Una road map per lo sviluppo del fotovoltaico utility scale in Italia

L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia apre il confronto tra istituzioni, imprese e attori sociali

[21 Giugno 2021]

Dall’evento organizzato a Roma dall’Alleanza per il fotovoltaico in Italia, che ha avviato un confronto sullo stato attuale del settore delle rinnovabili e le sue prospettive future alla luce del PNRR e degli strumenti normativi ad oggi all’esame del Parlamento, quali il DL Semplificazioni, è emerso che «Il momento storico che viviamo offre la straordinaria opportunità di attuare la transizione ecologica ed energetica in chiave sostenibile attraverso lo sviluppo delle rinnovabili e del settore fotovoltaico in particolare. Il quadro normativo degli iter autorizzativi è in fase di revisione ma necessita ancora di alcuni accorgimenti che possono emergere dalla sinergia tra pubblico e privato».

La senatrice di Forza Italia Maria Alessandra Gallone ha sottolineato che «Dalla tavola rotonda con le aziende è arrivato un grande messaggio culturale: favorire un sistema sinergico tra agricoltura ed energia che può dare opportunità virtuose per le collocazioni degli impianti, individuando luoghi come i bacini delle cave chiuse. Quello delle energie rinnovabili è un settore in grande espansione, al quale sono stati riservati ben 24 miliardi dei 60 previsti per la transizione ecologica nella missione 2 del PNRR. Un settore fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese, che potrà conciliare occupazione e tutela dell’ambiente e della salute e che noi dobbiamo sostenere con forza».

Gli operatori del settore chiedono di essere ascoltati perché possono offrire know how ed esperienza sul campo e favorire la sinergia tra mondo agricolo e operatori energetici, aspetto cruciale per il raggiungimento degli obiettivi 2030 e non solo.< e Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, ha accolto le loro sollecitazioni: «Per fermare l’emergenza climatica e raggiungere gli obiettivi climatici entro i prossimi dieci anni, cruciali per le sorti del Pianeta, sarà fondamentale avere un sistema energetico che punti con decisione sulle fonti rinnovabili, prevedendo una crescita delle installazioni nei territori. In Italia il maggior contributo deve arrivare da solare e eolico, con tassi di installazione decisamente superiori a quelli attuali. Ma tetti, coperture e superfici marginali da soli non bastano, come ricordano molti studi. Per questo sarà importante includere altre superfici, come quelle agricole, puntando sull’agrivoltaico che permette di introdurre la produzione di energia da solare fotovoltaico nelle aziende agricole, integrandola con quella delle colture e con l’allevamento. Per consentirne lo sviluppo va, però, colmato il vuoto legislativo esistente, vanno definite linee guida e scongiurati alcuni preconcetti che potrebbero rallentarne la diffusione».

Anche per la dirigente CREA Alessandra Pesce, «L’agrivoltaico costituisce una nuova frontiera per creare un circuito virtuoso tra produzione agricola ed energetica, superando l’ottica della competizione nell’utilizzo del suolo. Nel concepire gli impianti, infatti, si possono mettere a punto soluzioni in grado di innalzare la produzione agricola sia per lo sfruttamento dell’energia prodotta sia per la struttura portante del fotovoltaico, utilizzando tecniche di agricoltura di precisione. In questa direzione le attività di ricerca e sviluppo del CREA sono focalizzate su diversi aspetti: la compatibilità agronomica, le implicazioni nell’uso dell’acqua e la difesa fitosanitaria. Questo circuito va alimentato da un nuovo dialogo e confronto tra i protagonisti, con il reciproco riconoscimento del ruolo di ciascuno nella gestione di beni pubblici».

Andrea Cristini, di Solar-Konzept e portavoce dell’Alleanza per il fotovoltaico in Italia, ha concluso: «A pochi mesi dalla nascita dell’Alleanza per il fotovoltaico in Italia, siamo riusciti a dimostrare il valore del dialogo e della collaborazione riunendo allo stesso tavolo operatori del fotovoltaico, istituzioni, mondo ambientalista e quello della ricerca in ambito agricolo e tutti i soggetti coinvolti hanno compreso l’urgenza di iniziare un lavoro congiunto per trovare le giuste sinergie. Questa è la strada che intendiamo proseguire. Nelle prossime settimane continueremo il dialogo con il MiTE per risolvere il nodo delle misure transitorie per i procedimenti autorizzativi in corso e proseguiremo con impegno e dedizione le attività con Legambiente e CREA».