legami con gruppi terroristici che spesso sono Partiti od organizzazioni che in Svezia sarebbero più che legali.

All’inizio di dicembre la Svezia ha consegnato a Erdogan un uomo che era stato condannato in Turchia come membro del  Partîya Karkerén Kurdîstan (PKK), ma due  settimane dopo la Corte Suprema svedese ha bloccato l’estradizione di Bulent Kenes, ex caporedattore di Zaman Daily che il regime turco accusa di essere coinvolto nel tentativo di colpo di Stato per rovesciare Erdogan nel 2016 e che in molti pensano sia stato in realtà un auto-golpe pilotato e ordito da Erdogan per sbarazzarsi dei suoi oppositori in Parlamento, nella magistratura, nell’esercito, nei media e nel mondo accademico.