Pile e batterie per l’European Green Deal

Le batterie sostenibili per un'economia europea e mondiale circolare e climate neutral

[10 Dicembre 2020]

La domanda di pile e batterie è in rapido aumento e si prevede che entro il 2030 aumenti di 14 volte, trainata soprattutto dall’elettrificazione dei trasporti, il che rende questo mercato sempre più strategico a livello mondiale. Una crescita esponenziale globale della domanda farà aumentare esponenzialmente anche  la domanda di materie prime, di qui la necessità di ridurne al minimo l’impatto ambientale. Dal 2006  l’Unione europea disciplina le pile e i rifiuti di pile con la direttiva sulle pile (2006/66/CE), ma in 14 anni i cambiamenti in questo campo sono stati velocissimi e hanno riguardato condizioni socioeconomiche, tecnologia, mercati e utilizzo di questi prodotti, per questo, secondo la Commissione europea, occorre aggiornare il quadro legislativo.

E infatti la Commissione Ue ha presentato la prima delle iniziative annunciate nel nuovo piano d’azione per l’economia circolare e spiega che «Per realizzare gli obiettivi dell’European Green Deal e concretare l’ambizione “inquinamento zero” che vi è racchiusa è fondamentale poter contare su pile e batterie che siano più sostenibili in tutto il loro ciclo di vita. Oltre a promuovere la sostenibilità competitiva, sono necessarie per i trasporti verdi, l’energia pulita e il traguardo della carbon neutrality entro il 2050».

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione Ue responsabile per l’European Green Deal, ha sottolineato che «L’energia pulita è la chiave di volta del Green Deal europeo, ma la nostra crescente dipendenza dalle batterie, ad esempio nei trasporti, non deve andare a scapito dell’ambiente. Il nuovo regolamento contribuirà a ridurre l’impatto ambientale e sociale di tutti i tipi di pile e batterie nel loro intero ciclo di vita. La proposta odierna consente all’Ue di aumentarne l’uso e la produzione in modo sicuro, circolare e sano».

Una proposta che affronta le questioni sociali, economiche e ambientali legate a tutti i tipi di pile e batterie, a partire da fatto che «Le pile e batterie immesse sul mercato dell’Ue devono diventare sostenibili, altamente efficienti e sicure in tutto il loro ciclo di vita, vale a dire prodotte con il minor impatto ambientale possibile, utilizzando materiali ottenuti nel pieno rispetto dei diritti umani e delle norme sociali ed ecologiche; devono durare a lungo, offrire sicurezza e, una volta inservibili, poter essere destinate a una seconda vita, rigenerate o riciclate, reimmettendo materiali di valore nell’economia».

Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione Ue responsabile per le relazioni interistituzionali, ha commentato: Con il nuovo quadro normativo presentato oggi la Commissione guarda al futuro, garantendo che solo le pile e batterie più verdi, più efficienti e più sicure siano immesse sul mercato dell’Ue. Questo quadro ambizioso in materia di approvvigionamento trasparente ed etico di materie prime, impronta di carbonio delle pile e batterie e riciclaggio è un elemento essenziale per conseguire un’autonomia strategica aperta in questo settore critico e accelerare i lavori nell’ambito della European Battery Alliance».

La Commissione europea propone infatti requisiti obbligatori per tutte le pile e batterie portatili, industriali, per autoveicoli e veicoli elettrici immesse sul mercato dell’Ue: l’obbligo di usare materie ottenute in modo responsabile, le restrizioni all’uso di sostanze pericolose, il contenuto minimo di materiali riciclati, l’impronta di carbonio, l’efficienza, la durabilità e l’etichettatura, nonché il rispetto degli obiettivi di raccolta e riciclaggio sono vincoli essenziali per lo sviluppo di un’industria delle pile e batterie più sostenibile e competitiva in tutta Europa e nel mondo.

La Commissione è convinta che «La certezza del diritto contribuirà inoltre a sbloccare gli investimenti su vasta scala e a rafforzare la capacità di produzione di pile e batterie innovative e sostenibili in Europa e altrove per rispondere a un mercato in rapida crescita».

