75.000 GWh/anno in meno, il 60% dell’obiettivo fissato dal Paee per il 2016

Italia virtuosa nell’efficienza energetica

[6 Febbraio 2014]

L’Agenzia Nazionale per le Nuove tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (Enea) ha presentato oggi insieme a Confindustria il terzo “Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica” sui risparmi energetici dopo l’applicazione del Piano di azione nazionale per l’efficienza energetica (Paee) e della Strategia energetica Nazionale (Sen) e che passa in rassegna le misure di miglioramento dell’efficienza energetica.

L’Enea svolge questo compito dal 2008, quando gli è stata assegnata la funzione di Agenzia azionale per l’efficienza energetica «Per fornire uno strumento di  monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali» ed il gruppo di lavoro di oltre 80 esperti che ha coordinato ha concluso che «L’applicazione delle misure previste dal Paee ha consentito nel 2012 un risparmio energetico complessivo di circa 75.000 GWh/anno, 30% in più rispetto al 2011, raggiungendo il 60% dell’obiettivo fissato dal Paee per il 2016.  Isettori che hanno maggiormente contribuito a questo risultato, soprattutto  negli ultimi anni,  sono l’industria e il residenziale. Questi due settori insieme rappresentano l’80% del risparmio totale conseguito. L’industria ha raggiunto questi ottimi risultati grazie all’adozione di tecnologie più innovative riguardanti l’impiantistica di supporto ed i processi produttivi, la cogenerazione ad alto rendimento, i motori elettrici ad alta efficienza e il recupero di calore dai processi produttivi e l’efficientamento energetico».

Per quanto riguarda il residenziale, in questo settore è stato raggiunto il 75% degli obiettivi del Paee, «Grazie alla proroga delle detrazioni fiscali del 55% – sottolinea il rapporto Enea –  che hanno dato luogo soprattutto ad  interventi di recupero e riqualificazione degli edifici, che hanno riguardato oltre il 65% degli investimenti, per un risparmio di circa 9.000 GWh/anno. L’Enea, che è l’organismo deputato a ricevere le richieste di detrazione fiscale (ex 55%, ora 65%), dal 2007 al 2012 ha ricevuto complessivamente 1.500.000 pratiche».

L’edilizia è in crisi ma grazie alle nuove tecnologie per l’efficienza energetica, quali caldaie a condensazione, ed ai nuovi materiali ad alte prestazioni, come quelli per l’involucro edilizio, ha anche subito una radicale trasformazione e il rapporto sottolinea che «Questo settore sta diventando per il nostro Paese un  volano per l’economia e per l’occupazione, con la creazione di nuove professionalità opportunamente formate e dei “green jobs”».

Anche nei trasporti, nonostante lo scarso rinnovo del parco automobilistico dovuto alla crisi economica, il  miglioramento delle tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica, ha portato ad un risparmio complessivo con circa  6.500 GWh/anno,.

Invece il terziario a non mostra progressi di rilievo, ma secondo l’Enea «Potrebbe migliorare grazie alle disposizioni contenute nel Decreto Certificati Bianchi  e al nuovo Conto Termico».

Poi c’è la Pubblica Amministrazione, dove l’efficienza energetica costituisce un impegno rilevante per razionalizzare i consumi e ridurre gli sprechi, qui tra i settori d’intervento che offrono maggiori potenzialità ci sono  l’illuminazione pubblica e l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio storico.

Il Commissario dell’Enea, Giovanni Lelli, ha concluso: «Il contributo dell’edilizia al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni posti dall’Unione Europea sarà sempre più determinante, e il nostro Paese deve puntare sull’efficientamento energetico dando continuità a politiche di incentivazione delle ristrutturazioni edilizie, di nuove costruzioni energeticamente più performanti e per la pianificazione energetica delle città.  L’Enea, come coordinatore nazionale del Patto dei Sindaci, è impegnata ad aiutare i Comuni italiani a migliorare l’efficienza energetica, soprattutto nel settore dell’illuminazione pubblica,  fonte di grande dispendio energetico, dalla quale è attesa una riduzione dei consumi stimata intorno al 30%. Nell’ambito della programmazione del territorio e nel percorso verso le smart cities giocano un ruolo centrale lo sviluppo di reti energetiche locali, elettriche e termiche, come il teleriscaldamento, combinate con sistemi Ict. Con queste innovazioni tecnologiche, che rappresentano il fiore all’occhiello dell’industria italiana, si potranno raggiungere significativi vantaggi energetici e gestionali, e anche di sicurezza, ottenendo allo stesso tempo un vantaggio competitivo sui mercati internazionali. Una maggiore razionalizzazione dei consumi e la riduzione degli sprechi, a partire dalla Pubblica Amministrazione, offrono enormi potenzialità di risparmio».