Nuovo rapporto Irena: calo record dei prezzi dell’energia rinnovabile

Conferma che le rinnovabili sono la soluzione low cost per aumentare l'azione globale per il clima

[30 Maggio 2019]

Il nuovo rapporto “Renewable Power Generation Costs in 2018” pubblicato dall’International Renewable Energy Agency (Irena) dimostra che già oggi in molte parti del mondo le energie rinnovabili sono la fonte di energia elettrica più economica.

Con questo rapporto, in vista del summit climatico dell’Onu che si terrà a settembre a New York, Irena vuole contribuire alla discussione internazionale sulla necessità di aumentare il livello dell’azione per il clima in tutto il mondo e, sulla base di una revisione completa dei dati provenienti da progetti realizzati e previsti in tutto il mondo, sottolinea che «Con l’abbassamento dei prezzi, il vantaggio in termini di costi delle energie rinnovabili si estenderà ulteriormente, Questo rafforzerà il business case e solidificherà il ruolo delle rinnovabili come motore della trasformazione energetica globale».

Il direttore generale di Irena, l’italiano Francesco La Camera, sottolinea che «L’energia rinnovabile è la spina dorsale di qualsiasi sviluppo che voglia essere sostenibile. Dobbiamo fare tutto il possibile per accelerare le energie rinnovabili se vogliamo raggiungere gli obiettivi climatici dell’accordo di Parigi. Questo studio invia un chiaro segnale alla comunità internazionale: le energie rinnovabili forniscono ai Paesi una soluzione climatica a basso costo che consente di aumentare l’azione per il clima. Per sfruttare appieno le opportunità economiche delle fonti rinnovabili, Irena lavorerà a stretto contatto con i nostri membri e partner chiave per facilitare soluzioni sul campo e azioni concertate che si tradurranno in progetti di energia rinnovabile».
Da “Renewable Power Generation Costs in 2018” emerge che i costi per le tecnologie dell’energia rinnovabile sono diminuiti fino a raggiungere il record di calo nel 2018: «Il costo medio ponderato globale dell’energia elettrica a concentrazione solare (CSP) è diminuito del 26%, quello della bioenergia del 14%, il fotovoltaico solare e l’eolico onshore del 13%, l’idroelettrico del 12% e l’energia geotermica e l’eolico offshore dell’1%».

Secondo Irena, «Le riduzioni dei costi, in particolare per le tecnologie dell’energia solare ed eolica, sono destinate a continuare nel prossimo decennio« e il database globale di Irena  evidenzia che «Oltre i tre quarti dell’energia eolica e i quattro quinti dei progetti fotovoltaici che verranno commissionati l’anno prossimo produrranno energia a prezzi inferiori rispetto alle opzioni più economiche per carbone, petrolio o gas naturale. Fondamentalmente, sono pronti a farlo senza assistenza finanziaria».

Per quanto riguarda eolico e solare fotovoltaico on-shore, in aree con buone risorse e con  quadri normativi e istituzionali favorevoli,  sono già possibili prezzi tra i 3 e i 4 centesimi di dollari per kilowattora. Il rapporto fa gli esempi delle aste con valori ai minimi storici per il solare fotovoltaico in Cile, Messico, Perù, Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti che hanno visto un costo livellato dell’energia elettrica a partire da 3 centesimi di dollaro per chilowattora.

Irena conclude: «L’elettrificazione basata su fonti rinnovabili a costi competitivi è la spina dorsale della trasformazione energetica e una soluzione per la decarbonizzazione economica a basso costo a sostegno degli obiettivi climatici definiti nell’accordo di Parigi».