È cinese (e francese) l’energia fotovoltaica della Coppa del mondo di calcio in Qatar (VIDEO)

Ministero degli esteri cinese: l’energia è settore importante della cooperazione tra Cina e Paesi arabi

[6 Dicembre 2022]

Durante una conferenza stampa di routine a Pechino, la portavoce del ministero degli esteri della Cina, Mao Ning, ci ha tenuto a sottolineare che «La prima centrale elettrica a combustibili non fossili del Qatar costruita da società cinesi è stata determinante per la realizzazione di una Coppa del Mondo carbon neutral».

La Mao ha sottolineato che «La centrale fotovoltaica di Al Kharsaah,  realizzata a circa 80 chilometri a ovest della capitale  del Qatar Doha, in quanto primo impianto elettrico non alimentato da combustibili fossili del Qatar,  è un progetto chiave per visione nazionale del Qatar 2030 e per portare avanti le prospettive 2035 del Paese».

La Mao ha anche ricordato che «La più grande centrale fotovoltaica monosito del mondo, la centrale solare fotovoltaica di Al Dhafra negli Emirati Arabi Uniti, è stata costruita da un’azienda cinese, è stata generalmente appaltata a società cinesi e ha iniziato la produzione di energia. La centrale Al Dhafra potrebbe aiutare Abu Dhabi a ridurre le emissioni di CO2 di 2,4 milioni di tonnellate all’anno e svolgere un ruolo importante nello sviluppo sostenibile dell’economia energetica degli Emirati Arabi Uniti».

In realtà la centrale solare di Al Kharsaah è stata sviluppata da TotalEnergies e dai suoi partner QatarEnergy e Marubeni è stata inaugurata il 18 ottobre dallo sceicco del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani. Proprio la multinazionale francese TotalEnergies  spiega che «Al Kharsaah è il primo impianto fotovoltaico su larga scala del Qatar con una capacità solare installata di 800 MWp. L’impianto è stato realizzato su un terreno di 1.000 ettari, pari a circa 1.400 campi da calcio, e integra 2 milioni di moduli bifacciali ad alta efficienza montati su inseguitori monoasse. Questi pannelli, dotati di celle fotovoltaiche sulla parte anteriore e posteriore, catturano i raggi diretti del sole da un lato, e catturano i raggi riflessi a terra grazie all’altro lato, ottimizzando così la produzione di energia elettrica. Al Kharsaah è in grado di fornire il 10% del consumo energetico di picco del Paese ed eviterà 26 milioni di tonnellate di emissioni di CO2».

All’inaugurazione della mega centrale solare c’era anche  il presidente e amministratore delegato di TotalEnergies, Patrick Pouyanné,. che aveva precisato: «Dopo il nostro recente ingresso nei giganteschi progetti LNG NFE e NFS insieme a QatarEnergy, siamo orgogliosi di annunciare oggi l’avvio dell’impianto solare di Al Kharsaah. Questo gigantesco progetto, che ha contribuito alla roadmap di sostenibilità del Qatar, dimostra ancora una volta la capacità di TotalEnergies di supportare i Paesi produttori nella loro transizione energetica combinando la produzione di gas naturale e l’energia solare per soddisfare la crescente domanda di elettricità. Questa è un’altra pietra miliare nella nostra relazione di lunga data e di fiducia con QatarEnergy, che ci avvicina anche al nostro obiettivo di 35 GW di capacità produttiva entro il 2025».

La centrale è stata sviluppata ed è gestita da Siraj 1, che è partecipata al 40% dal Consorzio formato da TotalEnergies (19,9%) e la giapponese Marubeni (20,1%) e al 60% da QatarEnergy Renewable Solutions. Il progetto include un accordo di acquisto di energia di 25 anni tra Siraj 1 e l’operatore della rete elettrica Kahramaa.

Total tiene a sottolineare che «L’inaugurazione dell’impianto di Al Kharsaah segue la recente selezione di TotalEnergies come primo partner internazionale di QatarEnergy per i progetti di gas naturale liquefatto (LNG) North Field East (NFE) e North Field South (NFS). La partecipazione a questi progetti consentirà a TotalEnergies di aggiungere 3,5 Mt/anno di produzione al proprio portafoglio globale di GNL entro il 2028, in linea con l’obiettivo della Società di aumentare la quota di gas naturale nel proprio mix di vendita al 50% entro il 2030. L’inaugurazione segue anche il recente annuncio di QatarEnergy di un nuovo progetto di solarizzazione per le città industriali di Ras Laffan e Mesaieed, con il supporto di TotalEnergies. Con 900 MWp di capacità installata, questo progetto rappresenterà una seconda importante pietra miliare nella strategia di QatarEnergy per ridurre l’impronta di carbonio delle sue strutture entro il 2030 e sviluppare 5 GW di capacità di generazione di energia rinnovabile entro il 2035».

I cinesi hanno probabilmente fornito i pannelli, ma la portavoce del ministero degli esteri cinese ha preso spunto dall’entrata in attività di Al Kharsaah e dai Mondiali di Calcio per rilanciare il ruolo di Pechino nell’area: «L’energia è un’area importante per la cooperazione tra la Cina e gli Stati arabi. Dall’energia tradizionale all’energia pulita, all’economia low-carbon e alla transizione energetica, la cooperazione sino-araba in materia di energia presenta un enorme potenziale. La Cina è disposta a collaborare con i Paesi arabi per continuare a rafforzare la cooperazione in vari campi e portare maggiori benefici ai popoli delle due parti».

Intanto, visto che i Paesi occidentali fanno tranquillamente accordi su energie rinnovabile, fossili e GNL con i Paesi arabi, il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Comitato Centrale del Partito Comunista cinese, esalta oggi la cooperazione della Cina con le monarchie assolute del Golfo e gli altri regimi autoritari arabi: «La Cina e i Paesi arabi sono distanti migliaia di chilometri, ma si conoscono da migliaia di anni e sono sempre stati legati dal destino. Nel 2014, il presidente cinese Xi Jinping ha proposto di costruire una comunità arabo-cinese dal futuro condiviso e ha tracciato un nuovo progetto per lo sviluppo delle relazioni arabo-cinesi. Avanzando mano nella mano, la Cina e gli Stati arabi hanno intrapreso azioni concrete per promuovere e approfondire la costruzione di una comunità arabo-cinese dal futuro condiviso e portare benefici alla popolazione. La convocazione del primo vertice arabo-cinese rafforzerà ulteriormente il partenariato strategico arabo-cinese. La cooperazione arabo-cinese a tutti i livelli sarà testimone di nuovi sviluppi. La storia di un futuro condiviso per Cina e Paesi arabi sta entrando in un nuovo capitolo».

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