Rinnovabili, mobilità sostenibile, idrogeno ed efficienza energetica, Coordinamento Free: la politica non ha più alibi

Cnr, Cib e Iveco: il biometano liquefatto è strategico per la decarbonizzazione dei trasporti

[27 Ottobre 2021]

Intervenendo al convegno “Le 7 proposte di Free per l’Italia al 2030” che si è tenuto a Key Energy a Ecomondo, il presidente del Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica (Coordinamento FREE), Livio de Santoli ha detto che «Ora non ci sono più alibi. L’analisi degli scenari, i contesti nazionali e internazionali li abbiamo studiati e oggi ci sono anche le proposte. Abbiamo pubblicato oltre 200 pagine nei nostri 7 position paper che sono ora a disposizione di tutti, dagli stakeholder ai cittadini, ma soprattutto sono disponibili per il mondo della politica e siamo pronti, oggi più che mai, a portare il nostro contributo nella stesura della Strategia italiana per la transizione ecologica».

I 7 position paper che sono pubblicati sul sito del Coordinamento FREE stati realizzati dai gruppi di lavoro interni che hanno promosso una serie d’approfondimenti di alcune tematiche legate alla transizione ecologica e alle opportunità derivanti dall’applicazione delle misure del PNRR. A Free spiegano che «Il lavoro svolto ha portato alla redazione di 7 position paper che vengono messi a disposizione del dibattito e delle Istituzioni. Ogni position paper ha analizzato la situazione esistente, le possibilità di sviluppo e le criticità che devono essere superate per conseguire gli obiettivi che ci siamo prefissati, nell’ottica di fornire uno strumento e una utile chiave di lettura. Ognuna delle sezioni tematiche previste è finalizzata ad illustrare i contenuti dei lavori presentati attraverso il confronto con un rappresentante delle Istituzioni competenti. Nello specifico i position paper affrontano le seguenti tematiche: 1, Il contributo dell’energia da biomasse al processo di transizione ecologica; 2. La mobilità sostenibile; 3. Il nuovo fotovoltaico in ambito agricolo; 4. La semplificazione normativa per realizzare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030; 5. Le proposte per superbonus e detrazioni fiscali; 6. L’economia dell’idrogeno verde;  7. Le opportunità di sviluppo per la cogenerazione.

De Santoli ha evidenziato che «In questi nostri documenti sono presenti le soluzioni di oggi, mature sia sotto al profilo industriale sia dal punto di vista politico, ma soprattutto da quello sociale. I cittadini stanno aspettando che si concretizzino le soluzioni per il futuro e ora la palla è in mano alla politica. Si pensi alla questione delle autorizzazioni per le fonti rinnovabili».

Le ultime aste del GSE hanno visto assegnata meno della metà della potenza disponibile e, come ha calcolato FREE, di questo passo si raggiungeranno gli obiettivi europei del 2030 nel 2065: «Di questo passo se non si preme l’acceleratore sulle rinnovabili, fa notare FREE, non solo perderemo la battaglia del clima, ma anche un’occasione di sviluppo economico e sociale che non si ripresenterà più. Il combinato dello sviluppo delle rinnovabili imposto dall’emergenza climatica, dei fondi del PNRR che sono indirizzati al green e al digitale, sono un’occasione unica che non si riproporrà. E le rinnovabili saranno il cardine dell’innovazione di tutto ciò visto che assieme al loro sviluppo l’energia diventerà sempre più digitale».

De san toli ha concluso: «Appare chiaro quindi come oggi abbiamo in mano un’occasione unica per iniziare a cambiare paradigma economico/sociale se sapremo cogliere questa occasione, avremo un incremento dei posti di lavoro green unito a una serie di risparmi energetici per i cittadini. Due problematiche che sono di grande attualità oggi».

Nel corso del convegno “Viaggiare diminuendo la CO2. Un paradosso possibile”, a Ecomondo è stato presentato anche lo “Studio delle emissioni di gas serra e di biossido di azoto in atmosfera dal comparto dei trasporti con alimentazione a gasolio, a metano e a biometano liquefatto” realizzato dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA) per Consorzio Italiano Biogas (CIB) e IVECO e secondo il quale «Il biometano liquefatto (bioLNG) può avere un ruolo strategico importante nel processo di decarbonizzazione dei trasporti, in particolare quello pesante, e nell’abbattimento delle emissioni di gas serra aprendo la strada per il raggiungimento dei traguardi ambientali europei fissati al 2050».

Valerio Paolini, ricercatore del CNR-IIA, ha spiegato che «Lo studio valuta l’impatto ambientale di differenti combustibili impiegati nel settore dell’autotrazione, con particolare focus sul biometano di cui è stato analizzato il diverso mix di biomasse utilizzate per l’alimentazione del digestore anaerobico. Il bioGNL risulta particolarmente vantaggioso e il beneficio del suo impiego aumenta all’aumentare della percentuale di effluenti zootecnici. Il processo globale del biometano risulta sempre vantaggioso rispetto ai carburanti fossili, anche grazie alla elevata percentuale di energia rinnovabile nel mix energetico italiano. Dallo studio emerge inoltre come sia possibile ottenere addirittura emissioni negative qualora l’impegno effluenti zootecnici sia superiore al 60% del mix di biomasse e un recupero della CO2 dell’upgrading per uso alimentare».

Lo studio ha come contesto di riferimento il mercato italiano, tra i primi in Europa per numero di veicoli alimentati a metano e per  presenza di stazioni di rifornimento di CNG e LNG, analizza 11 scenari diversi, differenziati per materia prima per la produzione di biogas e per la presenza o meno di cattura della CO2 durante il processo di upgrading. I risultati  dimostrano che «Nel settore della mobilità, il bioLNG permette la  riduzione delle emissioni di gas serra fino al 121,6% rispetto all’impiego di gasolio e una diminuzione del 65% di biossido di azoto».

Secondo Lorenzo Maggioni, responsabile ricerca e sviluppo del CIB, «Lo sviluppo del biometano liquefatto rappresenta oggi l’unica alternativa all’utilizzo dei carburanti fossili immediatamente disponibile nel comparto del trasporto pesante di difficile elettrificazione. Le nostre aziende agricole sono pronte a contribuire alla transizione ecologica del settore della mobilità attraverso la produzione di un biometano prodotto a partire da sottoproduzioni agricole 100% made in Italy e sostenibili».

Per misurare le emissioni di CO2 e confrontare l’efficienza delle diverse soluzioni, il CNR ha adottato un approccio well-to-wheels (“dal pozzo alla ruota”) tracciando l’iter del biocarburante lungo tutta la filiera dalla produzione all’utilizzo  e Fabrizio Buffa, Italy market alternative propulsions manager di IVECO, ha commentato: «Il biometano è una risorsa tecnologicamente matura che costituisce un vantaggio ineguagliabile con le altre tecnologie sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista economico. Inoltre, non necessita di adeguamenti ai veicoli né investimenti nella rete di distribuzione. Per combattere la crisi climatica serve una risposta concreta e immediata. In questo contesto, il biometano rappresenta la soluzione del presente per il futuro del nostro pianeta».

Alessandro Bratti, Direttore Generale Ispra, ha concluso: «Il lavoro presentato oggi rappresenta un filone fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione. Non sarà possibile fare tutto con l’elettrico e la soluzione prospettata dallo studio è di grande interesse. Come spunto per arricchire il lavoro andrebbe approfondito anche il tema collegato alle emissioni fuggitive di metano e le questioni legate all’occupazione del suolo agricolo».