I Comitati piombinesi e la Lega solidali col Sindaco

La manifestazione contro i rigassificatori e le contestazioni al sindaco di Piombino

Bruschi: perché meravigliarsi? Il sindaco è contro il rigassificatore a Piombino ma favorevole “altrove”

[13 Marzo 2023]

Sabato a Piombino si è tenuta una vivace e partecipata manifestazione contro le politiche fossili del governo e i rigassificatori che verranno piazzati sia a Piombino  (dove dovrebbe arrivare anche il gasdotto Algeria – Sardegna – Italia) che a Ravenna, mentre altre località italiane sono candidate a far parte di quell’hub del gas che la primo ministro Giorgia Meloni ha pubblicizzato sia durante le sue recenti visite in Libia e Algeria che nell’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.  Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, esponente di Fratelli d’Italia, ha voluto parlare dal palco di fronte a una manifestazione che contestava in gran parte le politiche fossili del suo partito ed è stato a sua volta contestato.

La cosa non è piaciuta ai comitati no-rigassificatore piombinesi Gruppo Gazebo 8 giugno, Comitato La Piazza, Comitato Liberi insieme che in una nota congiunta scrivono: «Vorremmo dire a quei signori che hanno dimostrato di non sapere che da quasi un anno la città e il Comune, e quindi il nostro Sindaco, lottano insieme contro un impianto mostruoso. Il Sindaco di Piombino il nostro territorio lo ha difeso, lo difende e lo difenderà non in un paio di ore di manifestazione, ma in mesi e mesi di lavoro incessante. La contestazione dunque era inappropriata. Niente di grave, per carità, quando si va in piazza si ricevono applausi come contestazioni. E infatti i cittadini piombinesi lo hanno molto applaudito, perché loro si che conoscono tutta la storia. Peccato, ma non per il fatto in sé, che ha poca importanza, bensì perché questo fattarello ha impedito ai Piombinesi di essere aggiornati dalla viva voce del Sindaco in merito al ricorso, del quale a questi tipi non interessava niente, ma a noi tanto. Ci saranno altre occasioni».

In soccorso del sindaco piombinese (e del presidente della Regione), arriva anche Il consigliere regionale della Lega Marco Landi. «Le farneticazioni e i messaggi offensivi nei confronti di Giorgia Meloni rappresentano una forma di espressione del dissenso inaccettabile, totalmente estranea alla cultura, alle tradizioni e al civismo di Piombino e di tutta la Toscana. Manifestare la propria contrarietà a un qualsiasi provvedimento rientra nelle libertà intangibili, farrlo offendendo, minacciando e delirando messaggi no. Per di più produce il paradossale risultato di danneggiare le ragioni di chi scende in piazza pacificamente per difendere le proprie idee e convinzioni. Al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della Giunta regionale Toscana Eugenio Giani la mia solidarietà».

Di diverso parere Adriano Bruschi di Legambiente (che era presente alla manifestazione con delegazioni nazionali, toscane e dei circoli locali) che ricorda a chi si scandalizza per le contestazioni che «I contenuti della manifestazione piombinese erano chiari: “Per la giustizia climatica, Liberiamoci dal fossile e dalle opere inutili. NO rigassificatori, NO trivelle, NO gasdotti”. Queste parole d’ordine hanno fatto venire a Piombino per partecipare alla manifestazione delegazioni di forze organizzate da tutte le parti d’Italia. E’ abbastanza strano che il sindaco piombinese, noto per le sue posizioni contrarie al rigassificatore a Piombino ma a favore dei rigassificatori e alle trivelle “altrove” abbia partecipato ad una iniziativa indetta con quelle parole d’ordine e con un corteo composto dalle varie realtà di “altrove”. Se poi alcuni manifestanti, anche provenienti da “altrove” (dove il sindaco vorrebbe mettere i rigassificatori), hanno visto questa contraddizione e lo hanno contestato, beh questo ci sta, è nell’ordine normale delle cose, perché meravigliarsi? Anzi mi sembra giusto».