Il termosifone spaziale dell’università di Pisa va in orbita nel 2015

[30 Gennaio 2014]

L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha seleziona il progetto di un team di ragazzi dell’Università di Pisa  che costruirà una sorta di termosifone spaziale che, nel marzo 2015, sarà lanciato in orbita da un razzo sonda che partirà da Kiruna, in Svezia. L’obiettivo è quello di testare il termosifone spaziale in condizioni di assenza di gravità.

Infatti, gli studenti e docenti di ingegneria dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Università di Bergamo, compongono il team del Pulsating Heat Pipe Only for Space (Phos Project), selezionato dall’Esa per partecipare  al programma Rocket and Balloon Experiments for University Students Rexus/Besxus, che ha l’obiettivo di ostruire entro dicembre un tipo innovativo di “Heat Pipe”, un tubo di calore in grado di funzionare solo a gravità ridotta. Il dispositivo che verrà testato raggiungerà i 100 km di altezza per poi rientrare a terra.

I team selezionati dall’Esa si ritroveranno a Kiruna a  marzo per la “Preliminary Design Review, dove gli esperti di tutte le organizzazioni partecipanti valuteranno il “disegno preliminare”. Il team dell’Università di Pisa è l’unico italiano a essere stato selezionato nella categoria “Rocket” dall’Esa, ramo Educational, che ogni anno offre la possibilità, agli studenti di tutte le nazioni appartenenti alla comunità europea, di partecipare al programma Rexus/Bexus.

Con il Phos Project gli studenti pisani avranno la possibilità di partecipare alle fasi progettuali, gestionali e operative di una vera missione spaziale e Gian Marco Guidi, uno dei componenti del team, spiega: «Il dispositivo che verrà testato, in due configurazioni differenti, è chiamato PHP, acronimo di Pulsating Heat Pipe, un tipo di tubo di calore che funziona con un regime di circolazione pulsante. Le PHP sono caratterizzate da una grande semplicità produttiva e quindi un basso costo che determina poi un coefficiente prestazioni-costo molto alto. Durante l’esperimento verrà somministrata potenza termica in una sezione del dispositivo e sottratto in un’altra, con questa procedura si potranno determinare vari parametri funzionali in assenza di gravità. Questi dati verranno poi paragonati con quelli acquisiti con altri esperimenti eseguiti a terra».

I componenti del team pisano, supportato dal dipartimento dell’Energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, sono tutti studenti dei corsi di Ingegneria: oltre a Guidi ne fanno parte Federico Belfi, Giorgiomaria Cicero, Francesco Creatini, Giulia Orlandini, Nicolò Morganti, Stefano Piacquadio, Simone Fontanesi, Michele Rognini, Alessandro Frigerio e Pietro Nannipieri. I professori a supporto del progetto sono Sauro Filippeschi, Paolo di Marco e Luca Fanucci dell’Università di Pisa e Marco Marengo dell’Università di Bergamo. Inoltre gli studenti saranno affiancati dal dottor Mauro Mameli e l’ingegner Miriam Manzoni entrambi dell’Università di Bergamo.

Il team informa di essere alla ricerca di studenti che possano collaborare anche in altri settori, come il marketing e la comunicazione. «In particolare si cercano collaboratori per l’indicizzazione del sito e per la gestione dei contenuti sul web e dei social network»: per candidarsi rivolgersi a Gian Marco Guidi (g.m.guidi@phosproject.com).