Esperti Onu: il perdono di Trump ai mercenari di Blackwater è un affronto alla giustizia

Il Parlamento irakeno chiede il ritiro di tutte le truppe Usa dall’Iraq

[31 Dicembre 2020]

Il Working Group on the use of mercenaries dell’Onu composto da Jelena Aparac(Chair-Rapporteur), Lilian BobeaChris Kwaja, Ravindran Daniel e  Sorcha MacLeod ha affermato che la grazia concessa del presidente uscente Usa Donald Trump a 4 contractors della sicurezza privata condannati per crimini di guerra in Iraq «ha violato gli obblighi degli Stati Uniti ai sensi del diritto internazionale» e ha invitato tutti gli Stati parti delle Convenzioni di Ginevra a condannare l’atto di Trump.

I relatori speciali e gli esperti indipendenti sono nominati dall’United Nations Human Rights Council per esaminare e riferire su un tema specifico dei diritti umani o sulla situazione di un Paese. I loro incarichi sono onorari e non sono personale delle Nazioni Unite, né vengono pagati per il loro lavoro.

Gli esperti Onu   ricordano che « I contractors di Blackwater Worldwide sono stati perseguiti e condannati per molteplici atti criminali commessi durante un massacro a Nisour Square a Baghdad nel 2007, che ha provocato la morte di 14 civili disarmati e almeno 17 feriti. Nel 2015 i tribunali statunitensi hanno condannato Nicholas Slatten per omicidio di primo grado, mentre Paul Slough, Evan Liberty e Dustin Heard sono stati condannati per omicidio volontario e tentato omicidio colposo».

Il 16 settembre di ogni anno, gli iracheni ricordano il massacro di “Nisour Square” avvenuto nel centro della capitale, quando mercenari della Blackwater aprirono il fuoco sui passanti, uccidendo e ferendo anche  bambini e studenti.

Si tratta di uno dei peggiori massacri avvenuti dopo l’invasione americana dell’Iraq, una strage che gli iracheni non dimenticano. E, dopo che molte delle persone colpite hanno intentato una causa contro laBlackwater, la magistratura statunitense, dopo anni di processo, ha condannato uno dei mercenari all’ergastolo perché giudicato colpevole di aver ucciso civili a Nisour Square. Nel 2019 la magistratura americana aveva inflitto pene ridotte ad altri 3 mercenari della Blackwater.

Il 22 dicembre Trump ha graziato i 4 contractors insieme a un bel manipolo di truffatori e delinquenti molto vicini a lui e al partito repubblicano.

Per la Aparac, «Perdonare i contractors  di Blackwater è un affronto alla giustizia e alle vittime del massacro di Nisour Square e alle loro famiglie. Le Convenzioni di Ginevra obbligano gli Stati a ritenere i criminali di guerra responsabili dei loro crimini, anche quando agiscono come contractors della sicurezza privata. Questi perdoni violano gli obblighi degli Stati Uniti ai sensi del diritto internazionale e, in modo più ampio, minano il diritto umanitario e i diritti umani a livello globale. Garantire la responsabilità per tali crimini è fondamentale per l’umanità e per la comunità delle nazioni. I perdoni, le amnistie o qualsiasi altra forma di giustificazione per crimini di guerra aprono le porte a futuri abusi quando gli Stati contrattano compagnie militari e di sicurezza private per funzioni inerenti quelle statali».

Il Working Group on the use of mercenaries  si è detto è estremamente preoccupato per il fatto che «Consentendo ai contrectors della sicurezza privata di operare impunemente nei conflitti armati, gli Stati saranno incoraggiati ad eludere i loro obblighi ai sensi del diritto umanitario esternalizzando sempre più le principali operazioni militari al settore privato».

Intanto, in Iraq il rappresentante della coalizione Fatah ha annunciato l’intenzione del parlamento iracheno di reintrodurre «il programma di ritiro delle truppe terroristiche americane dal territorio iracheno» e un deputato dello stesso gruppo ha rivelato che «Il governo intende rispettare la maggioranza dei deputati che si oppongono alla presenza degli americani in Iraq».

Qais Khazali”, il segretario generale del Partito sciita irakeno Asaeb Ahl-e-Haq aveva precedentemente sottolineato che «La resistenza ha il diritto di porre fine alla presenza delle forze militari americane nel Paese».

La notte del 29 dicembre un convoglio militare statunitense di 4 camion che trasportavano forniture logistiche è stato attaccato in Iraq sulla strada tra Samawah e Diwaniyah, a sud della capitale irachena Baghdad. Secondo fonti della sicurezza irachena, i camion trasportavano rifornimenti da Bassora in una delle basi statunitensi in Iraq. Gli aggressori hanno costretto il convoglio a fermarsi, hanno fatto scendere i conducenti fuori dai veicoli e hanno dato fuoco ai camion del convoglio. Tutti i membri a bordo del convoglio erano cittadini iracheni. L’attacco è stato rivendicato da una nuova milizia armata sciita irakena: Saraya Thawrat al-Eshreen al-Thaniya.