In una nota si legge che «Con le misure proposte dalla Commissione la climate neutrality entro il 2050 diviene una meta più vicina. Migliorando la fabbricazione e l’efficienza di questi prodotti si contribuirà in modo determinante all’elettrificazione del trasporto su strada, che a sua volta ridurrà nettamente le emissioni, accelererà la diffusione dei veicoli elettrici e favorirà l’aumento della quota di rinnovabili nel mix energetico dell’Ue».

Con questa proposta la Commissione europea punta anche a «Ridurre al minimo l’impatto ambientale delle pile e batterie stimolando l’economia circolare delle loro catene del valore e promuovendo un uso più efficiente delle risorse. Dal 1º luglio 2024 potranno essere immesse sul mercato solo le pile e batterie ricaricabili usate nell’industria e nei veicoli elettrici accompagnate da una dichiarazione dell’impronta di carbonio».

Per chiudere il cerchio e mantenere nell’economia europea il più a lungo possibile i materiali di valore impiegati nella loro produzione, la Commissione propone di introdurre «Nuovi requisiti e obiettivi sul contenuto dei materiali riciclati e sulla raccolta, il trattamento e il riciclaggio di pile e batterie alla fine del loro ciclo di vita. In tal modo le pile industriali e le batterie per autoveicoli e per veicoli elettrici non andranno perdute per l’economia dopo la loro vita utile. Per aumentare in misura significativa la raccolta e il riciclaggio delle pile portatili, l’attuale tasso di raccolta del 45% dovrebbe salire al 65% nel 2025 e al 70% nel 2030, in modo che i materiali delle pile che usiamo in casa non vadano persi per l’economia. Quelle di altro tipo — industriali, per autoveicoli o veicoli elettrici — devono essere raccolte al 100%. Tutte le pile e batterie raccolte devono essere riciclate ottenendo livelli elevati di recupero, in particolare di materiali preziosi quali cobalto, litio, nichel e piombo. Il regolamento proposto definisce un quadro che faciliterà il cambio di destinazione delle batterie dei veicoli elettrici per dar loro una seconda vita, ad esempio come sistemi fissi di stoccaggio dell’energia o come risorse energetiche integrate nelle reti elettriche. L’uso delle nuove tecnologie informatiche, in particolare il passaporto della pila e lo spazio di dati interconnessi, sarà d’importanza fondamentale non solo per la condivisione sicura dei dati ma anche per aumentare la trasparenza del mercato e la tracciabilità delle grandi pile nel loro intero ciclo di vita. I fabbricanti potranno così sviluppare più facilmente prodotti e servizi innovativi nel quadro della duplice transizione verde e digitale».

Con le nuove norme sulla sostenibilità delle pile e batterie, la Commissione europea intende anche «promuovere la transizione verde a livello mondiale e stabilire un piano per intraprendere ulteriori iniziative nell’ambito della propria politica in materia di prodotti sostenibili» e il Commissario Ue per il mercato interno, Thierry Breton, ha sottolineato che «L’Europa deve aumentare la sua capacità strategica in tecnologie nuove e abilitanti, come le pile e batterie, che sono essenziali per la nostra competitività industriale e per realizzare le nostre ambizioni verdi. Con gli investimenti e i giusti incentivi politici — compresa la proposta odierna di un nuovo quadro normativo — stiamo contribuendo a creare l’intera catena del valore delle pile batterie nell’Ue: dalle materie prime alle sostanze chimiche, passando dalla mobilità elettrica, fino al riciclaggio».

Virginijus Sinkevičius, Commissario Ue per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha concluso: «Con questa proposta UE innovativa sulle pile e batterie sostenibili stiamo dando il primo grande impulso all’economia circolare nell’ambito del nostro nuovo piano d’azione per l’economia circolare. Le pile e batterie sono di fondamentale importanza in settori cruciali dell’economia e della società, come la mobilità, l’energia e le comunicazioni, e questo pacchetto di strumenti legislativi orientati al futuro ne migliorerà la sostenibilità in ogni fase del loro ciclo di vita. Questi prodotti sono pieni di materiali preziosi e vogliamo garantire che nulla vada sprecato: la sostenibilità delle pile e batterie deve crescere di pari passo con il loro numero sul mercato dell’Ue».