Negli Usa ad aprile le energie rinnovabili hanno battuto per la prima volta il carbone

Ma aumentano comunque le emissioni di CO2 a causa del boom delle centrali a gas

[1 Luglio 2019]

Secondo l’ultimo rapporto dell’Energy information agency Usa (Eia), <ad aprile negli Stati Uniti d’America è successo qualcosa di straordinario: per la prima volta l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili ha superato quella prodotta con il carbone. Mentre l’energia rinnovabile – comprese le energie idroelettrica, eolica, solare, geotermica e delle biomasse – costituiva il 23% della fornitura nazionale Usa, l’elettricità alimentata a carbone ha contribuito solo per il 20%.

Magan Geuss su Ars Technica spiega che «Ci sono ragioni stagionali per questo evento di aprile. La produzione di energia eolica tende ad essere più alta in primavera e in autunno, la produzione idroelettrica di solito raggiunge il picco mentre la neve invernale si scioglie e le giornate che si allungano significano che più lsa rete può essere alimentata con più energia solare. Inoltre, in primavera le persone consumano meno elettricità, poiché non è così freddo da richiedere molto riscaldamento e non è abbastanza caldo da richiedere di utilizzare un sacco i condizionatori d’aria. I gestori delle centrali elettriche a carbone, che si aspettano questa domanda bassa, usano spesso la primavera e l’autunno per mette off line le loro centrali elettriche per la manutenzione programmata regolarmente».

Ma la ragione di fondo per cui negli Usa le fonti rinnovabili hanno superato il carbone questa primavera e non nelle primavere precedenti, è che le centrali elettriche a carbone stanno chiedendo definitivamente a un ritmo senza precedenti, mentre l’utilizzo di energie rinnovabili continua a crescere.

Secondo l’Eia  nel 2018 sono stati aggiunti alla rete elettrica Usa 15 gigawatt di energia eolica e solare, aprendo la strada a una situazione in cui  «Le produzione record di eolico e quasi record da solare ha contribuito all’aumento generale della generazione di elettricità di elettricità in questa primavera».  Nell’aprile 2019, la produzione di energia eolica negli Stati Uniti ha fornito 30,2 milioni di megawattora (MWh) di elettricità, battendo ogni precedente record.

Detto questo, l’Eua prevede però che per quest’anno è improbabile che le energie rinnovabili supereranno di nuovo il carbone  e si aspetta che il carbone continui a fornire più elettricità delle rinnovabili nel corso del 2019 e 2020. Ma la quota del carbone continua a diminuire: nel 2018 ha fornito solo il 27,5% dell’elettricità Usa, un calo drastico, visto che fino al 2000 il carbone rappresentava il 52% della produzione di elettricità Usa.

Nonostante le politiche di Donald Trunmp a favore dei King Coal, la scomparsa del carbone ha molti vantaggi ambientali, tra cui la riduzione dell’inquinamento da particolato e ossidi di zolfo e una migliore salute per coloro che una volta vivevano vicino alle centrali a carbone. Ma c’è un paradosso: negli Usa la diminuzione delle centrali a carbone non è tradotta in riduzioni delle emissioni di anidride carbonica. Questo si spiega con il boom delle nuove centrali a gas che hanno più che compensato la chiusura delle centrali a carbone per quanto riguarda le emissioni di CO2.  Tanto che la Geuss conclude: «Se dovremo affrontare i cambiamenti climatici in modo rapido, il gas naturale a basso costo dovrà essere il prossimo obiettivo».