Smith Bits, la soluzione per gli ex dipendenti potrebbe venire dalla geotermia

La crisi dell’industria petrolifera non permette nuovi investimenti, meglio il geotermico toscano

[22 Ottobre 2015]

Alla struttura di crisi di impresa del Ministero dello sviluppo economico si è tenuta la riunione che ha avuto al centro i problemi e le prospettive produttive della Smith Bits e dell’area di Saline di Volterra, che si è conclusa con la rinnovata determinazione della Regione Toscana, che ha confermato «la volontà di percorrere tutte le strade che portino ad una crescita dell’attività industriale nell’area» e la disponibilità a « mettere in campo tutti gli incentivi che la legge le consente per favorire investimenti ed occupazione».

Oltre al presidente e all’amministratore delegato della Schlumberger Italia, all’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Eni ed Enel e proprio da quest’ultima potrebbe venire una soluzione.

Infatti, dall’azienda capogruppo della Smith Bits non sono emerse ulteriori possibilità occupazionali, ma anzi. È stato detto che «La crisi del settore petrolio idrocarburi non consente di effettuare nuovi investimenti». Anche Eni non ritiene di poter sviluppare nuove attività direttamente in zona.

Invece Enel, pur confermando le attuali difficoltà, si è detta disponibile «ad esplorare le possibilità di supportare la nascita di attività imprenditoriali di assistenza e manutenzione correlate al settore geotermico» e ha rilevato «una disponibilità anche da parte delle aziende dell’indotto geotermico a servirsi della forza lavoro degli ex dipendenti della Smith Bits – si legge in una nota della regione – Da parte sua Enel è disponibile a favorire la fase di start up di eventuali nuove imprese, il trasferimento del proprio know how verso addetti che sono pur sempre specializzati, sia pur in un altro settore».

Ii presidente della Regione, Enrico Rossi, ha sottolineato: «Ci preoccupa l’atteggiamento di chiusura da parte di Schlumberger. Ringraziamo invece Enel per la disponibilità dimostrata e confermiamo la nostra precisa volontà di favorire la costruzione in quest’area di nuovi sistemi produttivi locali».

La Regione cita come esempio virtuoso quello del centro sperimentale di Sestalab a Radicondoli «dove, anche in seguito ad un cofinanziamento regionale degli investimenti, adesso le prospettive di sviluppo si sono fatte concrete. L’idea è quella di fornire una prospettiva occupazionale ad almeno una parte dei 90 ex dipendenti della Smith che attualmente possono contare soltanto sugli ammortizzatori sociali».

Per questo è stato chiesto di mettere a disposizione delle aziende locali i curricula degli ex dipendenti Smith Bits,« cosicché sia le imprese locali che eventuali nuovi soggetti imprenditoriali possano attingere al serbatoio rappresentato dalle loro professionalità ed esperienze».

La Regione chiede a Schlumberger «un ulteriore supplemento di riflessione ed un impegno allo sviluppo dell’occupazione anche alla luce delle richieste che ha ricevuto da parte di società che stanno conducendo ricerche geotermiche nell’area».

Al ministero dello sviluppo economico, che ha dato ampia disponibilità in tal senso, è stato chiesto di «Mantenere aperto il tavolo di confronto con Regione, Schlumberger, Eni ed Enel, a cui chiamare anche altri soggetti industriali con potenziali interessi per investimenti in zona».