L’aumento delle esportazioni di GNL incompatibile con gli obiettivi climatici dell'amministrazione Biden

Gli ambientalisti Usa: no alla nuova proposta di legge sull’esportazione di Gnl. Danneggerebbe consumatori e ambiente a vantaggio di Big Gas

E in Texas i repubblicani vogliono costruire nuovi impianti di fracking e di esportazione del GNL

[21 Febbraio 2023]

I senatori repubblicani John Kennedy, Ted Cruz, Shelley Moore Capito e Kevin Cramer hanno presentato un disegno di legge per accelerare le autorizzazioni all’esportazione di gas metano liquefatto (GNL) verso i Paesi non-free trade e gli ambientalisti Usa hanno subito avvertito che «Se approvato, eliminerebbe la responsabilità del governo federale di tenere in considerazione come le esportazioni di GNL abbiano un impatto negativo sugli americani aggravando il cambiamento climatico, aumentando i prezzi dell’energia interna e perpetuando le ingiustizie ambientali. Questi fattori devono essere presi in considerazione al momento di decidere se approvare ulteriori terminal di esportazione di GNL».

Il nuovo LNG Export Bill presentato dai repubblicani si va ad aggiungere all’elenco di diversi progetti di legge che puntano ad accelerare la costruzione di infrastrutture per petrolio e gas che sono state osteggiate da 71 ONG con una lettera inviata alla commissione per l’energia e il commercio della Camera Usa prima dell’udienza legislativa.

Per gli ambientalisti statunitensi, «Questo è solo uno dei tanti sforzi dei sostenitori dell’industria dei combustibili fossili per minare le principali protezioni ambientali e spingere per l’espansione delle esportazioni di GNL che mineranno solo la sicurezza economica e nazionale degli Stati Uniti, prolungando la dipendenza da fonti energetiche rischiose e volatili. Gli attuali livelli di esportazione di gas sono sufficienti per rifornire l’Europa. La ricerca di Climate Tracker mostra che l’approvazione di una capacità di esportazione di GNL statunitense nuova o ampliata renderà quasi impossibile raggiungere i nostri essenziali obiettivi climatici».

Talia Calnek-Sugin, direttrice difesa legislativa e amministrativa della campagna Beyond Dirty Fuels di Sierra Club, ricorda che «Gli Stati Uniti sono già il primo esportatore di GNL al mondo, e questo è costato molto alle famiglie americane alle prese con gli alti prezzi dell’energia, alle comunità di giustizia ambientale in prima linea negli impianti di esportazione e alle generazioni future. L’Europa si sta rapidamente allontanando dal gas e si sta avvicinando a un’economia basata sull’energia pulita, mentre gli Stati Uniti costruiscono infrastrutture per l’esportazione di GNL che ci bloccheranno nelle emissioni per decenni. E’ doloroso vedere i membri del Congresso sottoscrivere la falsa narrativa dell’industria di sostenere la sicurezza energetica, quando sappiamo che le loro azioni sono motivate solo dal profitto. Ci auguriamo che i membri del Congresso difendano i loro elettori che stanno lottando con i costi energetici alle stelle e gli effetti dell’inquinamento e del cambiamento climatico e respingano questo disegno di legge».

Melanie Oldham, di Citizens for Clean Air and Clean Water Brazoria County, evidenzia che «Come elettrice del senatore Ted Cruz, per me è molto deludente che stia guidando la carica per rendere più facile danneggiare le comunità per i progetti di GNL e le compagnie petrolifere e del gas. Il senatore Cruz non ha mai visitato la mia comunità, Freeport, Texas, che ha l’unico impianto di GNL operativo nello Stato, per vedere gli impatti che hanno queste strutture pericolose e sporche. Inoltre, il senatore non ha mai risposto alle richieste di parlare con lui dei progetti GNL proposti in Texas».

Roishetta Ozane, CEO e fondatrice del Louisiana Vessel Project  conclude: «E’ esasperante veder presentare questa proposta di legge. La scienza è chiara, gli impatti climatici stanno diventando più devastanti e il costo dei combustibili fossili sta peggiorando. Eppure, il nostro senatore della Louisiana Kennedy è tra coloro che vogliono portare più industrie estrattive di combustibili fossili nella nostra comunità. E’ intrinsecamente chiaro che a loro di noi non importa davvero niente e lo dimostrano continuamente».

