In Mozambico centinaia di migliaia di persone in fuga dalla guerra con gli islamisti

WFP: si aggrava la crisi umanitaria e il conflitto con gli Al-Shabaab rischia di diventare regionale

[22 Settembre 2020]

Il World Food Programme (WFP) si è detto «estremamente preoccupato per l’escalation del conflitto e per il peggioramento della sicurezza alimentare a Cabo Delgado, in Mozambico, dove oltre 300.000 persone sono fuggite dalle proprie case e dai villaggi, abbandonando i campi e costringendole a fare affidamento solo sull’assistenza umanitaria».

Dal 2017, Cabo Delgado subisce attacchi da parte di gruppi armati non-statali, in particolare le milizie jihadiste degli Al-Shabaab, che hanno gradualmente costretto le comunità a fuggire e i cui sfollati ora cercano rifugio in altre province del Mozambico come Nampula e Niassa. Attacchi hanno causato numerose vittime e che hanno gravemente danneggiato le infrastrutture già duramente colpite dal ciclone Kenneth nel 2019, causando difficoltà per le organizzazioni umanitarie per poter raggiungere i più vulnerabili.

Migliaia di rifugiati hanno attraversato il confine con la Tanzania, aggravando le preoccupazioni della comunità internazionale su una regionalizzazione del conflitto. Attualmente, il secondo numero più alto di casi registrati di Covid-19 in Mozambico è proprio a Cabo Delgado e gli spostamenti forzati di popolazione potrebbero accelerare la diffusione del virus.

Antonella D’Aprile, rappresentante WFP in Mozambico, conferma: «Siamo molto preoccupati per la situazione umanitaria in corso a Cabo Delgado, dove il conflitto e la violenza hanno lasciato le persone senza accesso a cibo e ai mezzi di sussistenza. A causa della crescente insicurezza e delle povere infrastrutture diventa sempre più difficile raggiungere chi ha bisogno, e ora con il Covid-19 la crisi si complica ulteriormente».

Dopo gli uragani del 2019, un crescendo di insicurezza e violenze crescenti hanno aumentato la minaccia della fame nella province del nord di Cabo Delgado, dove le comunità non hanno più accesso a cibo e a fonti di reddito. Gli ultimi dati del sistema di allerta precoce per le carestie Fewsnet indicano che «Le comunità continueranno ad affrontare livelli di “crisi” di insicurezza alimentare (la fase 3 nella classificazione IPC) fino agli inizi del 2021».

Il WFP sottolinea che «La situazione desta particolare preoccupazione dal momento che a Cabo Delgado si registra il secondo tasso più alto di malnutrizione cronica nel Paese, che vede oltre la metà dei bambini al di sotto dei cinque anni soffrirne. Ogni shock ulteriore potrebbe far precipitare la situazione, specialmente per le donne e per i bambini».

Nonostante le significative sfide operative, il WFP, in collaborazione con il governo, prevede di raggiungere 310.000 persone ogni mese nelle province di Cabo Delgado, Nampula e Niassa con cibo, vouchers e sostegno nutrizionale. Il WFP ha però urgentemente bisogno di 4,7 milioni di dollari al mese per assistere gli sfollati nel nord del Mozambico. Senza fondi aggiuntivi, il WFP sarà costretto a ridurre le razioni alimentari a partire da dicembre.