Report, l’eolico e i pipistrelli

GIRC: la transizione alle rinnovabili è fondamentale, ma non può prescindere da salvaguardia del territorio e mantenimento di un ambiente in salute e biodiverso

[13 Dicembre 2021]

Report il 6 dicembre ha presentato il servizio “ Il mistero del Barbastello realizzato da Giuliano Marrucci in collaborazione con Eleonora Zocca che lo presentano così: «Per rispettare gli accordi internazionali che prevedono la riduzione del 55% delle emissioni di Co2 entro il 2030 e il totale azzeramento entro il 2050, l’Italia dovrebbe costruire ogni anno nuovi impianti della potenza di 8000 MW. Ma siamo fermi a meno di un decimo. Il problema è che per le amministrazioni locali e per i diversi enti dello Stato la transizione ecologica non è una priorità, e ogni scusa è buona per ostacolare l’autorizzazione a un nuovo impianto. Anche la presenza del Barbastello, che è stato ritenuto un pipistrello raro. Anche se secondo i naturalisti non è raro, è solo timido».

Il servizio, pro-eolico ma anche con qualche critica ai grandi impianti in aree pesaggisticamente delicate, è scivolato  proprio sulla citazione a effetto del barbastello. Infatti, è intervenuto il Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri (GIRC) accusando: «Lo scorso 6 Dicembre è andato in onda un servizio di Report sull’eolico in cui viene minimizzata l’importanza degli sforzi conservazionistici mirati a proteggere la fauna selvatica, pipistrelli inclusi. Oltre a dare informazioni errate riguardo la biologia del barbastello (Barbastella barbastellus) e il suo stato conservazionistico, il servizio in questione sminuisce il ruolo dei Biologi della Conservazione e sembra ignorare l’importanza del rispetto delle norme a tutela della biodiversità».

Il GIRC ricorda alla redazione di Report e ai telespettatori che «La transizione alle fonti rinnovabili è sì obiettivo fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici, ma non può prescindere dalla salvaguardia del territorio e dal mantenimento di un ambiente in salute e biodiverso (obiettivi presenti nella nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità al 2030, ad opera del Ministero della Transizione Ecologica)».

Il comunicato conclude: «Il GIRC ha provveduto a contattare la redazione di Report, Rai3 e le altre parti in causa per prendere le distanze dal servizio in questione e per mettersi a disposizione per il futuro in caso siano necessarie le conoscenze di esperti in tema chirotteri. Ci auguriamo che arrivi al più presto un rettifica da parte della trasmissione e che in futuro venga fornita una panoramica più imparziale e bilanciata della realtà».