Enorme incendio in un deposito di petrolio russo a Belgorod attaccato da elicotteri ucraini

Il successo dell’attacco denota la vulnerabilità delle frontiere della Russia. Ma mosca risponde distruggendo un deposito di carburante e lubrificanti in Ucraina

[1 Aprile 2022]

Vyacheslav Galdkov, il  governatore della regione russa occidentale di Belgogrod, ai confini con l’Ucraina, ha reso noto che un attacco aereo avvenuto stamattina ha causato l’incendio in un impianto.
Gladkov ha detto che il terminal petrolifero «E’ stato colpito da due elicotteri militari ucraini che sono entrati nel territorio della Russia mentre volavano a bassa quota». I dettagli esatti dell’incidente devono ancora essere chiariti.

Il governatore ha detto che «Due lavoratori hanno riportato ferite non mortali. Le autorità hanno iniziato a evacuare le persone dalle aree vicine».

L’enorme incendio è scoppiato stamattina in un impianto di stoccaggio di petrolio appena due giorni dopo che la stessa regione di Belgorod era  stata scossa da una serie di esplosioni. Infatti, la sera del 29 marzo, un deposito di munizioni nel vicino villaggio di Krasny Oktyabr è esploso senza causare vittime civili ma sono rimasti feriti 4 militari russi. Mentre alcuni media ucraini hanno affermato che il magazzino è stato colpito da un missile, le autorità russe hanno detto che le esplosioni erano dovute a un probabile errore umano».

L’attacco ucraino di oggi è avvenuto a 35 km dalla frontiera con la russia e foto e video, che hanno iniziato a circolare online intorno alle 6:00 ora locale, mostrano grande incendio divampato nell’impianto.

Il governatore ha definito «Stabile la situazione per la fornitura di carburante. Non ci sarà carenza di carburante, Sono intervenuti i servizi di emergenza. I residenti di tre strade vicine sono stati evacuati mentre i vigili del fuoco hanno lottato per contenere l’incendio».

Anche il ministro russo dell’energia, Nikolay Shulginov, ha affermato che «L’incendio non causerà carenze o aumenti dei prezzi. Se necessario, le stazioni di servizio di Belgorod riceveranno carburante da altre regioni».

RIA Novosti ha citato i servizi di emergenza dicendo che «C’è il rischio che l’incendio si diffondesse in ulteriori depositi di petrolio».

Anche se il successo dell’attacco denota la vulnerabilità delle frontiere della Russia (che aveva annunciato di aver praticamente azzerato le forze militari e aeree ucraine) la risposta di Mosca non si è fatta attendere: il ministero della difesa russo ha detto che «Dalla scorsa notte, le forze aerospaziali russe hanno distrutto 5 arsenali e un deposito di carburante e lubrificanti in Ucraina con armi di precisione lanciate dall’aria».