La centrale nucleare di Zaporizhzhya riconnessa a una linea elettrica

Ma la situazione della più grande centrale nucleare d'Europa resta estremamente pericolosa

[4 Luglio 2023]

La centrale nucleare di Zaporizhzhya (ZNPP), nel territorio ucraino annesso dalla Russia, «E’ stata ricollegata alla sua unica linea elettrica di riserva disponibile quattro mesi dopo la sua perdita, ma la situazione energetica del sito rimane estremamente fragile durante il conflitto militare in corso e non è sostenibile».

A dirlo è stato il direttore generale dell’International atomic energy agency (Iaea),  Rafael Mariano Grossi  che ha aggiunto: «l collegamento della ZNPP all’unica linea elettrica rimanente da 330 kilovolt (kV) – su 6 di queste linee di riserva esistenti prima del conflitto – è stato interrotto il 1° marzo a causa dei danni subiti dall’altra parte del fiume Dnipro e ripristinato la sera del 1 luglio».

L’Iaea spiega che «I lavori per riallacciare l’elettrodotto erano stati ostacolati dalla difficile situazione della sicurezza nella regione meridionale. La riconnessione della linea da 330 kV è significativa poiché la ZNPP negli ultimi mesi ha fatto affidamento su un’unica linea principale da 750 kV per l’elettricità esterna di cui ha bisogno per il raffreddamento del reattore e altre funzioni essenziali di sicurezza nucleare. Aveva 4 linee da 750 kV prima dell’inizio del conflitto nel febbraio 2022. La linea da 330 kV è ora sotto tensione ed è mantenuta come riserva e pronta a fornire energia allo ZNPP se la linea da 750 kV diventa non disponibile o danneggiata. Durante il conflitto, la ZNPP ha finora perso 7 volte tutta l’energia esterna al sito, costringendola a ricorrere temporaneamente ai generatori diesel di emergenza del sito per l’elettricità».

Grossi ha concluso: «Sebbene la riconnessione della linea elettrica di riserva sia positiva, la situazione dell’energia esterna della centrale rimane altamente vulnerabile, sottolineando la precaria situazione di sicurezza e protezione nucleare nel sito».

Il 30 giugno Grossi aveva smentito le accuse fatte dall’Ucraina alla Russia: «Gli esperti dell’Iaea finora non hanno trovato indicazioni visibili di mine o altri esplosivi attualmente collocati nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya (ZNPP), ma hanno ancora bisogno di un ulteriore accesso per effettuare ulteriori controlli di questo tipo sul sito, ha affermato il direttore generale».

Il team di esperti  dell’Iaea aveva potuto oggi ispezionare parti del sistema di raffreddamento dell’impianto, comprese alcune sezioni del perimetro del grande bacino di raffreddamento e la saracinesca di isolamento del canale di scarico della vicina Zaporizhzhya Thermal Power Plant (ZTPP) e ha verificato che «Sia questo canale che la piscina di raffreddamento contengono riserve d’acqua che rimangono disponibili per l’uso da parte dello ZNPP nonostante la distruzione della diga di Kakhovka a valle più di tre settimane fa».

L’Ucraina aveva accusato la Russia di aver minato queste aree per causare un disastro nucleare in caso di sfondamento cdel fronte da parte ucraina, mentre i russi accusano l’Ucraina di aver messo un’atto una provocazione per preparare un disastro nucleare del quale incolpare i soldati di Mosca,

Gli esperti dell’Iea hanno anche condotto visite regolari nelle 6 unità del reattore e in altre aree intorno al sito. È comunque previsto l’accesso ad ulteriori aree, comprese parti delle sale turbine e alcune parti dell’impianto di raffreddamento.

Ma, di fronte a una guerra dove è sempre più difficile distinguere la propaganda dalla realtà, l’aea non sottovaluta i rapporti secondo i quali mine e altri esplosivi sono stati collocati all’interno e intorno alla ZNPP, comprese le mine vicino al bacino di raffreddamento. Grossi aveva sottolineato: «Prendiamo molto sul serio tutti questi rapporti e ho incaricato i nostri esperti del sito di esaminare la questione e richiedere l’accesso di cui hanno bisogno per svolgere il loro lavoro. Fino ad ora non hanno osservato mine o altri esplosivi. Sarà ancora necessario un ulteriore accesso».

Ma anche durante la sua ultima visita del 15 giugno a  Zaporizhzhya – la terza in meno di 10 mesi – Grossi ha detto che «Non sono state osservate mine nel sito. Tuttavia, l’Iaea era a conoscenza di un precedente posizionamento di mine al di fuori del perimetro dell’impianto, di cui l’Agenzia ha riferito in precedenza, e anche in particolari punti all’interno».

L’Iaea ricorda che «I cinque principi fondamentali per la protezione della più grande centrale nucleare d’Europa (NPP) che il Direttore Generale Grossi ha stabilito il 30 maggio al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affermano che non vi deve essere alcun attacco da o contro la centrale e che essa non deve essere utilizzata come deposito o base per armi pesanti: lanciarazzi multipli, sistemi di artiglieria e munizioni e carri armati».