Rischi incidenti e terrorismo per gli stoccaggi di combustibile nucleare esaurito

Oltre la bomba. L’industria nucleare Usa non ha imparato la lezione di Fukushima

Oggi Obama al memoriale di Hiroshima, è il primo presidente Usa: «Raggiungere un mondo senza più l'atomica»

[27 Maggio 2016]

Per la prima volta nella storia, oggi un presidente Usa in carica – Barack Obama – ha reso omaggio alle vittime di Hiroshima, dove il 6 agosto 1945 un unico ordigno fece 140mila morti e lasciò una tragica eredità che ancora oggi continua. Già nel suo celebre discorso di Praga, pronunciato poco dopo essersi insediato alla Casa bianca, Obama manifestò pubblicamente il suo impegno per un mondo senza più armi nucleari, e ha ribadito oggi la necessità di lavorare per «raggiungere un mondo senza più l’atomica». «La mia visita a Hiroshima – ha dichiarato il presidente alla base militare di Iwakuni prima di recarsi con il premier giapponese Shinzo Abe al Parco della pace e al cenotafio in memoria delle vittime – è la prova che anche le fratture più dolorose possono essere ricomposte».

Un messaggio rafforzato nelle ore successive, quelle più dense di significato: «Dobbiamo fare il possibile per distruggere gli armamenti o bloccare i fanatici dall’impadronirsi di questi armamenti – ha dichiarato Obama – Ciò che è accaduto, l’immagine di un fungo nucleare, ci ricorda le contraddizioni umane. Nel giro di pochi anni sono morte 60 milioni di persone».

La strada però rimane ancora molto, troppo lunga. A partire dalla sicurezza di quel nucleare “civile” che ha provocato la sua ultima, grande strage con Fukushima; una strage dalla quale anche gli Usa dimostrano di aver imparato troppo poco. «L’incidente nucleare del 2011 di Fukushima Daiichi dovrebbe essere un campanello d’allarme per i gestori degli impianti nucleari e le autorità di regolamentazione sull’importanza critica della misurazione, gestione e ripristino del raffreddamento nelle piscine del combustibile esaurito durante gli incidenti gravi e gli attacchi terroristici». È quanto afferma un recente rapporto della National academies of sciences, engineering, and medicine degli Stati uniti.

Lo studio è stato sponsorizzato dalla Nuclear regulatory commission Usa (Usnrc). Le National academies of sciences, engineering, and medicine sono istituzioni private senza scopo di lucro che forniscono un’analisi oggettiva indipendente e consigli per risolvere problemi complessi e informare le decisioni della politica pubblica legati alla scienza, alla tecnologia e alla medicina. Le Academies vantano tra l’altro una solida tradizione: operano nell’ambito del Congressional charter to the National academy of sciences firmato nel 1863 dal presidente Abraham Lincoln.

Si tratta  del secondo e ultimo rapporto di uno studio dal Congresso statunitense su quali lezioni possono essere apprese dalla tragedia nucleare di Fukushima Daiichi. Il primo rapporto Phase 1 di questo studio è stato pubblicato nel luglio 2014. Il nuovo rapportoLessons Learned from the Fukushima Nuclear Accident for Improving Safety and Security of U.S. Nuclear Plants: Phase 2 (2016)” presenta risultati e fornisce raccomandazioni per migliorare la sicurezza delle  centrali nucleari Usa e per lo stoccaggio del combustibile esaurito, così come rivede le conclusioni di precedenti studi sulla sicurezza dello stoccaggio del combustibile nucleare esaurito.

Il Committee on lessons learned from the Fukushima nuclear accident for improving safety and security of U.S. nuclear plants che ha effettuato lo studio Phase 2 ha scoperto che gli impianti di stoccaggio del combustibile – come anche le piscine utilizzato per immagazzinare il combustibile esaurito sotto l’acqua e le cask utilizzate per il carburante a secco – presso l’impianto nucleare di Fukushima Daiichi hanno mantenuto le loro funzioni di contenimento durante e dopo il terremoto/tsunami dell’11 marzo 2011, ma che «tuttavia, una delle due porte che separano la piscina del combustibile esaurito dell’Unità 3 dal pozzo del reattore adiacente è stata danneggiata durante l’incidente. Inoltre, apparentemente l’acqua sembrava essere fuoriuscita intorno al gate seals  nella piscina del combustibile esaurito dell’Unità 4».

