La transizione ai veicoli elettrici andrà a vantaggio della maggior parte degli automobilisti statunitensi

Ma gli americani con il reddito più basso potrebbero rimanere indietro: servono politiche mirate per promuovere la giustizia energetica

[12 Gennaio 2023]

Secondo o studio “Mapping Electric Vehicle Impacts: Greenhouse Gas Emissions, Fuel Costs, and Energy Justice in the United States”, pubblicato su Environmental Research Letters da Jesse Vega-Perkins, Joshua Newell e Gregory Keoleian del Center for Sustainable Systems, School for Environment and Sustainability dell’università del Michigan, «Se passassero ai veicoli elettrici, più del 90% delle famiglie proprietarie di veicoli negli Stati Uniti si vedrebbe una riduzione della percentuale di reddito speso per l’energia dei trasporti, la benzina o l’elettricità che alimentano le loro auto, SUV e pickup» e  «Oltre il 90% delle famiglie che sostituiranno i veicoli alimentati a benzina con veicoli elettrici ridurrebbe anche la quantità di gas serra che generano e che riscaldano il clima».

Ma lo stesso studio fa notare che «Tuttavia, più della metà delle famiglie statunitensi a reddito più basso (circa 8,3 milioni di famiglie) continuerebbe a subire elevati oneri energetici per i trasporti», cioè spenderebbero più del 4% del loro reddito familiare per riempire il serbatoio o ricaricare l’auto.

Newell evidenzia che «I nostri risultati confermano il potenziale di benefici diffusi con l’adozione di veicoli elettrici. Tuttavia, la proprietà di veicoli elettrici negli Stati Uniti è stata finora dominata da famiglie con redditi e livelli di istruzione più elevati, lasciando indietro le popolazioni più vulnerabili. Sono necessari interventi politici per aumentare l’accessibilità ai veicoli elettrici in modo che tutti gli americani possano beneficiare della transizione dei veicoli elettrici».

Il nuovo studio è il primo studio a prendere in considerazione la variazione territoriale dei costi energetici dei veicoli elettrici e delle emissioni di gas serra in tutti gli Usa ed è anche il primo studio a esaminare i costi energetici dei veicoli elettrici visi attraverso la lente della giustizia redistributiva – che riguarda l’equa distribuzione dei benefici e degli oneri –  calcolando il carico energetico dei veicoli elettrici (percentuale del reddito speso per la ricarica dei veicoli elettrici) per tutti gli Stati Uniti.  Lo studio ha utilizzato un modello geospaziale per valutare tre fattori associati alla transizione dei veicoli elettrici: il carico energetico del trasporto, i costi del carburante (ovvero il costo della benzina o dell’elettricità necessaria per caricare un veicolo elettrico) e le emissioni di gas serra. L’analisi non include il costo di acquisto del veicolo. Il costo totale di proprietà dei veicoli elettrici è al centro di uno studio in corso del Center for Sustainable Systems.

I ricercatori hanno calcolato il carico energetico del trasporto e le emissioni di gas serra nel corso della vita dei nuovi veicoli elettrici a batteria e a combustione interna a livello di area di censimento. Quindi hanno confrontato i carichi energetici dei nuovi veicoli con i carichi energetici dell’attuale stock di veicoli su strada. Infine, hanno confrontato la variazione geografica e l’entità degli oneri energetici e delle emissioni di gas serra per i veicoli elettrici e a combustione interna negli Stati Uniti

I trasporti rappresentano la maggior parte dei gas serra emessi negli Usa, con le emissioni dirette da veicoli passeggeri e autocarri leggeri che rappresentano circa il 16% delle emissioni statunitensi. L’elettrificazione è vista come il percorso principale per ridurre queste  emissioni.

Attualmente, negli Usa i veicoli elettrici rappresentano circa l’1% delle auto, SUV e , secondo lo studio, «Se tutti i veicoli fossero sostituiti con nuovi veicoli elettrici, il carico energetico dei trasporti e le emissioni di gas serra associate varierebbero ampiamente da luogo a luogo. Le riduzioni sia del carico energetico dei trasporti che delle emissioni di gas serra sarebbero particolarmente pronunciate sulla costa occidentale e in alcune parti del nord-est, in gran parte grazie a reti energetiche più pulite e prezzi dell’elettricità più bassi».

In alcune località, le famiglie potrebbero ridurre i loro costi energetici annuali per i trasporti di 600 dollari o più e, acquistando un nuovo veicolo elettrico, ridurre la loro impronta di carbonio annuale di oltre 4,1 tonnellate di CO2 equivalente.

Ma Newell  conferma che «Le famiglie a basso reddito in altre parti del Paese non se la passerebbero altrettanto bene. Gli oneri energetici per ii trsporti dei veicoli elettrici molto elevati, compresi tra il 10% e il 64%, persisterebbero per le famiglie a reddito più basso e si concentrerebbero nel Midwest e nei due Stati con i prezzi dell’elettricità più alti: Hawaii e Alaska. Scegliendo un veicolo elettrico, l’8% delle famiglie statunitensi (circa 9,6 milioni di famiglie) vedrebbe un basso risparmio sia nel carico energetico dei trasporti che nelle emissioni di gas serra». Le famiglie “Both low” sono sparse in tutto il Paese e in circa la metà negli Stati del Midwest, incluso il Michigan».

I fattori che contribuiscono a questi bassi risparmi con i veicoli elettrici includono le fredde temperature invernali che incidono sulle prestazioni della batteria, le reti elettriche che dipendono in gran parte dai combustibili fossili o i prezzi dell’elettricità più alti rispetto ai prezzi della benzina. Secondo lo studio, «Le famiglie a reddito più basso continuerebbero a subire gli oneri energetici più elevati dei trasporti. Essenzialmente tutte le famiglie con redditi inferiori al 30% della media locale sperimenterebbero oneri energetici moderati o elevati per i veicoli elettrici».

Vega-Perkins sottolinea che «Abbiamo identificato disparità che richiederanno politiche mirate per promuovere la giustizia energetica nelle comunità a basso reddito, compreso il finanziamento delle infrastrutture di ricarica, nonché strategie per ridurre i costi dell’elettricità e aumentare la disponibilità di modalità di trasporti low-carbon come il trasporto pubblico, la bicicletta e il car sharing».

Keoleian , direttore del Center for Sustainable Systems, conclude: «La nostra analisi indica che la futura decarbonizzazione della rete, i prezzi attuali e futuri del carburante e l’accessibilità alla ricarica avranno un impatto sulla misura in cui saranno realizzati i benefici dei veicoli elettrici, inclusa la riduzione degli oneri energetici dei trasporti per le famiglie a basso reddito».