Possibile scegliere fra le 3 tipologie di luce impostabili: nordica, mediterranea e tropicale

Il sole in una stanza: riprodurre la luce naturale adesso è possibile

Coelux, il progetto di una spin-off italiana finanziato dall’Unione europea, arriverà sul mercato a fine anno

[1 Aprile 2014]

Immaginate di trovarvi seduti in una stanza senza finestre, ma con la sensazione che vi splenda in volto la luce del sole. Questo è quanto promette Coelux, un progetto finanziato dall’Unione Europea che riproduce  nell’architettura indoor gli effetti fisici e ottici  della luce in natura, simulando la diffusione e la trasmissione dei raggi solari attraverso l’atmosfera. Un fenomeno di cui si è dimostrato l’effetto positivo sul comfort e sul benessere percepiti in ambienti chiusi e seminterrati.

Attraverso l’integrazione della tecnologia LED a risparmio energetico di ultima generazione con un sofisticato sistema ottico che impiega materiali nanostrutturati, Coelux offre soluzioni per finestre high-tech, la cui innovazione non si limita alla potenziale rivoluzione nel settore dell’illuminazione e del design, ma si esprime anche attraverso la capacità di moltiplicare il benessere dei cittadini, dentro e fuori dai confini dell’UE.

«Con Coelux, il sole splende sempre e dovunque – ha commentato il Paolo Di Trapani, coordinatore del progetto e fisico all’università dell’Insubria a Como, le cui ricerche degli ultimi dieci anni puntavano proprio a ricreare la luce naturale – Così come per la fragranza di un profumo o il colore del sole ai tropici, è difficile spiegare l’effetto benefico della percezione di spazio infinito prodotta da questa tecnologia. In effetti, le evidenze raccolte durante il progetto hanno dimostrato che persino i soggetti claustrofobici si sentono felici e rilassati quando esposti alla luce di Coelux nonostante una lunga e continuativa permanenza in una stanza senza finestre di pochi metri quadri”. La tecnologia è di proprietà della Coelux srl, una spin-off informatica dell’università dell’Insubria.

 

La tecnologia di diffusione luminosa Coelux apporterà benefici a chi non è sufficientemente esposto alla luce solare. Concepita per il settore sanitario, può trovare tuttavia applicazione in ambito commerciale, alberghiero, museale, aeroportuale, oltre che nei trasporti metropolitani, nelle spa, nelle palestre, nei cinema, negli uffici e in ambienti produttivi industriali. Tutti coloro che lavorano o abitano in spazi sotto il livello stradale, sia per limitazioni di spazio sia a causa di condizioni climatiche estreme, come in Canada o negli Emirati Arabi Uniti, sono in grado di beneficiare ampiamente dall’adozione di questa tecnologia. Lo stesso dicasi di coloro che vivono a latitudini estreme, a poca distanza dall’Artide o dall’Antartide, e ricevono poca luce naturale per prolungati periodi dell’anno.

 

Ecco come funziona. Coelux associa tre elementi essenziali: sistema LED di ultimissima generazione in grado di riprodurre lo spettro della luce solare; ottiche sofisticate per ricreare la sensazione di distanza tra “cielo” e “sole”; materiali nanocompositi, per replicare compiutamente, in pochi millimetri di spessore, i processi diffusivi di Rayleigh che avvengono nell’atmosfera. I tre elementi sono incorporati in una finestra high-tech, che offre una vasta gamma di opportunità e possibili ambientazioni in architetture indoor. Gli utenti possono scegliere fra le tre tipologie di luce impostabili su Coelux: nordica, mediterranea e tropicale.

 

Al progetto di ricerca Coelux sono stati destinati 2,5 milioni di euro di fondi dell’Unione Europea, nell’ambito del 7° Programma Quadro. Di Trapani conferma che «i finanziamenti UE si sono rivelati essenziali per permetterci di investire in ricerca e sviluppo e coprire i costi per le dimostrazioni, oltre che preziosissimi nel convincere altri investitori ad aderire e sostenerci. Incoraggiamo fortemente altre PMI a presentare richiesta di fondi UE, perché aprono a un ventaglio di possibilità».

La tecnologia Coelux, che sarà pronta per il lancio sul mercato a fine 2014, costituisce un’importante opportunità commerciale per i partner del progetto e per tutta la rete di imprese europee impegnate nella sua produzione, presentazione e implementazione. Il mercato mondiale dell’illuminotecnica è stimato intorno a 58 miliardi di euro: questa innovazione rivoluzionaria è ben posizionata per acquisirne una fetta, incrementando in misura esponenziale la competitività europea, creando posti di lavoro e contribuendo ancor più al benessere dei cittadini europei.

Michael Jennings, portavoce del Commissario Europeo per la ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn, ha dichiarato: «Molti aspetti della nostra vita – dall’energia ai trasporti, dalla medicina alla sicurezza alimentare, fino alla salute e al benessere – vengono migliorati e persino rivoluzionati dalle nanotecnologie. Coelux è un ottimo esempio di come la scienza possa trasformare un’idea semplice ma difficile da realizzare, come riprodurre la luce del sole, in una realtà. Ha indubbiamente un potenziale enorme se si pensa alla differenza che può fare nella vita di tutti».