Record eolico in Italia: quasi il 20% dei consumi di elettricità, ma la burocrazia blocca le pale

Anev: «Su 40 progetti eolici presentati 40 hanno avuto parere negativo del Mibact»

[27 Febbraio 2020]

Sono giornate di forte vento e Francesco Ferrante, su Twitter commenta: «Ehi! 150 GWh (quasi 1 su 5 dei consumi totali) di #eolico ieri in Italia … non male eh?! …e pensa quanto si potrebbe fare senza assurdi ostacoli burocratici».

Nel Paese che “vanta” zero impianti eolici offshore, il vicepresidente di Kyoto club si riferisce agli ostacoli burocratici che incontra l’eolico un po’ in tutta italia e proprio oggi l’Associazione naszionale energia del vento (Anev) ha accolto positivamente la volontà del ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, di avviare un piano per la semplificazione amministrativa, con una corsia preferenziale riservata all’energia.

Secondo l’Anev, «L’ipotesi di introdurre una Commissione VIA speciale per le energie rinnovabili collima perfettamente con la richiesta fatta dall’Anev di sbloccare lo stallo in cui si trova la nuova Commissione VIA-VAS, ferma dalla fine di agosto. Le valutazioni ambientali dei progetti ad esse sottoposti e i relativi investimenti sono fermi da allora a causa dell’inoperatività del nuovo organo».

Il Presidente dell’Anev Simone Togni chiede anche che il ministero guidato dalla Dadone si occupi anche di quello che considera un altro tasto dolente dell’iter autorizzativo degli impianti eolici: il ruolo svolto dalle Soprintendenze nelle autorizzazioni. Togni ricorda che «Su 40 progetti eolici presentati 40 hanno avuto parere negativo del Mibact. Ciò vuol dire che 2,750 miliardi di euro di iniziative pronte per essere cantierate  non vanno avanti per ragioni legate a una tutela del paesaggio miope che nega ogni possibilità invece di dire come e dove gli impianti andrebbero realizzati. Questo avviene nonostante i nostri progetti rispettino i più elevati standard, come definito dalle associazioni ambientaliste. In questo modo il Green new deal che tanto viene sbandierato dal Governo è bloccato dalle Soprintendenze e questo è un problema che la politica deve risolvere».

Anev conclude: «Dunque, quello sulla semplificazione amministrativa che il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare entro aprile, è un provvedimento necessario, che il settore eolico e delle rinnovabili aspettavano da tempo, per superare gli ostacoli burocratici provenienti da più livelli amministrativi».