Iaea: garantire la sicurezza delle strutture nucleari ucraine e del loro personale

Per mettere in sicurezza la centrali nucleari ucraine bisognerebbe che la guerra finisse ora

[3 Marzo 2022]

Ieri la Russia ha informato International atomic energy agency (Iaea) che le sue forze militari hanno occupato il territorio intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia che, con i sui 6 reattori, è la più grande dell’Ucraina e d’Europa.

In una lettera ufficiale datata 1 marzo e inviata al direttore generale dell’Iaea, Rafael Mariano Grossi, la Missione Permanente della Federazione Russa presso le Organizzazioni Internazionali a Vienna ha affermato che il personale della centrale nucleare «Continua il suo lavoro per garantire la sicurezza nucleare e il monitoraggio delle radiazioni nel normale funzionamento. I livelli di radiazioni rimangono normali».

La Russia ha così smentito una dichiarazione rilasciata dal governo di Kiev il 1° marzo, con la quale l’Ucraina ha informato l’Iaea che tutte le sue centrali nucleari erano rimaste sotto il controllo dell’operatore nazionale. In un aggiornamento di ieri mattina lo State Nuclear Regulatory Inspectorate of Ukraine (SNRIU) affermava semplicemente di aver mantenuto le comunicazioni con gli impianti nucleari ucraini e che le centrali nucleari continuavano a funzionare normalmente.

In una lettera a Grossi pervenuta all’Iaea il 1° marzo, l’Ispettore Capo dello Stato ad interim della SNRIU ha chiesto all’agenzia nucleare dell’Onu di fornire assistenza immediata per coordinare le attività per gr<garantire la sicurezza della centrale nucleare di Chornobyl, già occupata dalle truppe russe, e di altri  impianti nucleari.

Ieri Grossi ha convocato d’urgenza i 35 membri del Board of Governors dell’Iaea e si è detto molto preoccupato «Per il conflitto in Ucraina e per qualsiasi azione militare o di altro tipo che potrebbe minacciare la sicurezza delle quattro centrali nucleari ucraine in funzione e di altri impianti nucleari, compreso il luogo dell’incidente del 1986 a Chornobyl. La sicurezza degli impianti nucleari, del materiale nucleare e di altro materiale radioattivo in Ucraina non deve in nessun caso essere messa in pericolo».

Di fronte al Board of Governors riunito per discutere le implicazioni sulla sicurezza nucleare, la protezione e le salvaguardie della guerra in Ucraina, Grossi ha ricordato che «Ho chiesto la moderazione da tutte le misure o azioni che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza del nucleare e di altro materiale radioattivo e il funzionamento sicuro di qualsiasi impianto nucleare in Ucraina».

Grossi ha elogiato il personale che continua a operare, regolamentare, ispezionare e valutare gli impianti nucleari in Ucraina in «circostanze straordinarie di un conflitto armato che causa sfide e pericoli crescenti» e ha chiesto che «La loro sicurezza e il loro benessere siano garantiti da coloro che ne hanno il controllo». Ma ha fatto notare che «Le centrali nucleari ucraine stanno funzionando normalmente. Anche se possiamo usare espressioni come “normali operazioni” in un contesto tecnico, voglio sottolineare che non c’è nulla di normale nelle circostanze in cui i professionisti delle quattro centrali nucleari ucraine riescono a mantenere in funzione i reattori che producono metà dell’elettricità ucraina».

Grossi ha sottolineato le tre funzioni principali dei sistemi di sicurezza nucleare – contenimento, controllo e raffreddamento – e ha detto che: «1. L’integrità fisica degli impianti, che si tratti di reattori, bacini di rifornimento o depositi di scorie radioattive, deve essere mantenuta. 2. Tutti i sistemi e le apparecchiature di sicurezza e protezione devono essere sempre perfettamente funzionanti. 3. Il personale operativo deve essere in grado di adempiere ai propri doveri di sicurezza e protezione e avere la capacità di prendere decisioni senza indebite pressioni. 4. Ci deve essere un’alimentazione sicura dalla rete fuori sede per tutti i siti nucleari. 5. Devono esserci catene di approvvigionamento logistiche e trasporti ininterrotti da e verso i siti. 6. Devono esserci efficaci sistemi di monitoraggio delle radiazioni in loco e fuori sede e misure di preparazione e risposta alle emergenze. 7. E infine, devono esserci comunicazioni affidabili con l’autorità di regolamentazione e altri».

Il direttore generale dell’Iaea ha evidenziato che, tramite l’Iaea, il  SNRIU è stata una fonte di informazioni essenziale per la comunità e ha aggiunto: «La sua capacità di fornire dati accurati e completi sulla sicurezza del funzionamento di tutti gli impianti nucleari in Ucraina non dovrebbe essere interrotta, ostacolata».  Grossi ha detto al Board of Governors che sta lavorando per rispondere alla richiesta di assistenza del SNRIU che chiede all’Iaea di garantire la sicurezza della centrale nucleare di Chernobyl e di altri impianti nucleari e ha ricordato che «Sebbene la responsabilità primaria della sicurezza nucleare ricada sulle autorità nazionali, l’Iaea fornisce assistenza ai suoi Stati membri, su richiesta, in linea con il suo mandato, anche in materia di sicurezza nucleare».

In un appello ai 173 Stati membri dell’Iaea, Grossi ha invitato tutti i Paesi a «Difendere il diritto internazionale e ad adempiere agli obblighi concordati quando, nel 2009, hanno riaffermato all’unanimità la risoluzione della Conferenza generale in cui si affermava che “qualsiasi attacco armato e minaccia contro il nucleare strutture dedicate a scopi pacifici costituisce una violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e dello Statuto dell’Agenzia”. In linea con il suo mandato, l’Iaea continua a monitorare da vicino gli sviluppi in Ucraina. L’Iaea rimane in costante contatto con la sua controparte e continuerà a fornire aggiornamenti regolari sulla situazione».

Poi ha concluso: «L’azione migliore per garantire la sicurezza degli impianti nucleari dell’Ucraina e della sua popolazione sarebbe che questo conflitto armato finisse ora».