I posti di lavoro nelle energie rinnovabili sono già 12,7 milioni (VIDEO)

Record di nuovi lavoratori in Asia, seguita da Unione europea e Brasile

[22 Settembre 2022]

Secondo il nuovo rapporto “Renewable Energy and Jobs: Annual Review 2022”, pubblicato dall’International Renewable Energy Agency (IRENA) in collaborazione con l’International Labour Organization (ILO) e presentato al Global Clean Energy Action Forum a Pittsburgh, «L’anno scorso l’occupazione mondiale nel settore delle energie rinnovabili ha raggiunto 12,7 milioni, un balzo di 700.000 nuovi posti di lavoro in un anno nonostante gli effetti persistenti del Covid-19 e la crescente crisi energetica».

Il rapporto IRENA – ILO identifica le dinamiche di mercato come i principali fattori che influenzano la generazione di occupazione nelle energie rinnovabili, insieme al lavoro e ad altri costi. L’energia solare è il settore in più rapida crescita: nel 2021 ha fornito 4,3 milioni di posti di lavoro, più di un terzo dell’attuale forza lavoro rinnovabile globale.

IRENA evidenzia che «Con le crescenti preoccupazioni per i cambiamenti climatici, la ripresa post-Covid-19 e l’interruzione della catena di approvvigionamento, sta crescendo l’interesse nazionale per la localizzazione delle catene di approvvigionamento e la creazione di posti di lavoro locali» e il rapporto descrive come «Mercati nazionali forti sono la chiave per radicare la  spinta verso l’industrializzazione dell’energia pulita. Anche lo sviluppo di capacità di esportazione di tecnologie rinnovabili dipende da questo, aggiunge.

Presentando il rapporto, il direttore generale di IRENA Francesco La Camera, ha fatto notare che «Di fronte a numerose sfide, i posti di lavoro nelle energie rinnovabili restano resilienti e si sono rivelati un motore affidabile per la creazione di posti di lavoro. Il mio consiglio ai governi di tutto il mondo è di perseguire politiche industriali che incoraggino l’espansione di posti di lavoro dignitosi nelle energie rinnovabili a casa. Stimolare una catena del valore nazionale non solo creerà opportunità commerciali e nuovi posti di lavoro per le persone e le comunità locali. Rafforza inoltre l’affidabilità della catena di approvvigionamento e contribuisce a una maggiore sicurezza energetica in generale».

“Renewable Energy and Jobs” dimostra che un numero crescente di Paesi sta creando posti di lavoro nelle energie rinnovabili e quasi i due terzi dei nuovi occupati nelle rinnovabili sono in Asia. Secondo il nuovo rapporto, «La Cina da sola rappresenta il 42% del totale mondiale, seguita da Unione europea e Brasile con il 10% ciascuno, e da Usa e India con il 7% ciascuno».

Il direttore generale dell’ILO, Guy Ryder, ha sottolineato che «Al di là dei numeri, c’è una crescente attenzione alla qualità dei posti di lavoro e alle condizioni di lavoro nelle energie rinnovabili, per garantire un’occupazione dignitosa e produttiva. La quota crescente di occupazione femminile suggerisce che politiche e formazione dedicate possono aumentare in modo significativo la partecipazione delle donne all’occupazione nell’energia rinnovabile, l’inclusione e, in definitiva, il raggiungimento di una transizione giusta per tutti. Incoraggio i governi, le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro a restare fermamente impegnati in una transizione energetica sostenibile, indispensabile per il futuro del lavoro».

Il rapporto evidenzia anche alcuni notevoli sviluppi regionali e nazionali che  includono i paesi del sud-est asiatico che stanno diventando importanti centri di produzione di energia solare fotovoltaica e produttori di biocarburanti. La Cina è il principale produttore e installatore di pannelli solari fotovoltaici e sta creando un numero crescente di posti di lavoro nell’eolico offshore. L’India ha aggiunto più di 10 GW di solare fotovoltaico, con molti lavori di installazione, ma rimane fortemente dipendente dai pannelli importati.

L’Europa ora rappresenta circa il 40% della produzione mondiale di produzione eolica ed è il più importante esportatore di apparecchiature per l’energia eolica; sta cercando di ricostituire la sua industria manifatturiera del solare fotovoltaico. Il ruolo dell’Africa è ancora limitato, ma il rapporto sottolinea che ci sono crescenti opportunità di lavoro nelle energie rinnovabili decentralizzate, soprattutto a sostegno del commercio locale, dell’agricoltura e di altre attività economiche.

Nelle Americhe, il Messico è il principale fornitore di pale per turbine eoliche nell’emisfero occidentale. Il Brasile rimane il principale datore di lavoro nei biocarburanti, ma sta anche aggiungendo molti posti di lavoro negli impianti eolici e solari fotovoltaici. Gli Stati Uniti stanno iniziando a costruire una base industriale nazionale per il nascente settore eolico offshore.

Il rapporto conclude che «La continua espansione del fabbisogno di energia rinnovabile può creare molti milioni di nuovi posti di lavoro se è supportata da pacchetti politici olistici, compresa la formazione per i lavoratori per garantire posti di lavoro dignitosi, di alta qualità, ben retribuiti e diversificati nel perseguimento di una transizione giusta».

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  • Renewable Energy and Jobs: Annual Review 2022