Ripresa post-Covid-19: il crollo dei costi delle energie rinnovabili può aiutare l’azione climatica

Rapporto Unep, Frankfurt School e BloombergNEF: per la ripresa mettere al centro le rinnovabili invece che sovvenzionare i combustibili fossili

[11 Giugno 2020]

Mentre la crisi del Covid-19 colpisce l’industria dei combustibili fossili, il nuovo rapporto “Global Trends in Renewable Energy Investment 2020”, realizzato in collaborazione tra United Nations environment programme (Unep), Frankfurt School-Unep Collaborating Centre e BloombergNEF, dimostra che «L’energia rinnovabile è più conveniente che mai, offrendo l’opportunità di dare priorità all’energia pulita nei pacchetti di ripresa economica nazionalI e avvicinare il mondo al raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi».

Mentre i governi stanziano normi quantità di denaro per la ripresa delle loro economie, la direttirice esecutiva dell’Unep, Inger Andersen; il preside della School of Finance and Management di Francoforte, Nils Stieglitz, e  l’amministratore delegato di BloombergNEF, Jon Moore, nella premessa del rapporto sostengono che «mettere questi dollari nelle energie rinnovabili farà acquisire più capacità di generazione che mai» e «Aiuta i Paesi a realizzare un’azione più incisiva sul clima».

Il rapporto dimostra che, a parte dalla produzione di energia idroelettrica, nel 2019, l’energia rinnovabile ha avuto una crescita record di 184 gigawatt (GW) de che «Sebbene questo sia stato un salto del 12% rispetto all’anno precedente, l’investimento in dollari nel 2019 è stato solo dell’1% in più.  Nel frattempo, i miglioramenti tecnologici, le economie di scala e la forte concorrenza, hanno spinto nell’ultimo decennio il costo dell’energia eolica e solare a continuare a calare, determinando, nella seconda metà del 2019, una riduzione dell’83% del prezzo per l’elettricità dei nuovi impianti solari fotovoltaici».

Il rapporto rileva che il 2019 ha segnato molti altri record: La più alta aggiunta di capacità di energia solare in un anno: 118 GW. L’investimento più elevato nell’eolico offshore in un anno, con 29,9 miliardi di dollari, in crescita del 19% su base annua. Il più grande finanziamento di sempre per un progetto solare, con 4,3 miliardi di dollari per Al Maktoum IV negli Emirati Arabi Uniti. Il più alto volume di accordi di acquisto di energia aziendale per le energie rinnovabili: 19,5 GW in tutto il mondo. La massima capacità assegnata nelle aste di energia rinnovabile: 78,5 GW in tutto il mondo. Il più alto investimento di energie rinnovabili mai realizzato  nelle economie in via di sviluppo diverse da Cina e India, con 59,5 miliardi di dollari. Investimenti in espansione, con un record di 21 Paesi e territori che hanno investito  oltre 2 miliardi di dollari in energie rinnovabili.

Anche se si tratta di ottimi  progressi, il rapporto rileva che «C’è spazio per fare molto di più».

Per il prossimo decennio, Stati e imprese hanno assunto impegni per 826 GW di nuova energia rinnovabile non idroelettrica entro il 2030, ad un costo probabile di circa 1 trilione di dollari. Ma il rapporto fa notare che «Tuttavia, questi impegni sono molto al di sotto di quanto necessario per limitare l’aumento delle temperature globali, a ben meno di 2 gradi Celsius ai sensi dell’Accordo di Parigi, e non raggiungono nemmeno i risultati ottenuti nell’ultimo decennio, che hanno visto circa 1.200 GW di nuova capacità, a un costo di 2,7 trilioni di dollar»i.

Per Andersen, Stieglitz e Moore, «Questa mancanza di ambizione può essere corretta nei pacchetti di ripresa economica, replicando semplicemente nel prossimo decennio  l’investimento realizzato nell’ultimo decennio, si acquisirebbe molta più energia pulita rispetto a prima».

Commentando il rapporto, Svenja Schulze, ministro dell’ambiente, conservazione della natura e sicurezza nucleare della Germania ha sottolineato che «Le energie rinnovabili come l’eolico e l’energia solare rappresentano già quasi l’80% della capacità di nuova generazione per la produzione di elettricità. Gli investitori e i mercati sono convinti della loro affidabilità e competitività. La promozione delle energie rinnovabili può essere un potente motore per la ripresa dell’economia dopo la crisi del Coronavirus, creando nuovi posti di lavoro sicuri. Allo stesso tempo, le energie rinnovabili migliorano la qualità dell’aria proteggendo così la salute pubblica. Promuovendo le energie rinnovabili nel quadro dei pacchetti di stimolo economico post Coronavirus, abbiamo l’opportunità di investire in prosperità, salute e protezione del clima future».

Stieglitz ha detto: «Vediamo che la transizione energetica è in pieno svolgimento, con la più alta capacità di energie rinnovabili mai finanziata. Nel frattempo, il settore dei combustibili fossili è stato duramente colpito dalla crisi Covid-19, con la domanda di elettricità alimentata a carbone e gas in calo in molti Paesi e il crollo dei prezzi del petrolio. Il clima e la crisi del Covid-19 – nonostante le loro diverse nature – sono entrambi disastri che attirano l’attenzione di responsabili politici e dei manager. Entrambe le crisi dimostrano la necessità di aumentare le ambizioni climatiche e spostare l’approvvigionamento energetico mondiale verso le energie rinnovabili».

Anche per Moore, «Nel 2020, l’energia pulita è a un bivio. L’ultimo decennio ha prodotto enormi progressi, ma gli obiettivi ufficiali per il 2030 sono molto al di sotto di ciò che è necessario per affrontare il cambiamento climatico. Quando l’attuale crisi si attenuerà, i governi dovranno rafforzare le loro ambizioni non solo nei confronti delle energie rinnovabili, ma anche della decarbonizzazione dei trasporti, degli edifici e dell’industria».

Il crollo causato dal coronavirus nel settore dei combustibili fossili, insieme alla resilienza mostrata dell’energia pulita, «ha chiarito che l’energia rinnovabile è un investimento intelligente», afferma il rapporto.

La Andersen conclude: «Il coro di voci che invitano i governi a usare i loro pacchetti di recupero Covid-19 per creare economie sostenibili sta crescendo. E I risultati del rapporto evidenziano che l’energia rinnovabile è uno degli investimenti più intelligenti ed economici in circolazione. Se i governi traggono vantaggio dal prezzo in costante calo delle energie rinnovabili per mettere l’energia pulita al centro della ripresa economica della Covid-19, invece di sovvenzionare la ripresa delle industrie dei combustibili fossili, possono fare un grande passo verso l’energia pulita e un mondo naturale sano, che alla fine è la migliore polizza assicurativa contro le pandemie globali».