L’idrogeno verde può diventare una soluzione climatica competitiva in termini di costi

Rapporto Irena: idrogeno e idrogeno rinnovabile al minor costo possibile entro un decennio

[18 Dicembre 2020]

Secondo il nuovo rapporto “Green Hydrogen Cost Reduction: Scaling up Electrolysers to Meet the 1.5⁰C Climate Goal” pubblicato dall’International renewable energy agency (Irena), «L’idrogeno prodotto con elettricità rinnovabile potrebbe competere sui costi con le alternative ai combustibili fossili entro il 2030». A renderlo possibile sono una combinazione di riduzione dei costi per l’energia solare ed eolica, le prestazioni migliorate ed economie di scala per gli elettrolizzatori.

Il rapporto i Irena esamina i driver per l’innovazione e presenta strategie che i governi possono utilizzare per ridurre il costo degli elettrolizzatori del 40% a breve termine e fino all’80% nel lungo termine.

Irena è convinta che l’idrogeno verde potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nelle strategie di decarbonizzazione, in particolare  dove l’elettrificazione diretta è impegnativa, in settori nei quali è più difficili abbattere le emissioni, come la siderurgia, l’industria chimica e i trasporti a lungo raggio, la navigazione e l’aviazione. »Tuttavia – avverde il rapporto – le normative, la struttura del mercato e i costi della produzione di energia e elettrolizzatori rappresentano ancora un ostacolo importante all’assorbimento dell’idrogeno verde».

Per il direttore di Irena Francesco La Camera, «L’idrogeno rinnovabile può essere un punto di svolta negli sforzi globali per decarbonizzare le nostre economie. E’ necessario livellare il campo di gioco per colmare il divario di costo tra i combustibili fossili e l’idrogeno verde. L’idrogeno verde competitivo in termini di costi può aiutarci a costruire un sistema energetico resiliente che prosperi sulle moderne tecnologie e abbracci soluzioni innovative adatte al XXI secolo».

Recentemente Irena ha anche pubblicato il rapporto “Green hydrogen: A guide to policy making” che delinea quali sono i principali ostacoli che inibiscono la produzione dell’idrogeno verde e le politiche necessarie per affrontarle e che fornisce approfondimenti su come avviare l’industria dell’idrogeno verde come fattore chiave della transizione energetica a livello nazionale o regionale.

Attualmente, l’idrogeno verde è 2 – 3 volte più costoso dell’idrogeno blu, prodotto da combustibili fossili in combinazione con la discussa carbon capture and storage (CCS).  Il rapporto ricorda che «Il costo di produzione dell’idrogeno verde è determinato dal prezzo dell’elettricità rinnovabile, dal costo di investimento dell’elettrolizzatore e dalle sue ore di funzionamento».

In molte aree del mondo le energie rinnovabili sono già diventate la fonte di energia più economica, con aste che hanno raggiunto prezzi record al di sotto dei 20 dollari per megawattora (MWh) e Irena evidenzia che «Sebbene l’elettricità a basso costo sia una condizione necessaria per un idrogeno verde competitivo, anche i costi di investimento per gli impianti di elettrolisi devono diminuire in modo significativo».

Il nuovo studio identifica le strategie e le politiche chiave per ridurre i costi per gli elettrolizzatori attraverso l’innovazione e il miglioramento delle prestazioni con l’obiettivo di portare gli elettrolizzatori dai livelli odierni di megawatt a quelli multi-gigawatt (GW). «La standardizzazione e la produzione in serie degli stack degli elettrolizzatori, l’efficienza operativa e l’ottimizzazione dell’approvvigionamento dei materiali e delle catene di approvvigionamento saranno altrettanto importanti per ridurre i costi – dicono a Irena – Per questo, la capacità di produzione odierna inferiore a 1 GW dovrebbe crescere in modo massiccio oltre i 100 GW nei prossimi 10-15 anni».

Il rapporto conclude: «Nella migliore delle ipotesi, l’utilizzo di elettricità rinnovabile a basso costo a 20 dolari/MWh in grandi impianti di elettrolisi competitivi in ​​termini di costi potrebbe produrre idrogeno verde a un costo competitivo già oggi con l’idrogeno blu. Se nel prossimo decennio si verificherà un rapido aumento di scala e l’implementazione aggressiva di elettrolizzatori, l’idrogeno verde potrebbe quindi iniziare a competere per i costi in molti Paesi con l’idrogeno blu entro il 2030, rendendolo più economico di altre alternative low-carbon prima del 2040».