FacciamoEco: nasce in Parlamento la nuova componente ecologista

Promossa da Rossella Muroni, Lorenzo Fioramonti e Alessandro Fusacchia, collaborerà con la federazione dei Verdi

[9 Marzo 2021]

Dopo l’annuncio arrivato da Rossella Muroni, che nei giorni scorsi ha ufficializzato l’addio a LeU per approdare al gruppo Misto, la nuova componente ecologista in Parlamento diventa realtà: si chiama FacciamoEco e collaborerà con la federazione dei Verdi.

Si tratta di un’iniziativa definita e sostenuta da Muroni – che prima di essere eletta con LeU alla Camera era la presidente nazionale di Legambiente – insieme a l’ex M5S e ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e Alessandro Fusacchia, che ha lasciato +Europa un anno e mezzo fa.

«Daremo spazio alle realtà associative e scientifiche, che da decenni si battono per una vera transizione ecologica del Paese, e alle nuove generazioni, consapevoli – spiega Muroni – che un nuovo ambientalismo politico non può prescindere da una nuova visione dell’economia. Incalzeremo il Governo per passare dalle parole ai fatti sulla transizione ecologica, cominciando con una serie di proposte concrete: dall’inserimento di un servizio civile ambientale nel Pnrr per unire lavoro e formazione sulla messa in sicurezza del territorio, dal taglio dei sussidi ambientalmente dannosi che porti ad una riforma fiscale green, fino a un nuovo approccio sulla scuola e sulla ricerca, che saranno le vere leve dello sviluppo di questo Paese».

FacciamoEco rappresenta dunque un «nuovo gruppo parlamentare alla Camera – dichiara Fusacchia – una componente del Misto che ci permetterà di unire le forze in Parlamento per promuovere una un’agenda politica dichiaratamente ecologista che guardi davvero al futuro dei giovani e alla sostenibilità e che abbia quindi come doppia priorità l’istruzione e l’ambiente. L’abbiamo chiamata FacciamoEco perché vogliamo dare voce in Parlamento a chi non si sente sufficientemente rappresentato, a partire dai giovani e dalle donne. Vogliamo unire le forze, attorno a temi e battaglie non più rinviabili, con organizzazioni della società civile e movimenti che chiedono che la transizione ecologica non sia di facciata».

«In questa fase politica, in cui tutti si reinventano ecologisti, è importante – conclude Fioramonti – che chi ha una storia di impegno concreto sul fronte ambientalista faccia sentire la propria voce, dando spazio a tutte quelle realtà associative e scientifiche che da decenni si battono per una vera transizione ecologica del Paese. Grazie all’accordo con la Federazione dei Verdi, abbiamo deciso di mobilitarci per ricordare come un vero cambiamento sia possibile solo dando ‘voce’ a chi non ce l’ha, soprattutto le nuove generazioni».