Questa perdita d’acqua è stata accidentale ma anche provvidenziale, perché ha rifornito la piscina dell’Unità 4 che aveva visto calare il suo livello di acqua a causa dell’evaporazione, che avrebbe probabilmente impedito all’acqua di scendere dove veniva conservato il combustibile esaurito. «Mantenere  il carburante nucleare ricoperto di acqua è ssenziale per il raffreddamento e la schermatura contro le radiazioni – dicono i ricercatori – Il carburante non ricoperto avrebbe notevolmente aumentato i livelli di radiazione al di sopra e intorno alla piscina, limitando l’accesso del personale alla piscina e alle zone limitrofe, e avrebbe potuto causare gravi danni al combustibile, aumentando il potenziale di grandi emissioni di materiale radioattivo nell’ambiente».

La commissione ha raccomandato che l’industria nucleare statunitense e l’Usnrc «migliorino la capacità degli operatori degli impianti di misurare in tempo reale le condizioni nelle piscine del combustibile esaurito e mantengano un adeguato raffreddamento del combustibile esaurito stoccato durante gli incidenti gravi e gli attacchi terroristici. Questi miglioramenti dovrebbero andare oltre l’attuale risposta post-Fukushima, per includere sistemi di sorveglianza fisici rafforzati e diffusi come macchine fotografiche, dosimetri per le radiazioni, monitoraggio della temperatura e del livello dell’acqua della piscina e,mezzi per trasportare l’acqua o innaffiare le piscine, anche quando l’accesso fisico  è limitato da un danno all’impianto o da alti livelli di radiazioni».

Il rapporto avverte che «eventi estremi esterni e incidenti gravi possono causare interruzioni diffuse e di lunga durata nelle infrastrutture di sicurezza, nei sistemi, e di personale presso gli impianti nucleari. Tali interruzioni possono creare opportunità per gli atti malevoli e aumentare la suscettibilità dei sistemi critici degli impianti a tali atti». Quindi, il Comitato raccomanda che «i gestori degli impianti nucleari e le autorità per la loro regolamentazione dovrebbero aggiornare e/o proteggere l’infrastruttura di sicurezza e i sistemi della centrale nucleare e sistemi di addestramento del personale di sicurezza, per far fronte ad eventi esterni estremi e ad incidenti gravi. Tali aggiornamenti dovrebbero includere fonti di alimentazione ridondanti e protette dedicate ai  sistemi di sicurezza degli impianti, che funzionino in modo indipendente se i sistemi di sicurezza vengono danneggiati, così come approcci diversi e flessibili per affrontare  la ricostituzione delle infrastrutture degli impianti di sicurezza, dei sistemi e del personale durante e dopo gli eventi esterni estremi e gli incidenti gravi».

Secondo il Comitato, l’Usnrc ha attuato la maggior parte delle raccomandazioni dei precedenti rapporti delle Academies sul combustibile esaurito e la sicurezza. Tuttavia, non sono ancora state ancora attuate due raccomandazioni: analizzare le vulnerabilità di piscine del combustibile esaurito di fronte agli specifici scenari di attacco terroristico descritti nel rapporto del 2004; effettuare un esame indipendente delle misure di sorveglianza e di sicurezza per la protezione del combustibile esaurito stoccato.  Il comitato evidenzia che «questo esame indipendente deve affrontare l’efficacia delle misure di sicurezza e sorveglianza dell’Usnrc per affrontare la minaccia. Si raccomanda anche che l’Usnrc e l’industria nucleare rafforzino le loro capacità di identificare, valutare e gestire i rischi derivanti da attacchi terroristici e che sponsorizzino una valutazione della sicurezza dei depositi del combustibile della portata e profondità dei rischi per la sicurezza sufficiente per determinare i vantaggi di questa metodologia per migliorare la sicurezza negli impianti nucleari degli Stati Uniti».

Il Comitato conclude raccomandando che «l’Usnrc effettui una valutazione del rischio dello stoccaggio del combustibile esaurito che affronti sia i  rischi di incidenti che di sabotaggio sia per lo stoccaggio in piscina che in dry cask». Lo staff dell’Usnrc ha immediatamente informato il Comitato, che sta già pensando a come migliorare ed estendere le sue metodologie di valutazione del rischio per includere i rischi di sabotaggio. Ma è chiaro che il rapporto ha messo in evidenza tutte le fragilità del nucleare statunitense e che non è servita nemmeno la tragedia nucleare di Fukushima Daiiki per cominciare ad affrontarle seriamente.