Corea del nord: «Nucleare per nucleare e confronto a tutto campo per confronto a tutto campo!»

Dopo la visita in Corea del sud del segretario alla difesa Usa, sale la tensione nella penisola coreana

[2 Febbraio 2023]

Il 31 gennaio, durante la sua visita in Corea del sud (ROK), il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha promesso al Difesa nazionale sudcoereano Lee Jong-Sup di espandere ulteriormente le esercitazioni militari congiunte e ha riconfermato «L’impegno di ferro dell’America a fornire un ombrello nucleare al suo principale alleato».

In un editoriale pubblicato dal quotidiano sudcoreano Yonhap, Austin ha rivelato che i due Paesi  alleati «Stanno espandendo la portata e il volume delle nostre esercitazioni combinate (,,,) comprese  «Esercitazioni virtuali basate su scenari sempre più complessi, incentrate sulle minacce nucleari al fine di aumentare la nostra interoperabilità e prontezza al Fight Tonight, se necessario».

La risposta è arrivata oggi attraverso la Korean Central News Agency (KCNA), l’agenzia ufficiale del regime di Pyongyang, che ha riportato il comunicato stampa di un portavoce anonimo del ministero degli esteri della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC): «La situazione militare e politica nella penisola coreana e nella regione ha raggiunto una linea rossa estrema a causa delle sconsiderate manovre di confronto militare e degli atti ostili degli Stati Uniti e delle sue forze vassalle. Gli Stati Uniti stanno ora lavorando duramente per “demonizzare” la Corea del Nord, diffondendo di nuovo ogni sorta di voci. Nel frattempo, insieme alle sue forze vassalle, sta intensificando l’offensiva su vasta scala per esercitare pressioni sulla RPDC in tutti gli aspetti, compresi i “diritti umani”, le sanzioni e gli affari militari. In particolare, gli Stati Uniti, insieme alla Corea del Sud, da febbraio daranno il via a una resa dei conti a tutto campo con la Corea del Nord attraverso continue esercitazioni combinate la cui portata e volume sono ampiamente estese, tra cui un “esercitazione per il funzionamento di mezzi di deterrenza estesi” e la più grande esercitazione mobile sul campo con proiettili veri simulando l’uso di armi nucleari»,

Nel 2022 la Corea del Nord ha condotto un numero record di lanci di missili, inclusi molteplici test balistici a lungo raggio, definendoli una risposta alle sempre più estese e frequenti esercitazioni militari Usa-Corea del Sud, che Pyongyang vede come una minaccia alla sua sicurezza e come “prove”  di una potenziale invasione della RPDC per abbattere il regime.

Il capo del Pentagono ha affermato che «Le attività militari di Pyongyang non fanno che dimostrare ulteriormente la necessità di restare vigili» e, durante l’incontro con Jong-Sup, i due hanno «Condannato fermamente le continue provocazioni e violazioni delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite da parte della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC), compresi i lanci di missili e le recenti incursioni di droni. L’Alleanza ROK-USA, insieme alla comunità internazionale, continuerà a prendere una posizione forte contro qualsiasi ulteriore provocazione da parte della Corea del Nord». Inoltre, Austin e  Jong-Sup hanno ribadito che «Le due nazioni continueranno a rafforzare le capacità dell’Alleanza per scoraggiare e rispondere alle minacce nucleari e missilistiche della RPDC, nonché a migliorare condivisione delle informazioni, pianificazione ed esecuzione congiunte e meccanismi di consultazione dell’Alleanza». Inoltre, hanno concordato sul fatto che le recenti esercitazioni aeree combinate, condotte alla fine del 2022 e che coinvolgono bombardieri strategici statunitensi, hanno dimostrato una serie di capacità di deterrenza dell’Alleanza USA-ROK» e si sono impegnati a «Cooperare strettamente per continuare a dispiegare risorse strategiche statunitensi in modo tempestivo e coordinato in futuro».

Il segretario alla Difesa Usa e il ministro della difesa sudcoreano  «Hanno convenuto sulla necessità di tenere conto dei cambiamenti nel contesto della sicurezza, comprese le recenti iniziative della RPDC rispetto ai suoi programmi nucleari e missilistici, per rafforzare le esercitazioni e l’addestramento combinati, comprese le imminenti esercitazioni bilaterali combinate».

La reazione del portavoce nordcoreano è stata durissima: «Durante la sua visita in Corea del Sud il 31 gennaio, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato apertamente che gli Stati Uniti avrebbero schierato risorse più strategiche come i caccia stealth di quinta generazione e le portaerei nucleari, parlando senza esitazione dell’uso di armi nucleari contro la Corea del Nord. Questa è una vivida espressione del pericoloso scenario statunitense che trasformerà la penisola coreana in un enorme scenario di guerra e in una zona di guerra più critica».

Il ministero degli esteri della RPDC ha rivbadito la posizione di principio del regime nazional-stalinista-dinastico di Pyongyang  nei confronti degli Usa «Per far fronte alla loro sempre più pronunciata, atroce politica anti-RPDC e alla pericolosa mossa militare. Primo, la Corea del Nord reagirà con la massima durezza a qualsiasi tentativo militare degli Stati Uniti, in base al principio di “nucleare per nucleare e confronto a tutto campo per confronto a tutto campo!” Non reagiamo a ogni malaugurata mossa dagli Stati Uniti sotto l’insegna dell’”offerta di deterrenza estesa” e dell’”alleanza rafforzata”, ma questo non vuol dire affatto che li ignoriamo o che non ne prendiamo atto. Stiamo osservando quale sia la vera intenzione degli Stati Uniti. La Corea del Nord ha una chiara strategia di contrasto in grado di far fronte a qualsiasi scenario a breve e lungo termine tentato dagli Stati Uniti e dalle sue forze vassalle, e controllerà fortemente le potenziali sfide presenti e future con la forza nucleare più schiacciante. Se gli Stati Uniti continuano a introdurre risorse strategiche nella penisola coreana e nell’area circostante, la RPDC renderà immediatamente più chiare le sue attività di deterrenza rilevanti,in base alla loro natura. Secondo, la Corea del Nord non è interessata ad alcun contatto o dialogo con gli Stati Uniti fintanto che questi ultimi persisteranno nella loro politica ostile e nella loro linea conflittuale. Gli Stati Uniti sono così spudorati da cercare di guadagnare tempo propagandando il dialogo con la Corea del Nord sotto l’insegna ingannevole che non hanno intenzione di essere ostili nei confronti della Corea del Nord, pur perseguendo la più atroce politica ostile nei confronti della Corea del Nord. L’escalation della tensione nella penisola coreana e nella regione è interamente attribuibile alla politica ostile degli Stati Uniti che ha costretto la Corea del Nord a disarmarsi unilateralmente attraverso sanzioni e pressioni militari e perseguendo l’espansione militare dei suoi alleati. La storia decennale del confronto RPDC-USA mostra che la RPDC dovrebbe trattare con gli imperialisti statunitensi con la forza solo perché sognano di disarmarla e abbattere il suo sistema sociale con la “fine” della RPDC posta come obiettivo del loro amministrazione statale. Più pericolosa diventa la minaccia degli Stati Uniti alla Corea del Nord, più forte sarà proporzionalmente il ritorno di fiamma che gli Stati Uniti dovranno affrontare in proporzione. Terzo, la Corea del Nord difenderà la pace e la sicurezza della penisola coreana e della regione in modo responsabile con un potente deterrente fino a quando la politica ostile e la minaccia militare degli Stati Uniti e delle sue forze vassalle non saranno state definitivamente sradicate».