Elettricità futura: ripartenza green nuova occasione per l’Italia

Re Rebaudengo: «Politica e imprese lavorino insieme per aumentare l’accettazione degli impianti sul territorio e ridurre il fenomeno Nimby»

[25 Settembre 2020]

Oggi il mondo dell’energia si è riunito per l’assemblea pubblica di Elettricità futura, la prima guidata dal neo presidente Agostino Re Rebaudengo che ha presentato al Governo alcune proposte per poter cogliere l’opportunità del Green deal.

Nel suo intervento, Re Rebaudengo ha sottolineato che «per poter mettere in moto il Green deal serve una forte volontà politica. Le norme approvate nel Dl Semplificazioni, seppur importanti, non sono purtroppo ancora sufficienti per permettere la realizzazione di 6,5 GW di nuova capacità di generazione all’anno necessaria per raggiungere il nuovo target europeo. La media degli ultimi 2 anni di nuovi impianti realizzati è stata infatti intorno a 1 GW.  E’ irrimandabile che il Governo adotti una nuova visione a favore dell’ambiente e del progresso, si apra all’ascolto delle istanze del mondo produttivo e sparisca il fenomeno del Nimto (Not in my term of office). E’ irrimandabile che i funzionari delegati al permitting degli impianti necessari alla transizione energetica ricevano chiare istruzioni rispetto agli obiettivi del Green deal. È irrimandabile che politica e imprese lavorino insieme per aumentare l’accettazione degli impianti sul territorio e ridurre il fenomeno Nimby (Not in my back yard). Solo se il nuovo scenario di decarbonizzazione sarà davvero condiviso dal Governo e da chi deve rilasciare le autorizzazioni e si instaurerà un atteggiamento di generale favore per questi progetti, riusciremo a cogliere l’incredibile opportunità di lavoro e di salvaguardia dell’ambiente che potrebbe generare il Green Deal».

Secondo Francesco Vetrò, presidente Gse, «lo sviluppo sostenibile è una delle chiavi fondamentali per superare la crisi di questo momento storico così complesso, da cui dobbiamo venir fuori con rinnovato slancio per raggiungere gli obiettivi al 2030, anche cogliendo appieno le opportunità offerte dalle risorse destinate alla transizione energetica. Nel contesto attuale, è dunque particolarmente necessario il contributo di un soggetto qualificato come il GSE, in considerazione del proprio ruolo neutrale, al fine di poter correttamente garantire il più efficace utilizzo di tali risorse. Sappiamo di avere grandi responsabilità, ma anche la convinzione di poter contribuire alle importanti trasformazioni attese nel settore energetico».

Stefano Besseghini, presidente Arera, ha richiamato alcuni passaggi della recente relazione annuale sottolineando che «certamente il consolidato dialogo con gli operatori rappresenta un patrimonio positivo che ha dimostrato tutto il suo valore anche nelle fasi più critiche. Questo stesso dialogo deve aiutare ora a definire con precisione i principali interventi necessari a limitare gli impatti di quella fase ed a sfruttare con la massima efficacia le risorse che si renderanno disponibili».

Come ormai tradizione, l’assemblea pubblica di Elettricità futura ha assegnato il premio “Associato dell’anno” a BayWa r.e., azienda globale leader nel settore dell’energia rinnovabile e particolarmente attenta ai temi e agli obiettivi della transizione energetica.

È stato inoltre presentato il libro “Una storia di straordinaria energiadi Stefano Bevacqua, che ripercorre lo sviluppo delle imprese del settore elettrico dal 1946 ad oggi, attraverso la vita associativa, con uno sguardo rivolto ai processi di transizione energetica che ci attendono.