Intanto, proprio in Texas, a Midland, la scorsa settimana si c sono tenute due udienze dei comitati della Camera guidati dai repubblicani del Congresso che hanno rilanciato tesi e progetti delle industrie dei combustibili fossili per espandere la produzione di idrocarburi in un’area già satura di inquinamento prodotto dlle compagnie petrolifere e del gas.  Ambientalisti e comitati denunciano che «Entrambe le udienze si sono concentrate sui limitati benefici per le comunità, ignorando gli impatti catastrofici dell’estrazione e della lavorazione di petrolio e gas. La nostra dipendenza globale dai combustibili fossili sta sovraccaricando il cambiamento climatico e le aree del Texas e del New Mexico hanno esperienza diretta con gli impatti del riscaldamento climatico, dalle siccità estreme agli uragani più forti a alle tempeste invernali più potenti. Invece di un’industria più dannosa, le comunità lungo il Permian to Gulf Coast frack cycle hanno bisogno di investimenti in energia pulita e programmi di formazione professionale per garantire un futuro economico forte e un clima stabile».

Secondo Dave Cortez, direttore del Lone Star Chapter di Sierra Club, «Queste udienze sul campo del Congresso sono uno spettacolo di nani e ballerine in cui gli executives   dell’industria e i loro alleati federali usano la nostra gente come oggetti di scena per inverdire e distorcere i reali danni causati dal petrolio e dall’industria del gas. La mia famiglia lavora nel settore da anni. Sappiamo in prima persona che le nostre comunità meritano di meglio che dover scegliere tra la nostra salute e lavori poco retribuiti in un settore in cuigli executives guadagnano miliardi lasciandoci ad affrontare il disastroso inquinamento dell’acqua e dell’aria. I politici parlano di indipendenza energetica, ma il petrolio e il gas estratti dal Permian vengono tutti esportati, facendo schizzare alle stelle i prezzi dell’energia. I nostri rappresentanti del governo dovrebbero lottare per una democrazia energetica che garantisca a tutte le famiglie un’energia economica e affidabile che assicuri che il riscaldamento e le luci rimangano accesi, anche quando fa freddo».

Sierra Club ricorda che «Le infrastrutture per i combustibili fossili rappresentano un rischio diretto per le comunità che ospitano le strutture o le condutture a causa dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, della distruzione dell’ecologia locale e dei disastri industriali. Il fracking sta distruggendo il bacino del Permian con quantità infinite di acque reflue inquinate, sfiato e flaring di gas metano che riscalda il clima, pozzi di iniezione che causano terremoti e da dove  fuoriescono inquinanti nocivi e altro ancora».

Nel 2022, Physicians for Social Responsibility ha pubblicato l’ottava edizione del “Compendium of Scientific, Medical, and Media Findings Demonstrating Risks and Harms of Fracking and Associated Gas and Oil Infrastructure“ che conclude: «Il nostro esame non ha rivelato alcuna prova che il fracking possa essere praticato in un modo che non minacci direttamente la salute umana o senza mettere in pericolo la stabilità climatica da cui dipende la salute umana». 

Il tutto sta avvenendo mentre, con il disastro ferroviarfio/chimico di East Palestine, gli Usa stanno vedendo in tempo reale il tipo di disastro devastante che può colpire una comunità che si trova ad affrontare le conseguenze di una tragedia ecologica c provocata da un’industria pericolosa. Dalle frequenti perdite e fuoriuscite da oleodotti e gasdotti, a all’’esplosione nel luglio 2022 di un impianto di esportazione di gas metano liquefatto a Freeport, in Texas, la salute e la sicurezza delle comunità locali e dell’ambiente sono sempre più a rischio.

Juan Mancias, presidente della tribù Carrizo Comecrudo, il popolo originario del Texas, ha concluso: «L’industria sta distruggendo la nostra terra e i nostri luoghi sacri. Contaminano la nostra acqua e la nostra aria con il fracking e disturbando i nostri luoghi di sepoltura con le loro condutture. Le compagnie petrolifere e del gas, e i politici che comprano, sono interessati solo al denaro e al potere. Stanno sacrificando la terra e l’acqua che hanno sostenuto innumerevoli generazioni precedenti e mettendo a repentaglio il benessere delle generazioni attuali e future. Dicono che viviamo in una “green fantasy”. Tutto ciò che vogliamo è proteggere la terra e preservare la nostra cultura e il nostro stile di vita. Siamo pronti e disposti a trasformare in realtà quella cosiddetta fantasy».