Il nord-ovest della Cina punta sulle energie rinnovabili

Più 10,3% di eolico e più 18,3% di solare nel 2019. In 10 anni le energie rinnovabili cresciute di 45 volte

[19 Dicembre 2019]

Secondo l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, «Quest’anno, cinque regioni di livello provinciale nel nord-ovest della Cina hanno conosciuto una crescita a due cifre della produzione di elettricità prodotta da energie pulite, dopo investimenti importanti nelle energie verdi in vista di migliorare il portafoglio energetico e ridurre l’inquinamento».

La filiale per il nord-ovest della multinazionale State Grid Corporation of China conferma che tra gennaio e novembre, Shaanxi, Gansu, Ningxia, Qinghai e Xinjiang (la regione autonoma uigura dove è in atto una forte repressione contro la ormai ex maggioranza musulmana turkestana) «hanno prodotto 88,54 miliardi di kWh di elettricità eolica, cioè un aumento annuale del 10,3%. Inoltre, queste 5 regioni hanno generato 52,97 miliardi di kWh di elettricità solare, in aumento del 18,3%. L’eolico e il solare contribuiscono ormai a un quarto dell’insieme del consumo di elettricità in queste regioni».

L’elettrificazione di aree remote della Cina, spesso con pulsioni indipendentiste, è uno dei vanti del regime comunista di Pechino per dimostrare che ha portato il progresso laddove c’erano oscurantismo religioso e miseria e ancora una volta Xinhua ricorda che «Nel corso degli ultimi 10 anni, la capacità di produzione di elettricità a partire da energie nuove nelle 5 regioni si è moltiplicata per circa 45, mentre sono stati costruiti diversi progetti eolici e solari tra i più grandi del mondo e del Paese».

Alla COP25 di Madrid, Pechino questa volta ha svolto un ruolo negativo e arretrato che ha contribuito al fallimento del summit climatico dell’Onu, ma Xinhua conclude ricordando che «Per ridurre le emissioni di gas serra e lottare contro l’inquinamento dell’aria, la Cina si sforza di utilizzare maggiormente le energie rinnovabili per ridurre la sua forte dipendenza dal carbone, fonte di energia inquinante».