Doomsday Clock: mancano 100 secondi alla mezzanotte dell’umanità (VIDEO)

L’inefficace risposta alla pandemia dimostra l’indisponibilità del governi, istituzioni e opinione pubblica ad affrontare le minacce delle armi nucleari e dei cambiamenti climatici

[1 Febbraio 2021]

Lo Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists  ha pubblicato la  Doomsday Clock decision e le notizie sono pessime: le lancette dell’orologio dell’apocalisse si sono fermate a 100 secondi dalla mezzanotte.

Gli Atomic Scientist dicono che «La pandemia di Covid-19 finirà per uccidere ben oltre due milioni di persone in tutto il mondo. La cattiva gestione di questa grave crisi sanitaria globale è un “campanello d’allarme” che i governi, le istituzioni e un’opinione pubblica fuorviata restano impreparati a gestire le minacce ancora maggiori poste dalla guerra nucleare e dal cambiamento climatico».

Rachel Bronson, presidente e CEO del Bulletin of the Atomic Scientists, ha commentato: «Le lancette dell’orologio dell’Apocalisse restano a 100 secondi dalla mezzanotte, più vicino alla mezzanotte che mai. La letale e spaventosa pandemia di Covid-19 funge da storico “campanello d’allarme”, un vivido esempio del fatto che i governi nazionali e le organizzazioni internazionali sono impreparati a gestire le minacce delle armi nucleari e dei cambiamenti climatici che possono mettere fine alla civiltà».

Secondo l’ex governatore della California Jerry Brown, presidente esecutivo del Bulletin of the Atomic Scientists, «E’ ora di eliminare le armi nucleari, non di costruirne altre. Lo stesso vale per il cambiamento climatico: ora, gli Stati Uniti, la Cina e altri grandi Paesi devono prendere sul serio la riduzione delle emissioni letali di carbonio. Mancano 100 secondi a mezzanotte. Svegliatevi!»

Steve Fetter, dell’università del Maryland e dello Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists, ha sottolineato che «La modernizzazione e l’espansione degli arsenali nucleari in diversi Paesi, combinata con la mancanza di sforzi diplomatici per ridurre rischi nucleari, hanno aumentato la probabilità di catastrofi. Lo sviluppo di hypersonic glide vehicles, di difese missilistiche balistiche e di sistemi di lancio di armi che possono utilizzare testate nucleari o convenzionali aumenta la probabilità di errori di calcolo durante una crisi. Secondo le nostre stime, il potenziale per il mondo di inciampare in una guerra nucleare, un pericolo sempre presente negli ultimi 75 anni, nel 2020 è aumentato».

Altri due membri dello Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists, Susan Solomon, Lee e Geraldine Martin, del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e direttrice e fondatore, della MIT Environmental Solutions Initiative, evidenziano che «Il rallentamento economico legato alla pandemia ha temporaneamente ridotto le emissioni di anidride carbonica che causano il riscaldamento globale. Ma nel prossimo decennio l’uso di combustibili fossili deve diminuire rapidamente se si vogliono evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico. Invece, lo sviluppo e la produzione di combustibili fossili dovrebbero aumentare. Le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto un livello record nel 2020, uno dei due anni più caldi mai registrati. I massicci incendi e cicloni tropicali del 2020 sono esempi della grande devastazione che, se i governi non amplificheranno in modo significativo e rapido i loro sforzi per portare le emissioni di gas serra essenzialmente a zero, potrà solo aumentare».

Il governatore di Hiroshima Hidehiko Yuzaki,  ha dichiarato: «Nonostante l’abolizione del nucleare sia il desiderio tanto atteso da tutti i sopravvissuti alla bomba atomica, ci sono ancora più di 13.000 armi nucleari nel mondo, con gli Stati nucleari che continuano a modernizzare le loro forze nucleari. Inoltre, il disarmo nucleare continua a ristagnare, esacerbando ulteriormente le tensioni globali».

