In alcune aree il tempo di ammortamento dei progetti rinnovabili potrebbe scendere a meno di un anno

Aumentano gli investimenti di capitale: 494 miliardi di dollari nel 2022, più di gas e petrolio

[19 Ottobre 2022]

Secondo una ricerca Rystad Energy, «I prezzi spot elevati dell’elettricità, in particolare in Europa, stanno cambiando la narrativa degli investimenti nell’energia eolica e solare, poiché potenziali periodi di ammortamento inferiori a un anno potrebbero avviare una corsa allo sviluppo di risorse rinnovabili basate esclusivamente sull’economia del progetto. Anche gli investimenti di capitale nelle energie rinnovabili sono aumentati in modo significativo e dovrebbero raggiungere i 494 miliardi nel 2022, superando il petrolio e il gas fermi a 446 miliardi all’anno».E’ la prima volta che gli investimenti nelle energie rinnovabili saranno superiori a quelli per petrolio e gas.

A Rystad Energy  evidenziano che «Finora, i ritorni sui progetti di energia rinnovabile (solare fotovoltaico ed eolico) non sono stati spettacolari, basandosi principalmente sui sussidi per portare avanti i progetti. Le pressioni sui costi dovute ai recenti problemi delle materie prime e della catena di approvvigionamento avrebbero dovuto peggiorare le cose poiché hanno annullato anni di rapidi miglioramenti dei costi unitari nel settore». Ma l’analisi di Rystad Energy dimostra che «Gli attuali prezzi spot in Germania, Francia, Italia e Regno Unito porterebbero tutti a ritorni dell’investimento di 12 mesi o meno».

Michael Sarich, vicepresidente senior di Rystad Energy, conferma: «Mentre i Paesi si affrettano a procurarsi energia sicura e conveniente, quest’anno gli investimenti di capitale nelle energie rinnovabili supereranno per la prima volta il petrolio e il gas. E’ probabile che in futuro gli investimenti nelle energie rinnovabili aumenteranno ulteriormente, poiché in alcuni casi i tempi di ammortamento dei progetti rinnovabili si riducono a meno di un anno».

Per comprendere l’impatto dell’aumento dei prezzi sull’economia del progetto, Rystad Energy  fa l’esempio  di un generico asset solare fotovoltaico da 250 megawatt (MW) in Germania: «Ipotizzando un prezzo dell’elettricità a lungo termine di € 50/MWh ($ 49/MWh), il post tax return  atteso è di circa il 6% con un periodo di ammortamento di 11 anni. Sono stati quindi ipotizzati prezzi più elevati nell’anno di avvio, scendendo uniformemente negli anni 2 e 3 fino a tornare all’ipotesi di lungo termine». Attraverso un grafico la ricerca dimostra che «Un prezzo di 350 €/MWh o superiore comporta un periodo di ammortamento di un solo anno, mentre un prezzo di circa 180 € – la soglia di prezzo proposta dalla Commissione europea – dimezza il rimborso a 5 – 6 anni. I dati mostrati si riferiscono alla Germania, tuttavia 350 €/MWh si tradurranno in un rimborso entro 12 mesi anche in Francia, Italia e Regno Unito»..

Considerando che i prezzi spot mensili medi di agosto in Germania, Francia, Italia e Regno Unito sono stati  ben superiori a € 400/MWh, «L’economia per le rinnovabili su scala industriale sembra essere convincente. I costi operativi relativamente bassi delle energie rinnovabili rafforzano la nostra  tesi poiché i rendimenti rimarrebbero solidi anche se i prezzi dell’energia a lungo termine dovessero diminuire in modo significativo . fanno notare a Rystad Energy  –  Storicamente, i progetti hanno richiesto la certezza dei flussi di cassa per garantire i finanziamenti, spesso tramite tariffe feed in e/o accordi di acquisto di energia (PPA). Sebbene questi meccanismi proteggano un progetto dal rischio di prezzo al ribasso, significano un’esposizione limitata o nulla a prezzi di mercato spot elevati. In effetti, la maggior parte dei progetti solari ed eolici europei non beneficiano degli attuali prezzi elevati per questo motivo».

La ricerca conclude: «Tuttavia, mentre possono volerci anche anni per superare gli ostacoli normativi e di altro tipo prima che la costruzione di un progetto sulle energie rinnovabili possa iniziare, se si ritiene che i prezzi elevati siano qui per restare, sviluppatori e finanziatori dovrebbero cercare di far funzionare i progetti il ​​più rapidamente possibile e con la massima esposizione ai prezzi all’ingrosso, poiché una volta recuperati i costi iniziali, i rendimenti saranno molto interessanti anche se i prezzi scenderanno vicino ai livelli storici. Inoltre, le nostre ricerca e analisi dimostrano che per la prima volta viene pompato più capitale nelle energie rinnovabili rispetto a petrolio e gas a monte (compresi brownfield e greenfield ma esclusa l’esplorazione). Se i prezzi elevati sono davvero destinati a rimanere e gli sviluppatori portano rapidamente nuova capacità in linea, l’economia convincente potrebbe persino accelerare la crescita del settore delle rinnovabili in Europa».