L’accordo già ratificato dai parlamenti russo, indiano, cinese e sudafricano

I Brics si fanno la loro Nuova Banca di sviluppo: un’alternativa a FMI e Banca Mondiale

Nasce una delle più grandi istituzioni finanziarie del mondo, con un capitale dichiarato di 100 miliardi di dollari

[8 Luglio 2015]

Le banche centrali dei Brics (Brasile, India, Russia, Cina e Sudafrica hanno firmato al summit di Ufa, nella Repubblica autonoma russa della Baschiria,  un accordo sulle misure da prendere In caso di crisi, una decisione che potrebbe aiutare la Russia se l’Occidente rafforzerà le sanzioni contro Mosca. Ma la misura più attesa (e temuta) è stata sicuramente la creazione di un pool di riserve monetarie del Brics ed oggi l’agenzia ufficiale russa Ria Novosti scrive esplicitamente che «Questa nuova struttura è un’alternativa al FMI ed alla Banca Mondiale, che sono controllati dagli Stati Uniti e che perdono poco a poco la loro influenza».

L’obiettivo dichiarato della Nuova Banca di sviluppo (NDB) dei Brics è quello di «Una allocazione mutuale da parte delle banche centrali dei Brics  di mezzi finanziari in dollari Usa in caso di problemi di liquidità in dollari (…) Così la creazione di un tale  meccanismo di sicurezza ha per obiettivo il mantenimento della stabilità finanziaria nei Paesi membri».

Quella nata al summit di Ufa sarà una delle più grandi istituzioni finanziarie del mondo, con un capitale dichiarato di 100 miliardi di dollari. La Cina ci metterà 41 miliardi di dollari, Russia, India e Brasile 18 miliardi ciascuno e il Sudafrica 5 miliardi.

La NDB dei Brics avrà sede a Shanghai, che ha avviato le sue attività da ieri e, dopo la ratifica del parlamenti indiano (aprile) e russo (marzo), in concomitanza con il summit di Ufa è arrivato il via libera anche dal parlamento Cinese e da quello sudafricano.  Oltre la sede principale di Shanghai, la NDB avrà un centro regionale in Sudafrica, segno dell’attenzione dei Brics per questo continente che sarà cruciale per il futuro del Pianeta, ma anche un riconoscimento al Sudafrica che non ha ceduto alle sirene occidentali, rifiutandosi di aderire all’embargo contro la Russia. .

La NBD sarà gestita da un sistema a tre livelli: un consiglio di amministrazione, un direttivo ed un presidente. Il primo presidente del consiglio di amministrazione della Banca Brics sarà un russo, quello del direttivo un brasiliano e come primo presidente della NBD è stato già nominato l’indiano  Kundapur Vaman Kamath, che ha detto che «La Nuova Banca di sviluppo dei Brics  deve cominciare la sua piena attività entro fine aprile 2016». Kundapur Vaman Kamath sarà affiancato da 4 vicepresidenti provenienti dagli altri 4 Paesi Brics.

L’ex direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale, il brasiliano Paulo Nogueira Batista Junior,  non crede che l’iniziativa di istituire la NBD ed altre istituzioni finanziarie dei Brics sia rivolta contro qualcuno ma che «Al contrario sono aperte alla cooperazione e a delle azioni congiunte con delle organizzazioni già esistenti, se questo corrisponde ai loro interessi».

Ma anche secondo Nogueira Batista «FMI e Banca mondiale si aggrappano ancora al XX secolo e rischiano così di trovarsi in ritardo rispetto alla realtà. A Washington, l’inerzia e l’opposizione ad ogni cambiamento sono molto forti. In questo senso, la crisi finanziaria si è rivelata benefica, perché ha fatto oscillare le norme stabilite così come la fiducia degli americani e degli europei, il che ha avuto un’influenza significativa. Ma poi è arrivata la delusione di fronte all’assenza di progressi nella riforma della governance dell’FMI».

L’ex direttore esecutivo dell’FMI ha detto a Ria Novosti: «Anche se i Paesi Brics apprezzano il lavoro dell’FMI e della Banca mondiale, non è senza ragioni che si impegnano a creare nuove istituzioni, quali la Nuova Banca di sviluppo, i fondi di riserve monetarie o la Banca asiatica di investimenti creata dalla Cina».