Per la ex presidente della Liberia e premio nobel per la pace Ellen Johnson Sirleaf, di The Elders e co-presidente dell’Independent Panel for Pandemic Preparedness and Respons dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), «Il Covid-19 è un terribile avvertimento contro l’autocompiacimento di fronte a minacce globali a tutta la vita umana. Gli ultimi 12 mesi sono serviti a rafforzare i messaggi che il Bulletin of the Atomic Scientists ha lanciato per decenni: che è solo attraverso un’azione collettiva e una leadership responsabile che possiamo garantire un pianeta pacifico e abitabile per le generazioni future. La nuova Presidenza di Joe Biden ha la possibilità di riaffermare gli impegni degli Stati Uniti nei confronti dei valori e delle istituzioni del multilateralismo; non c’è altro modo per l’umanità di superare i pericoli posti dalle pandemie, dai cambiamenti climatici e dal rischio di una guerra nucleare».

Asha M. George, direttore esecutivo della Bipartisan Commission on Biodefense, and Science e del Security Board del , Bulletin of the Atomic Scientists,ha aggiunto che «L’umanità continua a soffrire mentre il Covid-19 si diffonde in tutto il mondo. Solo nel 2020, questa nuova malattia ha ucciso 1,7 milioni di persone e ne ha fatto ammalare almeno altre 70 milioni. La pandemia rivela quanto i Paesi e il sistema internazionale siano impreparati e riluttanti a gestire adeguatamente le emergenze globali. In questo periodo di crisi, i governi hanno troppo spesso abdicato alle loro responsabilità, ignorato i pareri scientifici, cooperato o comunicato in modo inefficace e, di conseguenza, non sono riusciti a proteggere la salute pubblica e il benessere dei loro cittadini».

Ma quale misure dovrebbero essere prese per evitare che il nucleare, il clima e altre grandi minacce portino le lancette dell’orologio cdell’apocalisse a suonare la mezzanotte dell’umanità? Il Bulletin of the Atomic Scientists fornisce alcuni consigli chiave:

I presidenti degli Stati Uniti e della Russia possono e devono estendere il New START il più a lungo possibile, mantenendo i due più grandi arsenali nucleari ai livelli attuali.

Ora che gli Stati Uniti hanno annunciato che aderiranno nuovamente all’Accordo sul clima di Parigi, dovrebbero accelerare il loro impegno per la decarbonizzazione e attuare politiche che rendano fattibile il raggiungimento dell’impegno.

Ora che gli Stati Uniti sono rientrati nell’Organizzazione mondiale della sanità, dovrebbero collaborare attraverso l’Oms e altre istituzioni internazionali per ridurre i rischi biologici di ogni tipo.

Gli Stati Uniti dovrebbero dichiarare il loro impegno a non utilizzare per la prima volta le armi nucleari e convincere alleati e rivali a concordare sul fatto che il divieto di primo utilizzo è un passo verso la sicurezza e la stabilità.

La Russia deve rientrare nel Consiglio NATO-Russia e avviare discussioni serie sulla riduzione del rischio e per evitare i pericoli dell’escalation.

La Corea del Nord può accettare di codificare e consentire la verifica della sua moratoria sui test nucleari e sui test missilistici a lungo raggio.

L’Iran e gli Stati Uniti devono tornare congiuntamente al pieno rispetto del Joint Comprehensive Plan of Action e l’Iran deve accettare nuovi e più ampi colloqui sulla sicurezza del Medio Oriente e sui vincoli alle sue attività missilistiche e ad altre attività militari.

La nuova amministrazione statunitense può assumere posizioni di leadership per le agenzie basate sulla scienza sulla base di competenze e credenziali scientifiche; vietare l’interferenza del ramo esecutivo con la produzione o la diffusione di rapporti scientifici; utilizzare la migliore scienza possibile per informare le considerazioni politiche; consentire agli scienziati del governo di interagire con l’opinione pubblica nel loro lavoro; fornire finanziamenti per ripristinare e rafforzare la cooperazione scientifica internazionale.

I governi, le principali imprese  della tecnologia delle comunicazioni, gli esperti accademici e le organizzazioni responsabili dei media possono cooperare per trovare modi pratici ed etici per combattere la disinformazione e la disinformazione organizzata su Internet.

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